Operazione Fenice

Capitolo 18

Dopo che il dottor Mallard ebbe portato via il cadavere e la scientifica avesse ripulito la casa, Kate, Tony, Jetrod, Timmy e Nate uscirono e si sedettero al tavolino di un bar poco distante.

- Cosa ordinate? - domandò una bionda in minigonna

- Cinque cappuccini dolcezza - sorrise Tony.

Kate e Timmy lo guardarono male

- Siamo nel mezzo di un'indagine Tony, non devi essere così...leccapiedi - disse Timmy

- Ehi ehi pivello, cosa ti sento dire... - sorrise maligno il ragazzo - Tu forse dovresti trovati qualche pollastrella, secondo me sei ancora verg... -

- Tony! - lo interruppe Kate -che schifo! -

- Eddai dolcezza, non dirmi che tu sei verg... -

- Ma se tipo ti facessi i cazzi tuoi Di Nardo? - domandò Nate

- Invidioso? Capisco che Kate è fottutamente sexy, ma se anche solo la sfiori ti sparo. Davvero -

- Che paura... - rispose lui spavaldo

- Ragazzi finitela - sbottò Jetrod - torniamo alla nostra indagine -

- Okay - sbuffò Tony, senza però smettere di guardare in cagnesco Nate.

- Ragazzi, i russi ci hanno trovato tutte le volte che abbiamo agito sul campo - disse Kate - questa volta ci hanno pure anticipato. Ciò significa che... -

- C'é una spia - concluse Jetrod

Un silenzio surreale cadde sul gruppo. Una spia. Bhe, c'era da aspettarselo, vista la situazione. Ma già difficili, le cose si complicavano sempre di più.

La ragazza bionda arrivò portando i loro cappuccini

- Rossa - disse acida a Kate - il signore del tavolo 12 mi ha detto di darti questo - e le tese un foglietto piegato meticolosamente.

Beckett glielo strappò dalle mani e lo aprì
' Ottimo lavoro detective - lesse - ma se fossi in lei farei attenzione alla salute del suo tecnico informatico '

- TIM... - non riuscì a finire di urlare che una colpo di pistola risuonò nel bar e il ragazzo cadde dalla sedia, una macchia di sangue che bagnava il pavimento sotto di lui.