Operazione Fenice

Capitolo 3

- Tony, abbiamo qualche riscontro con le analisi delle impronte digitali della vittima? - domandò autoritaria Kate

- Per ora niente. Sto continuando a lavorarci. Ah sì, prima che mi dimentichi, il dottor Mallard ha appena completato l'autopsia, ti vuole giú - rispose Tony

- Ci vado subito, grazie. Tu e Jetrod continuate a lavorare su l'identità della vittima okay? -

- Contaci bellezza - rispose Tony facendole l'occhiolino. Kate sorrise e si avviò verso la sala autopsie.

***

- Eccomi dottore - disse Beckett entrando. All'interno della sala c'era un odore di disinfettante, che però non riusciva a coprire l'odore del sangue, un odore che fece storcere il naso alla ragazza

- Kate, vedo che non ti sei abituata all'odore eh? - domandò il dottor Mallard

- Non credo che mi abituerò mai - scosse la testa Beckett - Tony mi ha detto che avevi qualcosa per me -

- Esatto! Vieni che te la mostro - rispose entusiata avviandosi verso la salma posta sul freddo tavolo di metallo.

- Vedi i fori di uscita dei proiettili? Sono uno alla testa e uno al petto. Però il foro di uscita del proiettile al petto è... diverso. Sono presenti delle bruciature che non sono state causate dal proiettile, ma da qualcosa che ha cercato di allarghe il foro del proiettile. Qualcosa di rovente. Come se volessero togliere qualcosa che la vittima aveva nella pelle. Le hanno scavato il petto Kate -

La ragazza guardò inorridita il medico legale

- Cosa...cosa avrebbe potuto nascondere lì sotto? -

- Non lo so Kate, ma di qualunque cosa si tratta, ha tutte le disposte che ci servono, forse anche chi è il nostro assassino -