[51]

11.8K 657 864
                                    

La presa sulla mano di Jungkook si fortificò come Taehyung lo percepì irrigidirsi immediatamente dopo che gli occhi duri ed impassibili di re Jeon si posarono sulla sua figura. Seduto di fronte a loro, li guardava alternativamente con fare imperscrutabile e vagamente indispettito. Non aveva avuto neanche il tempo di salutare Kookie e parlare a Jungkook che il consigliere era accorso nella loro stanza annunciando l'imminente ed improrogabile incontro con sua maestà, fissato per quella stessa mattina. 

«Quindi, se la memoria e le orecchie non mi hanno ingannato, dovrei credere che sei rimasto alla tenuta di re Namjoon fino a due giorni prima della battaglia e che poi ti sia deciso a partire alla volta di Jungkook e l'esercito nonostante il mio esplicito ordine per far sì che solo mio figlio, il futuro re, risolvesse il conflitto?» spezzò così il silenzio pesante caduto nel suo studio, ricapitolando brevemente ciò che lui, Jungkook e Yoongi avevano raccontato per cercare di migliorare la situazione -già estremamente precaria- in cui versavano. Tralasciando la linea temporale che non coincideva assolutamente con le tempistiche reali di spostamento, sperarono che quella scusa reggesse.

Il tono mortalmente serio ma quasi sdegnato del re era stato accompagnato da un sopracciglio issato che gli fece corrugare la fronte e creò delle cuneette raggrinzite. Le guance vagamente butterate erano quindi incavate e stirate sugli zigomi sporgenti, le labbra carnose simili a quelle di Jungkook erano dritte e strette con poca convinzione.  

La pressione e il sospetto che trapelava da ogni occhiata, da ogni gesto, da ogni consigliere e da ogni poro della pelle regale del re stavano via via saturando l'aria, rendendola quasi irrespirabile ed incredibilmente densa. L'agitazione e la tensione che Jungkook sentiva gravare su di sè sembrava quasi essere visibile -e la sua posizione a schiena dritta, spalle tese e volto di marmo era un'evidenza fin troppo visibile- mentre Yoongi, a debita distanza come il suo ruolo gli imponeva, incrociava le dita dietro la schiena senza farsi vedere con la speranza che i due principi riuscissero ad apparire convincenti abbastanza da non far sorgere altri dubbi al re. Ricordava perfettamente come aveva faticato a formulare una scusa sensata per giustificare quell'intoppo successo durante la guerra.

Nel suo roseo e magnifico immaginario, Taehyung non doveva essere coinvolto in alcun incidente che li aveva spinti non solamente a ritardare la partenza -e quindi l'arrivo a palazzo- ma anche una sua quasi morte. A dirla tutta, Taehyung non avrebbe neanche dovuto palesare troppo la sua presenza ai soldati, rivelando solo a Jungkook la sua effettiva presenza sul campo.

Ma all'atto pratico non solamente aveva rischiato dieci anni di vita -nonchè la sua intera esistenza ed anche la sua sanità mentale- ma re Jeon aveva fatto la sua improvvisa comparsa dopo settimane di intesi incontri, arrivando a palazzo a sorpresa ed imponendogli subito dopo di aver raccontata -dettagliatamente- tutta l'intera vicenda prima di ascoltare la versione di suo figlio e del suo consorte. 

Yoongi aveva visto il rapporto tra i due principi crescere di giorno in giorno, aveva percepito la loro felicità e, nel buio della sua stanza situa in un'altra ala del palazzo, si era ritrovato a rimuginare su tutto quello che era successo a palazzo da quando era arrivato Taehyung. Si era ritrovato a mugugnare nel silenzio della notte qualche teoria anche se covava sempre l'immane desiderio di sbagliarsi.

Eppure tutti, compresi i due principi figurativamente sotto assedio in quel preciso istante, concordavano che se fossero stati lontani dal palazzo avrebbero perfino potuto essere più felici di quanto lo erano circondati dalla ricchezza. Se solo non fossero nati in una società malata e distorta, in cui l'umano non è colui che protegge ma colui che distrugge, avrebbero alimentato la loro relazione senza effettivamente essere obbligati a farlo forzando delle tempistiche che non gli appartenevano.

Ma parlare ed ipotizzare, avanzare supposizioni o vagliare le alternative che iniziavano con un ipotetico se solo non aveva alcun senso nel loro mondo. Non ne aveva perchè non poteva esserci alcun se. Loro non avevano scelta e, insieme ai principi, anche lui.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora