22 - Jimin

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Yoongi sta male, molto male.

Due giorni fa dopo la cena a casa di Tae, siamo tornati a casa ed è scoppiato a piangere. Continuava a dire che si sentiva in colpa per i suoi genitori, che gli mancavano e che non voleva essere una tale delusione per loro.

Ho provato a fargli cambiare idea, a fargli capire il ragazzo splendido che è e che non è una delusione per nessuno, soprattutto se ha trovato il vero sé stesso.

Ha deciso che sarebbe tornato a casa per recuperare dei vestiti e per provare a parlare con i suoi il giorno dopo, e così ha fatto.

È tornato a casa mentre i suoi non c'erano e li ha aspettati, cucinando anche una torta nell'attesa.

Voleva farsi perdonare, è convinto che abbia qualcosa da farsi perdonare ma non si rende conto che non è lui quello dalla parte del torto.

Una volta tornati i suoi genitori, le cose non sono andate come si aspettava.

Suo padre l'ha picchiato ancora e ancora una volta sua madre non ha mosso un dito per proteggere il suo stesso figlio.

È tornato da me ancora una volta in lacrime, ho provato a rassicurarlo ma non ne voleva sapere.

Abbiamo discusso, si è incazzato con me e mi ha sputato addosso di sentirsi sbagliato, di averlo trascinato io in questo mondo sbagliato, che lui non è davvero così e che questa è tutto colpa mia.

Mi sono sentito malissimo, queste sue parole mi hanno ferito e io capisco tutto, capisco che sia arrabbiato ma non mi meritavo tutto questo.

Non ho neanche risposto ai suoi insulti, gli ho detto di svegliarsi, di trovare sé stesso e di capire chi è con lui e chi no.

Ora mi trovo al lavoro mentre lui è rimasto a casa.

Prima di venire qua ho chiamato Jungkook e gli ho raccontato la situazione, mi ha detto di non prendermela più di tanto perché Tae gli aveva detto che Yoongi avrebbe reagito così, che si sarebbe chiuso in sé stesso ma che mi ama e non mi allontanerebbe mai.

Yoongi me lo aveva detto di abbattere tutti i suoi muri qualora avesse deciso di innalzarli e così farò.

[...]

La serata al lavoro passa tranquilla, c'era solo un tavolo di ragazzi che parlava di una festa che ci sarebbe stata nella stessa serata. Erano venuti da noi per mangiare del buon cibo prima di andare a fare baldoria.

Dico ai miei genitori che sarei tornato a casa da Yoongi e chiedo il permesso di portare della torta avanzata dalla serata in modo tale da fargli una sorpresa.

Ma la sorpresa la ho io.

Entro in casa e lui non c'è.

È tutto in ordine, la sua roba è ancora nell'armadio, segno che non se ne è andato.

Forse è uscito solo a prendere una boccata d'aria.

Spero stia bene, probabilmente sta fumando dell'erba per rilassarsi.

Non è una cosa che mi dà fastidio, può farlo non gliel'ho mai vietato, non solo il tipo da imporre divieti all'interno di una relazione.

Mi basta che si limiti all'erba senza provare altre sostanze peggiori.

Sono quasi le 2:00 e Yoongi ancora non è tornato, provo a chiamarlo ma non risponde.

Sto per gettare la spugna quando ricevo una chiamata da lui.

J "Yoongi dove sei? Ti vengo a prendere amore"

X "Jimin? Sono Jaebum, non mi conosci ma sono il ragazzo che dava la festa questa sera, ci siamo visti al ristorante qualche ora fa."

Scopri-Amo || Yoonmin - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora