Capitolo 8

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Passarono tre giorni, Toni non rispondeva ai messaggi e Cheryl stava malissimo; ormai credeva di averla persa, per uno stupido cognome che portava, che le avrebbe rovinato sicuramente la vita.

Hiram Lodge aveva accennato ad una riapertura, prevista per Lunedì, in modo che gli studenti della Riverdale High potessero tornare a scuola, insieme al SouthSide.

Veronica e i Serpents continuavano ad essere in affari, mentre la prigione era quasi conclusa, dalle informazioni che il padre le aveva dato.

«devo parlare con lei» disse Jughead, ma SweetPea li poggiò una mano sul petto, spingendolo via
«no Jones, non lo farai» ribattè il ragazzo alto, stringendo i pugni.

«Toni!» esclamò improvvisamente Jug, guardando dietro il Serpent, dove l'amica era seduta su una sedia a bere vari drink
«che vuoi» domandò lei scocciata.

Toni, dopo essersi allontanata da Cheryl, aveva deciso di far gestire gli affari con Veronica a SweetPea e Fangs, in modo che l'amica non potesse fare domande; successivamente, la convinsero anche a non parlare con Jughead, ma fu più complicato, dato che era il capo della gang di cui faceva parte.

«perchè mi ignori?» chiese il ragazzo
«tu perchè stai nel NorthSide invece di aiutarci?» ribattè, facendosi servire un altro drink, più forte di quello precedente.

«la pensate sempre diversamente da me, non volete neanche che io sia il vostro capo» disse e Toni si girò, guardandolo negli occhi
«perchè sei qui?» domandò e Jug sospirò.

«per Cheryl»

Nel giro di pochi secondi SweetPea lo sbattè contro la parete, tenendolo dal colletto della giacca, facendo anche cadere il suo berretto per il forte impatto.

«non devi nominarla» disse a denti stretti
«le è successo qualcosa?» chiese invece Toni preoccupata, prendendo istintivamente il telefono.

«Topaz, non provare a risponderle» si avvicinò Fangs, incrociando le braccia al petto
«voglio sapere se sta bene» disse lei con aria innocente, guardando Jughead.

«non sta bene» parlò il ragazzo, cercando di liberarsi dalla presa di SweetPea
«adesso basta!» esclamò improvvisamente la nonna di Toni, che le sfilò il telefono dalle mani
«lascialo andare» ordinò lei al Serpent, che liberò Jughead.

«Jones, esci di qui, tu invece, siediti e non provare a riprendere il telefono»

La nonna ormai la seguiva ovunque, non si fidava a lasciarla da sola, poichè avrebbe potuto mandare messaggi a Cheryl, e con lei nei paraggi sapeva che non l'avrebbe fatto.

Quando Jughead tornò a casa, si unì, come al solito, alle videochiamate tra Betty, Veronica e la rossa, spiegando ciò che era successo al whyte wyrm.

Cheryl ormai viveva con la costante paura che qualcuno potesse farle del male, un po' come quando viveva con sua madre; non sapeva mai cosa potesse succederle, se di giorno o di notte, e nessuno l'avrebbe difesa.

«SweetPea fa da guardia del corpo, mentre la nonna le sta vicino come se fosse la padrona che controlla il suo cane» spiegò lui, passandosi le mani tra i capelli.

«credo che in qualche modo l'abbiano convinta a non fidarsi più di nessuno, se non di loro» aggiunse e Cheryl annuì, sospirando
«Lunedì arriveranno nel NorthSide, e noi dovremmo darli il benvenuto nella nostra scuola» disse Veronica
«io dovrò fare loro da guida, mi ha mandato un email il preside» intervenne Betty.

«bene, allora quei Serpent capiranno con chi hanno a che fare» esclamò Cheryl, tornando ad indossare la maschera che usava di solito, cercando di nascondere la paura e la tristezza che l'avvolgeva.

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