Capitolo 8

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***Capitolo lungo! XD divertitevi!***

Viola si era rinchiusa in camera sua. Buttatasi a faccia in giù sul grosso letto che occupava ogni notte, lasciò sgorgare le lacrime che non riusciva più a trattenere. "Che bugiardo!" Pensò tra un singhiozzo e l'altro. "Papà è solo un gran bugiardo." Un colpetto alla porta indicò la presenza di qualcuno fuori dalla sua stanza.

"Vattene via chiunque tu sia."

"Sono io Viola, dai, fammi entrare." Chiese la voce della sua amica.

"Camilla?"

"Dai aprimi la porta. Non fare così! Che ti ho mai fatto io?"

Viola esitò per un attimo, alzandosi per lasciar entrare Camilla. La ragazza entrò senza preambolo e richiuse dietro di sé la porta a chiave. "Viola, ma perché fai così?"

"Così come?"

"Perché piangi adesso? Che è successo stavolta?"

"Papà è un gran bugiardo." Spiegò Viola, asciugandosi le lacrime con le mani.

Camilla le passò dei fazzoletti.

"Perché, cosa ha fatto?"

"Dice che a salvarmi dal lago è stato Ryuuji, ma non può essere vero. Non c'era nessuno e l'ultima persona che si sarebbe presa la briga di salvarmi è proprio lui."

Camilla sospirò come rassegnandosi alla testardaggine dell'amica.

"Non posso dirti chi ti ha salvata o meno ma credo che tu abbia un odio irrazionale per quel povero ragazzo che manco ti rivolge la parola..."

"Non è affatto irrazionale! E adesso nemmeno papà sta più dalla mia parte! L'ha persino mandato a chiamare al suo ufficio per ringraziarlo d'avermi salvata. Figuriamoci se quello si sarebbe presso la briga..."

"Non riesco a capire perché ti agiti tanto. Se proprio non lo sopporti allora devi solo stargli alla larga e basta. Se devi proprio essere accanto a lui per qualche motivo potresti benissimo ignorarlo. Non dovresti lasciare che rovini la nostra estate."

Viola ci pensò sopra per un attimo.

"Lo sai, credo che tu abbia ragione. Non c'è motivo perché debba rovinarmi l'estate. Da oggi in poi non voglio pensarci più."

"Ecco la Viola che conosco finalmente. È così che si ragiona. Da domani feste scatenate di notte e shopping a più non posso di giorno!"

"Beh adesso non esageriamo..."

"Ho proprio quello che ci vuole per dimenticarti di tutta questa faccenda. " Disse Camilla con un sorrisetto poco rassicurante sulla bocca.

*

Due settimane più tardi...

"Viola?"

"Hmm?"

"Non sarebbe meglio metterti un'altro po' di crema solare?" Chiese Camilla dalla riva della piscina grande nel mezzo della quale Viola galleggiava comodamente sopra un seggiolone gonfiabile.

Viola rimosse gli occhiali da sole, prese la bevanda ghiacciata e ne sorseggiò un po' prima di rispondere.

"No, sto bene così."

"Ma almeno rinfrescati un po' coll'acqua! Se no ti cuoci sul serio!"

"Non dire schiocchezze! Sto benissimo così."

"Va bene! Ma poi non venire da ma a lamentarti perché sarai diventata un'aragosta!"

"Ma che aragosta!"

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