Capitolo 19

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Scusate per la lunga attesa! Stavo lavorando per pubblicare il mio primo libro e ho avuto molto da fare. Se vi interessa s’intitola “Shiori of Shinata” e c’è il primo capitolo del libro su Wattpad da leggere. Purtroppo è in inglese, però se mi dite che vi interessa potrei anche tradurrlo un giorno!

Comunque adesso assaporatevi il prossimo capitolo e spero di trovare il tempo per scrivervi il prossimo tra qualche giorno o qualche settimana!

A presto.

P.S. Volgio leggere i vostri commenti su cosa ne pensate di questo capitolo!!!

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Viola non riusciva a crederci quando vide Ryuuji apparire tra la folla. La sua espressione stupita doveva esserle palese sul volto visto che quando i suoi occhi incontrarono quelli di Ryuuji le stava quasi per ridere in faccia. Per evitare l'imbarazzo, Viola si voltò all'improvviso e si nascose tra gli altri membri del club del tiro coll'arco. "Ecco perché..." Pensò Viola, "adesso capisco perché...". Mentre seguì meccanicamente gli altri, continuò a pensarci. Era dunque per questo che aveva quello zaino in macchina! Ed era anche spiegato il perché era rimasto alla stazione... "Che villano! Poteva almeno dirmelo che faceva parte del club di kendo...ma pensandoci bene, era dunque per questo che maneggiava quella spada nel capanno di Marco...

Viola non era ancora riuscita a riordinare i propri pensieri quando uscirono dalla stazione per prendere il pullman. Vi salì a bordo e si sedette dentro senza pensarci due volte. Il posto accanto a lei era ancora vacante quando Ryuuji salì. Viola gli lanciò uno sguardo acerrimo, pensando a che cosa avrebbe fatto se si fosse seduto accanto a lei, ma Ryuuji la guardò con quel sorrisetto irritante sulla bocca e passò accanto a lei cercando un posto in fondo al pullman. Una parte di lei si sentì sollevata che se ne era andato là in fondo, ma l'altra parte avrebbe voluto che le si fosse seduto accanto per poter togliergli quel sorrisetto dal viso. Ma, pensandoci bene, sarebbe meglio far finta che non lo conosceva per niente. Non voleva che gli altri membri del club l'associassero con un maleducato come quello! I mille pensieri che le correvano in testa fuggirono in fretta e furia quando Dario decise di sederle accanto. Tutto ad un tratto, la mente di Viola fu svuotata di qualsiasi cosa. Si strinse le mani e dirisse lo sguardo in giù. "O mio Dio! Cosa faccio? Cosa gli dico? Di che cosa parlo?" Furono le parole che le passarono per la mente ripetutamente, però Dario la salvò dal problema di dover scegliere l'argomento, iniziando la conversazione da se.

"Nervosa? È la tua prima volta andando in campeggio con un club?"

"Eh, sì...perché? Si vede così tanto?" Disse, non potendo certo dirgli che era più che altro per il fatto che era stato lui a sedersi accanto a lei.

"Non preoccuparti," la rassicurò con uno dei suoi sorrisi, "è normale. Ma è una buona occasione per conoscere bene gli altri membri del club, non credi?"

"Sì."

"Non vedo l'ora di arrivare però." Disse appogiandosi indietro contro il sedile. "Il viaggio in treno mi ha stancato un po'."

"Non dovresti stancarti troppo..." Disse con voce fioca. "D'altronde, siete qui per allenarvi. Non dovresti stancarti ancora prima di aver cominciato il campeggio."

"Non possiamo farci niente, ma non ci dovrebbe essere problema. Tanto oggi non ci alleniamo. Ci riposeremo e passeremo il resto del tempo ambientandoci. Gli allenamenti li facciamo domani."

"Capisco." Rispose, sentendosi stupida per non aver nient'altro da dire.

*

Quando finalmente arrivarono, Dario fu portato via dalle richieste delle altre ragazze e Viola rimase indietro cercando di trasportare la valigia pesante che si era portata dietro. Però non riuscì nemmeno ad entrare perché si trovò davanti le scale che portavano alla porta d'ingresso. A mala pena riusciva a trascinare la valigia, figuriamoci se sarebbe riuscita a sollevarla abbastanza a lungo da portala fin lassù!

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