L'unico suono a fare da padrone nella gigantesca stanza da letto di Taehyung era il dolce e soffuso mormorio di labbra che si incontravano e si carezzavano, toccandosi dolcemente per perdersi in baci lenti e sospirati volti a cercare di saziare quella fame di vicinanza che, in agguato, accompagnava il penultimo giorno della permanenza di Jungkook presso il palazzo Kim.
La settimana che sembrava essere appena iniziata, invece, stava per giungere al termine come se non fosse nemmeno stata vissuta, portando con sé il gravare della decisione presa per il provvedimento su Taehyung e mostrando un aspetto tristemente nuovo ma non sorprendete ad entrambi: non erano pronti a separarsi.
Non erano pronti a salutarsi per rivedersi dopo un mese, non erano pronti a stare lontani perché, per quanto strano, assurdo e patetico fosse, c'era un filo invisibile che li legava, un bisogno dei loro occhi di incontrarsi, delle loro mani di stringersi, dei loro respiri di fondersi e delle loro parole di ritrovarsi.
Era un bisogno anomalo, eppure c'era, ed era ciò che aveva portato Jungkook a sentire la gola serrarsi con più frequenza di quella che avrebbe desiderato, quella che aveva portato Taehyung a voler trascorrere ogni attimo a sua disposizione per gioire della presenza delle tre persone più importanti della sua vita; la loro separazione era ciò che aveva portato JK a soffrire di insonnia, quello che aveva spinto Kookie ad intraprendere discorsi fitti e seriosi con Mr Carota circa la nuova missione di entrambi e che aveva, inevitabilmente, portato Jungkook a reagire.
Infatti, gli attacchi di panico di Jungkook si erano ripresentati con estrema ed infelice puntualità nella vita del principe; avvenivano principalmente di notte, quando si svegliava senza un motivo apparente -o, più propriamente, usciva dalla torbida incoscienza della veglia- perché il respiro mancava, il cuore sembrava volesse spiccare il volo e le tempie pulsavano ad un ritmo veloce ed incalzante, portando le orecchie a fischiare ed egli stesso ad annaspare.
Eppure, nonostante Jungkook sapesse quanto poteva essere difficile stare a contatto con lui, essere sottoposti a quel tipo di pressione capace di far spazientire anche il più paziente dei medici o il più innamorato degli amanti, non aveva mai sentito Taehyung lamentarsi, non lo aveva mai, neanche una volta, visto seccarsi, sbuffare o mostrare insofferenza nei confronti di quella situazione con cui non aveva ancora imparato a convivere -e temeva che non lo avrebbe fatto mai.
Trovava ogni giorno conferma nelle sue parole e nei suoi pensieri che Taehyung, per davvero, era il suo angelo custode. E temeva -cielo se lo temeva!- che, allontanandosi forzatamente da lui, si sarebbe allontanando anche dalla sua fonte di luce. JK aveva fatto un po' di umorismo quando aveva ascoltato i pensieri melensi e melodrammatici del principe, ma non aveva mai negato che la sensazione provata da egli stesso fosse più o meno la stessa -solo tenuta più nascosta. Infatti, ritornare a palazzo senza Taehyung sembrava essere un po' come intraprendere un viaggio senza una bussola; era possibile orientarsi guardandosi intorno, ma non era semplice come avere una guida da cui trarre la giusta direzione.
Non lo aveva ammesso ad alta voce ma non credeva servisse farlo, ma odiava prendere consapevolezza che l'idea di non avere a fianco Taehyung lo spaventava terribilmente. In un certo modo, infatti, era Taehyung a tenere sempre traccia di cosa stessero facendo, di dove si trovassero e di cosa stesse accadendo; lui era il punto di riferimento di tutti e tre, una sorta di punto di incontro fermo e costante, capace di dare un po' di stabilità alla loro instabilità.
JK sapeva di poter stare tranquillo se, nel bel mezzo di una conversazione, di una cena o di una qualsiasi altra attività, ci fosse stato Kookie, perchè era Taehyung a controllare che l'altro non si mettesse nei guai o che gli capitasse qualcosa di male. Era un po' ciò che sentiva Jungkook quanto c'era JK, perché sapeva che niente sarebbe potuto accadere senza che il suo protettore se ne accorgesse.
STAI LEGGENDO
Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎
Fiksi Penggemar''«Taehyung non può sposare il figlio di Jeon. Ho sentito troppe cose poco rassicuranti sul suo conto, non posso lasciare che il più piccolo dei miei fratelli sposi un uomo del genere.»'' Kim Taehyung, ultimo in linea di successione al trono Kim, ve...