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Non appena Taehyung congiunse le loro labbra, Jungkook rimase per un paio di infinitesimali secondi ad occhi aperti, richiudendoli con lentezza poco dopo. La bellezza intrisa nella consapevolezza che l'ultima cosa che vedesse prima di abbandonarsi alla confortante e magnifica sensazione delle loro labbra unite fosse il viso di Taehyung, riusciva a non renderlo preda di quel nervosismo annidato proprio alla bocca dello stomaco.  

Portò tutta la sua concentrazione sulle labbra morbide e delicate che lo stavano baciando e che avevano iniziato a muoversi sulle sue con lentezza, lasciando che si modellassero e si fondessero senza irruenza. 

Coinvolto dalla bocca gentile di Taehyung, Jungkook lasciò la sua mano per posarla sulla sua spalla e applicarvi una leggera pressione, in un leggero quanto chiaro invito a stendersi. Il materasso si piegò sotto il loro peso, le lenzuola frusciarono come i loro corpi gli si adagiarono più comodamente sopra e si unirono alla sinfonia creata dalla pioggia e dal leggero scoppiettio del fuoco.

Le loro labbra non si separarono neanche quando Jungkook gli si sedette sopra a cavalcioni, bilanciandosi sulle gambe vagamente divaricate di Taehyung; si resse sulle mani poggiandole ai lati del volto di quest'ultimo e piegò il capo per poter approfondire il bacio per qualche altro istante. Una voglia incontenibile di guardare Taehyung indusse Jungkook a dividersi e schiudere gli occhi, provando anche un pò di soddisfazione nell'averlo sotto di lui.

Una strana sensazione di familiarità lo colpì inaspettatamente, ma non era un qualcosa di positivo. Era una sorta di strano mix tra un ricordo e una sensazione sgradevole, che però venne scacciato via in fretta per evitare di rovinare il momento.

Il loro momento.

Il riverbero del camino si proiettava nei suoi profondi occhi blu, i capelli scuri e ondulati gli ricadevano sulla fronte ed erano in parte sparsi sul cuscino, le labbra morbide erano schiuse e lucide, carezzate dal suo respiro leggero. Guardandolo con occhi adoranti, Jungkook poteva affermare -ancora una volta- che Taehyung risembrava, in tutto e per tutto, il suo angelo. Lo era per davvero e ugualmente paradisiache erano le sue mani che, dolcemente, si posarono sulle sue cosce carezzandole con il pollice in movimenti circolari. 

Jungkook lo stava guardando come se non lo avesse mai visto, come se lo stesse vedendo davvero per la prima volta e si chinava verso di lui in un'attrazione densa e quasi palpabile. Erano entrambi vittime di un magnetismo invisibile ma irresistibile che richiedeva di essere assecondato ed alimentato. Taehyung toccò con la punta del naso quella di Jungkook in una carezza accennata, allungando il collo per far sfiorare le loro labbra senza che però si toccassero del tutto. I loro respiri delicati si incontrarono e si fusero fino a dissiparsi invisibilmente nell'aria attorno a loro, carica di aspettative e di qualcosa di più. 

«Posso dimostrarti quanto ti amo? Quanto speciale tu sia per me?» mormorò Taehyung così dolcemente da essere appena udibile. Il mormorio soffiò leggero sulle labbra schiuse di Jungkook, che si resse su un braccio per poter carezzare con l'altra mano la curva del suo collo e premere appena il palmo contro il suo petto per stabilità, azzerando ancora una volta la distanza -già minima- fra loro.

Le loro labbra si premettero più a fondo, coinvolgendoli in un bacio che non era irruento, non era passionale, non era carnale. Era una sorta di lento, intenso e vellutato movimento guidato da una sorta di accennata sensualità che però Jungkook percepì triplicata. 

A dire il vero, ogni volta che si baciavano e si assaporavano, la sensualità di Taehyung toccava sempre livelli che lo stupivano e accrescevano il suo desiderio di averlo più vicino, di vedere fino a che punto potesse spingersi, fino a che punto avrebbe resistito a quella voluttuosa immagine.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora