Capitolo diciotto

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Avevamo ripreso il viaggio verso il ritrovamento di altri frammenti della sfera. Inuyasha non proferì parola con gli altri di quello che aveva visto la sera prima e solo ora mi resi conto di sentire la mancanza di Sesshomaru; il mio cuore ieri sera aveva iniziato a battere fortemente quando mi trovavo tra le sue possenti braccia: << Terra chiama Yuki... Terra chiama Yuki >> la faccia di Inuyasha mi comparve davanti ai miei occhi e a quella vista ritornai in me: << Avevi bisogno? >>
<< È da dieci minuti che ti chiamo, ma tu proprio non eri connessa... sei sicura di star bene? Oppure quello che è successo ieri sera ti ha annebbiato il cervello? >> a quella domanda divenni tutta rossa e non solo, Inuyasha aveva attirato la curiosità di tutti: << Perché cos'è successo a mia sorella? >> a Kagome l'avrei raccontato più avanti se Inuyasha non avesse aperto bocca: << Dai Inuyasha dicci cos'è successo alla divina Yuki >> pure Miroku ci si è messo: << Ieri sera l'ho vista abbracciata amorevolmente con >> dovevo intervenire, o Inuyasha l'avrebbe detto con tutti e c'era solo un modo per fermarlo, ma non sapevo se la collana avrebbe reagito anche al mio conando, ma tanto vale provare: << Inuyasha? A cuccia >> e cadde per terra: << Anche la divina Yuki può mettere al tappeto Inuyasha con quella parola >>
<< A cuccia... a cuccia... a cuccia... a cuccia... a cuccia... a cuccia.... a cuccia.... a cuccia >> per tutte le volte che glielo avevo detto, era sprofondato nel terreno: << Ti sta bene Inuyasha >> disse infine Sango scavalcandolo: << Yuki perché non vai a schiarirti le idee? Poi quando quello scemo si riprende ripartiamo >> mia sorella aveva ragione, schiarirmi le idee mi poteva far bene, così mi addentrai un po' nel bosco e mi avvicinai al ruscello e m'immersi i piedi. Era la prima volta che mi sentivo così in imbarazzo per un ragazzo, se mai demone... e la cosa strana è che non mi era mai capitato, invece a Kagome si. Io ero la prototipa ragazza spaventosa e seria, nessun ragazzo, a parte Akira, ci aveva mai provato con me, all'inizio pensavo di non essere bella, ma poi guardandomi ogni giorno allo specchio, mi rendevo conto che la bellezza non c'entrava, ero io che mi isolavo il più possibile da loro.
<< Che stupida che sono e che ero. Il mio aspetto non centrava nulla. Ero io che amavo la quiete e la solitudine >> non feci in tempo ad alzarmi che Sango mi corse incontro: << Yuki presto... devi aiutare Kagome e Inuyasha >> non mi ero neanche accorta che era calata la sera, così armata di arco, frecce e katana, raggiunsi Sango, Miroku e Shippo: << Che succede? >>
<< Non lo sappiamo... Inuyasha e Kagome si sono addentrati dentro a questa barriera e noi non riusciamo ad entrare >> mi spiegò il monaco, così armata anche del mio coraggio provai ad entrare anch'io dentro alla barriera e stranamente ci riuscii. Strada facendo non vidi nessuno, fino a quando non notai una luce in lontananza, così mi avvicinai e vidi Kagome legata a un albero e una sacerdotessa che aveva tra le braccia Inuyasha; la cosa che mi sconvolse di più era la sua netta somiglianza con me, anzi eravamo identiche: << Kikyo >> dissi avvicinandomi: << Tu devi essere la sorella gemella di Kagome, la ragazza che è identica a me >>
<< Kikyo... ti prego lascia andare mia sorella e Inuyasha >>
<< Perché? Perché lo vuoi avere tutta per te non è vero? No lo porterò con me nel regno dei morti >> a quel punto posizionai una freccia nel mio arco: << Non dire assurdità... Inuyasha ed io siamo amici e non porterei mai via il ragazzo a qualcun altro >> a quel punto mollò la presa e si avvicinò a me barcollando: << Non sei te quella femmina che ama e che vuole proteggere, nonostante tu sia me >>
<< Io non sarò mai te e tu non sarai mai me >>
<< Tua sorella... è lei quella femmina che Inuyasha tiene >>
<< Pensavi che la storia si sarebbe ripetuta? No ti sbagli... il mio cuore è già occupato da un altro >> mi guardò dritta negli occhi, come se leggesse la mia anima: << Come hai fatto? Come hai fatto a farlo innamorare di te? >>
<< Non sono affari che ti riguardano... ora libera i miei amici e restituiscimi la sfera >>
<< Pensavo che solo Kagome la vedesse e che tu avessi solo i miei poteri >>
<< Li riesco a vedere, quando Kagome dorme o è svenuta >>
<< Impossibile... >>
<< Dammi i frammenti della sfera e vedrai che questa freccia non lascerà questo arco... Kagome non è brava con il tiro dell'arco, ma la sottoscritta... la sottoscritta non manca mai il bersaglio >>
<< Sei proprio degna di me... ma questa sfera non posso lasciartela... ci rivedremo presto Yuki >> e scomparve nel nulla e a quel punto Kagome e Inuyasha presero conoscenza: << Y-Yuki? Grazie al cielo sei arrivata >> mia sorella mi corse incontro e mi abbracciò piangendo: << Dimmi tutto Kagome? >>
<< Non qui... >> e fulminò il mezzo demone con un solo sguardo: << Ho capito... andiamo così mi spieghi tutto, anche se una mezza idea già ce l'ho >> Kagome raccontò tutto a me e a Sango: << Non può averla baciata >>
<< Invece l'ha fatto... e sotto ai miei occhi... ho cercato di svegliarlo, di chiamarlo, ma era come preso da lei >>
<< Quando sono arrivata Kikyo lo teneva stretto a se, ma non appena mi ha visto ha mollato la presa. Come se fossi più importante io che Inuyasha >>
<< Beh come darle torto, sei identica a lei... anch'io se vedessi una uguale a me, lascerei perdere la persona a cui tengo >>
<< Vorrei davvero aver assistito a quella scena, peccato che ero svenuta per colpa di quella Kikyo >>
<< Dai ragazze... ora pensiamo a un modo per recuperare altri frammenti, perché andando a questo rallento, Naraku li prenderà tutti >> disse Sango un po' amareggiata: << Di sicuri questi non li prenderà >> e tirai fuori dalle tasche cinque frammenti: << E quelli dove li hai presi? >> mi domandarono le mie amiche: << Ho diviso la sfera che portava Kagome, sapevo che prima o poi qualcuno ce l'avrebbe presa da sotto il naso... così ho agito in anticipo >>
<< Sei un genio sorella mia >>
<< Brava Yuki... se a Naraku mancassero solo quelli deve venire a prenderli e se verrà... >> non feci finire la frase a Sango che gliela completai io: << Noi saremo pronti a dargli il benvenuto... credo che abbia manovrato per troppo tempo i fili dei nostri destini, è ora che siamo noi a manovrare i suoi >> e rimisi in tasca i frammenti, per paura che qualcuno ce li rubasse nuovamente. "Ora sei in svantaggio Naraku".

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