My immortal

Capitolo sei

<< Siamo tornare >> urlò Kagome mentre saliva il pozzo: << Dai Yuki non ci pensare >> Inuyasha corse subito verso di noi: << Che cos'ha tua sorella? >>
<< VUOI SAPERE CHE COS'HO? Q-QUEL DEFICIENTE MI HA DATO UN INSUFFICIENZA. Avevo studiato tanto >>
<< Dai Yuki vedrai che la recupererai >> mi tranquillizzò Inuyasha: << Inuyasha non la recupererà, perché il professore ce l'ha con lei >>
<< Che sia dannato... spero solo che non venga da quest'altra parte del pozzo perché giuro che lo faccio divorare da un demone. Ma ora mettiamoci in marcia... abbiamo ancora da recuperare un sacco di frammenti >> mi allontanai dai due, non abbastanza per sentire: << Kagome tua sorella mi fa paura >> a quelle parole sorrisi.
Ero seduta sulla bicicletta, dietro a mia sorella e mi ero tranquillizzata leggendo un libro classico, finché Inuyasha non si affiancò a me: << Che cos'è? >> mi domandò mentre indicava il blocco di fogli: << È un libro, diciamo che è un tipo di pergamena evoluto. Dentro ci scrivono di tutto >>
<< Capisco. Cosa c'è scritto? >>
<< Sto leggendo la storia di un amore, ma prima i due protagonisti si detestavano... lei era piena di pregiudizi e lui era orgoglioso >>
<< Mi sembra di averla già vista questa trama >> disse Inuyasha guardandomi con un sorrisino in volto: << T-ti sbagli... tra me e quella sottospecie di essere c'è odio, tantissimo odio e poi lui non mi sopporta, per non parlare che sono una femmina umana >>
<< Se lo dici tu >> dissero in coro Inuyasha e Kagome.
<< Ferme >> a quelle parole ci fermammo: << C'è un demone >> alla fine della frase, comparve davanti a noi un demone, era strano, era rotondo, rosa e volteggiava in aria: << Voglio i frammenti della sfera dei Quattro spiriti >> Inuyasha gli diede un pugno e quel demone si trasformò in un bambino: << Oh com'è carino >> mi avvicinai a lui e lo tirai su come se fosse un neonato: << Yuki quello è un demone volpe >>
<< Il mio nome è Shippo e voglio i vostri frammenti della sfera >> con velocità me li prese via dalla tasca e scomparve nel nulla, ma il suo trucco fu smascherato da Inuyasha, che lo prese su per una coda e lo squassò a testa in giù, così che i frammenti caddero per terra: << A che cosa ti servono i frammenti Shippo? >> domandai guardando il piccolo demone: << Mi servono per diventare più forte e vendicare la morte di mio padre. È stato ucciso dai fratelli Raiju. Sono fortissimi e hanno anche loro dei frammenti della sfera >>
<< Come hai detto? Frammenti della sfera? Kagome, Yuki dobbiamo andare a cercarli >>
<< Io sono pronta >> mi misi arco e frecce dietro la schiena e mi legai alla vita la katana: << Io vengo con voi >> ci disse Shippo: << Va bene. Starai vicino a Kagome >> il piccolo Shippo mi ascoltò e andò sulla spalla di Kagome: << Kagome? Tu e Yuki siete sorelle? >>
<< Siamo gemelle, Yuki è nata prima di me >>
<< Gemelle? Non siete tanto uguali >>
<< Da piccole eravamo identiche, ma poi crescendo non lo eravamo più, ci assomigliamo molto, ma non siamo uguali >> gli spiegò Kagome, ma accadde tutto ad un tratto un fulmine si scagliò per terra e continuava a muoversi verso mia sorella, così la spinsi via e il fulmine colpì me: << Yuki!! >> urlarono tutti: << Hey Manten vieni a vedere cos'ho appena attaccato? C'è il nostro amichetto volpe e un mezzodemone >>
<< Fratellone c'è anche una bellissima ragazza, peccato che hai fatto fuori quella più bella >>
<< Si é messa in mezzo fratellino >> mi alzai lentamente e tossii: << Y-Yuki... sei viva? M-ma come? >> mi guardai attorno ed ero dentro a una barriera, una barriera creata con i miei poteri: << Dannati fatevi sotto >> Inuyasha estrasse Tessaiga: << Manten? Tu occupati delle due ragazze e del piccoletto, del mezzodemone me ne occupo io >> Kagome e Shippo iniziarono a correre, mentre io mi posizionai di fronte al mio avversario, ed estrassi la katana: << Con quella non mi ucciderai tanto facilmente >> il demone aprì la sua bocca e si illuminò "Dannazione" con gli occhi cercai Kagome e non appena la vidi, arrivai su di lei e su Shippo lo scudo, per poi attivarlo su di me; Manten quando fu pronto attaccò, scagliando quella luce verso di me, attacco che fu annientato dalla mia barriera, così lo attaccai e quando si riuscii a distrarre, trapassai il suo cuore con la katana.
Hiten accortosi della morte del fratello si scagliò su di me e mi fece volar lontano con uno schiaffo in viso: << Yuki... Yuki... stai bene? >> mi domandò Shippo preoccupato: << Si... sto bene >> mi massaggiai la guancia: << C-cosa sta facendo? >> ci chiese Kagome nel vedere Hiten mangiare Manten: << Sta assorbendo i poteri del fratello e della sfera >> dissi quasi schifata: << Inuyasha sto arrivando >> Hiten riprese lo scontro con il mezzodemone, i suoi movimenti erano più veloci e forti: << Deve avere un punto debole, ogni demone ne ha uno >> dissi nel vederlo combattere: << Yuki dammi arco e frecce >> le passai a mia sorella, che con un tiro, la freccia andò a rompere una rotella: << N-non è quello... quale può essere? >> il mio sguardo cadde sul suo bastone: << Inuyasha, devi rompere il bastone >> Inuyasha per una volta mi ascoltò e tagliò con Tessaiga, come se niente fosse, il bastone di Hiten: << I-io ho perso... c-contro un mezzodemone e un umana >> il suo corpo si sciolse e caddero per terra i frammenti della sfera. Kagome corse subito verso Inuyasha, mentre Shippo mi passò i frammenti: << Cos'hai fatto alla mano Yuki? >> me la guardai, era bruciata: << Non lo Shippo >> me la fasciai aiutata da mia sorella: << Sarà stato Hiten quando ti ha colpito con il fulmine >>
<< Può essere. Però guarda il lato positivo, abbiamo recuperato cinque frammenti. Direi che stiamo andando più che bene >>
<< Ma ne mancano ancora tanti >> s'intromise Inuyasha alla nostra conversazione: << E poi tu cosa fai ancora qua? >> domandò a Shippo: << Fatemi venire con voi... vi prego >>
<< Dai Inuyasha è solo e poi ci ha dato una mano >>
<< Mmmmh d'accordo >>
<< Dammi il cinque Shippo >> alzai la mano e Shippo sbatté la sua contro la mia: << E ora dove si va? >> chiese sempre il piccolo demone: << Alla ricerca di altri frammenti >> risposi facendogli l'occhiolino.