Taehyung non aveva mai amato gli spargimenti di sangue.
Lottare, sguainare la spada, uccidere non era ciò a cui ambiva nonostante fosse stato cresciuto con la convinzione che, se necessario, avrebbe dovuto farlo.
E quella era proprio stata una necessità a quanto gli era sembrato, e Dio solo sapeva quanto avrebbe voluto semplicemente che l'esercito nemico sparisse dichiarando la resa per dare fine a quell'inutile spargimento di sangue.
Perchè le guerre erano inutili.
Fatte da uomini per uccidere altri uomini con armi forgiate da altri uomini che creavano trappole per sè stessi. Non suonava intelligente, non sembrava neanche umano se ponderato con attenzione, ma era proprio così. E quindi, con quella stessa lama forgiata e regalatagli da suo padre quando aveva tredici anni, stava tagliando le gole dei suoi nemici, stava infliggendo ferite mortali e stava lacerando la carne di qualcuno di cui non conosceva nemmeno il volto -a volte. C'era qualcosa di macabro e terrificante nel vedere gli occhi di un essere vivente sgranarsi, le pupille dilatarsi come se dalla luce avrebbero tratto la vita e poi, in un soffio, velarsi e diventare due biglie opache.
Sentire esalare l'ultimo respiro, vedere i corpi tremare, sentire le membra afflosciarsi al suolo per ricadere nella fanghiglia e nel sangue versato era uno spettacolo agghiacciante ma tristemente comune.
Tutto, dal primo all'ultimo momento di un combattimento corpo a corpo, tutto portava ad una muta quanto triste contemplazione dell'unica, agghiacciante verità di aver tolto una vita. Quei volti rimanevano piegati in rabbiose smorfie eterne, le palpebre rimanevano aperte e i gorgoglii erano l'ultimo ansimo dell'anima prima di lasciare definitivamente il corpo e liberarsi dalle costrizioni fisiche.
Taehyung provava un senso di esausta rassegnazione nel dover assecondare quelle stupide battaglie fatti da uomini violenti, lo aveva sempre provato ma alla fine si era rassegnato al suo ruolo. Essere reali era tutt'altro che rose e fiori, molto diverso dall'immaginario collettivo di vita perfetta. Oltre i gioielli, le corone, i pranzi opulenti, le chiacchiere scambiate tra una tazza in fine porcellana cinese e l'altra, c'era un mondo ben più marcio e putrido. Un mondo fatto di pregiudizi, di doveri, di uccisioni, di complotti e di violenza, e proprio in quel momento, tutto quel marciume che la terra possedeva veniva vomitato sotto forma di brutalità.
Strinse gli occhi come sentì la lama affondare più profondamente nello stomaco del barbaro che gli era premuto addosso, issandola verso l'alto per squarciare le sue carni fino allo sterno e sentire un singulto direttamente ringhiato contro il suo orecchio come lo spinse via. Il corpo scivolò con lugubre grazia sulla lama affilata e grondante di quel sangue maledetto che gli imbrattava le mani, l'armatura, il volto e le braccia. Un colpo di tosse da parte di colui che stava per morire fece schizzare fuori un grumo di sangue con cui si soffocò, morendo con gli occhi fissi su un Taehyung dall'espressione completamente infrangibile.
Nessuna emozione gli albeggiava sul volto aggraziato, nessun turbamento danzava nei suoi occhi rigidi, niente di tutto quello che covava dentro riusciva a fare breccia nella sua maschera di immane solidità. Oltre perchè essere stato allenato nel farlo, non c'era spazio per nulla in quel campo, soprattutto contro quella marasma di menti arrabbiate ed accecate dalla violenza.
Guardò la lama brillare di un bagliore vermiglio e si voltò, non dedicando più alcuna attenzione all'uomo a cui aveva appena stroncato la vita ma lanciandosi verso i nemici con grazia e consapevolezza che, in battaglia, non esisteva solamente la tecnica.
Una delle poche cose che suo padre si era preso la briga di spiegargli personalmente era che un soldato -o un nobile- poteva avere una tecnica perfetta, una tattica di attacco impeccabile o poteva essere in grado di stendere anche tre uomini con un solo fendente ma, senza la fortuna, niente aveva senso.
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Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎
Fanfiction''«Taehyung non può sposare il figlio di Jeon. Ho sentito troppe cose poco rassicuranti sul suo conto, non posso lasciare che il più piccolo dei miei fratelli sposi un uomo del genere.»'' Kim Taehyung, ultimo in linea di successione al trono Kim, ve...