Capitolo 9

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Kate non riusciva a capacitarsene. L'FBI non voleva indagare sul caso, voleva insabbiarlo. Era una cosa inaudita.

- Kate... - il dottor Mallard la riscosse dai suoi pensieri - dobbiamo andare -

Beckett fece scattare la serratura dell'auto, una porsche nera, si diresse verso di lei, aprì la portiera e si sedette al posto di guida. Tony prese posto accanto a lei, mentre Timmy e il dottor Mallard si sedettero dietro. Kate inserì la chiave nell'accensione e non riuscì a trattenere un sorriso

- Pronti ragazzi? - domandò

Tony ghignò - Io sono sempre pronto dolcezza -

Timmy era di tutt'altro parere - Secondo me ci uccidono. Ecco. Ci uccideranno. Stiamo per farci uccidere -

Tony sbuffò - Eddai pivello! Forza e coraggio -

- Che la vita è di passaggio caro Antony - concluse il dottor Mallard

Tony lo guardò male - Chiamami Tony. Il mio nome completo non mi piace -

- Perché ti ricorda tuo padre? Devi imparare ad affrontare il tuo passato Anto... -

Kate lo interruppe - Basta così dottore, ora andiamo -

Fece partire la macchina e inserì la retromarcia quando...

- BECKETT!!! COSA STA FACENDO???!!! -

L'urlo di Orwell risuonò nel parcheggio

- Merda! - esclamò la ragazza

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