Capitolo quindici

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"Yuki voglio che uccidi Sesshomaru" la sua voce mi rimbombava nella testa, quel dannato era riuscito a mettermi un frammento della sfera nel mio corpo, il corpo era come se lo comandasse lui con i fili delle marionette, l'unica cosa che avevo libero di mio erano i miei pensieri.
Quando mi ritroverò davanti Sesshomaru come reagirei nel vederlo? L'avrei ucciso? Mi avrebbe ucciso? Oppure ci saremmo uccisi a vicenda? Erano queste le domande che mi frullavano nella testa mentre lo stavo cercando.
Era un giorno intero che camminavo, così decisi di riposarmi sotto all'ombra di un albero: << Yuki? >> quella voce, la sua voce. Il mio corpo si mosse da solo e iniziò ad attaccare Sesshomaru: << Yuki, sono Sesshomaru >> volevo fermarmi, volevo farlo ma non ci riuscivo: << Ma che ti prende? >> sfoderai la spada e ricominciai ad attaccare andando più volte vicino a colpirlo: << M-mio signore Sesshomaru, sembra posseduta >> gli urlò Jaken, così Sesshomaru con una mossa veloce e non troppo forte, mi fermò per i polsi: << Yuki guardami negli occhi >> non riuscivo a guardarlo e con una mossa mi riuscii a liberare, con una velocità assurda estrassi un coltellino, che manco sapevo della sua esistenza e lo piantai dentro al corpo di Sesshomaru, riuscendo così nell'intento di ucciderlo. Il demone s'inginocchiò: << Y-Yuki >> mi avvicinai a lui "Uccidilo Yuki, uccidi Sesshomaru" alzai il braccio per finire ciò che avevo iniziato, ma quando lo stavo per colpire, con tutta me stessa bloccai il mio polso con l'altra mano, ci avevo messo tutta la volontà che avevo in corpo per riuscire a bloccare il colpo finale: << N-non ti permetterò di uccidere s-Sesshomaru c-con queste mani. N-non riuscirai n-nel tuo intento Naraku >> "Basta Yuki uccidilo" il mio corpo riprese a muoversi per metà sotto il comando di Naraku mentre l'altra metà era sotto il mio, ma una cosa successe, una cosa che mai e poi mai mi sarei aspettata, Sesshomaru con un colpo di spada mi trapassò il ventre, quando ritrasse la spada il frammento della sfera uscì con il mio sangue, portai le mani sulla ferita e m'inginocchiai, finché non caddi sopra a qualcosa di morbido e profumato, quel profumo che riconoscerei anche ad occhi chiusi: << Perdonami... i-io non volevo, n-Naraku ha architettato tutto >> Sesshomaru mi prese una mano: << L'ho immaginato subito. Ma ora riposa, devi essere stanca >>
<< R-riposarmi? M-ma mi hai colpito in un punto vitale e dovrei morire >>
<< Vedi questa spada? >> L'alzò fino a dove potessi vederla: << Questa spada è incapace di uccidere, si chiama Tenseiga >>
<< Tenseiga? >>
<< Anche questa è stata forgiata da una zanna di mio padre, Tessaiga può distruggere con un solo fendente più di cento demoni, mentre Tenseiga non li può uccidere, ma può far ritornare in vita. Non volevo ucciderti Yuki, non sopportavo l'idea di vederti in quello stato e sotto al suo controllo >>
<< Come facevi a sapere del frammento? E soprattutto dove lo aveva messo? >>
<< Hai presente quando avevo io braccio umano e potevo brandire Tessaiga? Nel braccio avevo un frammento della sfera, mentre sulla posizione l'ho capito dal tuo sguardo, quando ti ho detto di guardarmi, tenevi sempre lo sguardo basso. Ma ora riposati e dormi serena, nessuno può più farti del male ora, veglierò io su di te >>
<< Grazie Sesshomaru >> mi lasciai andare e sprofondai nel sonno più pesante possibile.
Al mio risveglio mi trovai in mezzo alle gambe di Sesshomaru, mi alzai quel poco che bastava e lo vidi, si era appoggiato ad un albero e dormiva " "Puoi dormire serena, nessuno può più farti del male, veglierò io su di te" vedo come ha vegliato su di me, si è completamente addormentato" mi feci una piccola mossa per alzarmi ma Sesshomaru mi abbracciò e mi tirò nuovamente a se: << Dove credi di andare? Ritorna a dormire che é notte fonda >> solo ora mi accorsi che era ancora notte: << Quindi eri sveglio >>
<< Pensavi che mi fossi addormentato? Sei proprio una stupida umana >> e con due dita mi diede un cricco sulla fronte: << Rimettiti giù, domani ti porto da tua sorella e dai tuoi amici >> mi riaccoccolai sul suo petto e lentamente chiusi gli occhi, ignorando il tocco delicato di Sesshomaru mentre mi spostava delle ciocche di capelli da davanti agli occhi: << Mi hai fatto preoccupare, non farlo più >> e con quella frase mi riaddormentai, consapevole che Sesshomaru non stesse dormendo veramente e che mi stesse proteggendo dai vari demoni.

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