Capitolo tre

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Il giorno dopo ne approfittai per girare i dintorni, Kaede mi aveva dato un vestito uguale al suo, avevo optato per levarmi i capelli, ma decisi di lasciarli sciolti; qua tutto era diverso, la gente viveva tranquilla la loro vita, camminava tranquillamente in mezzo alla strada, senza aver il timore di essere investiti, qua non era Tokyo, qua ancora non esisteva inquinamento, il verde era il protagonista del paesaggio, per non parlare che tutti erano gentili con me e con Kagome, ma mi mancava comunque il nonno, mia madre e Sota, chissà cosa stavano facendo in questo momento. Ero seduta in riva al fiume e tenevo i piedi nell'acqua: << Yuki... Yuki... >> mi voltai e vidi Kagome: << È successo qualcosa? >>
<< Una cosa terribile... ho mandato in mille pezzi la sfera e ora dobbiamo andarla a recuperare >> a quelle parole mi alzai in piedi: << C-che cosa? >>
<< I-io non volevo. I-io non so tirar d'arco come te, ti prego Yuki, aiutami in questa avventura >>
<< Va bene... a proposito dov'é Inuyasha? >> domandai nel non vederlo: << Ha detto che andava nel villaggio >>
<< Bene. Andiamo anche noi, sta facendo buio >> e insieme ci avviammo al villaggio.
Inuyasha era ad attenderci sulla porta della casa di Kaede e nel vedermi rimase imbambolato: << Hey... togliti quei vestiti >> gli tirai un pugno in piena faccia: << Sei un pervertito >>
<< Voglio che ti rimetti quel tuo strano kimono >> Kaede scoppiò a ridere: << Non te la prendere Yuki, è solo che vestita così sembri mia sorella, ma perché non provi a legarti i capelli? >> presi il nastro e me li leggi: << È identica >> dissero in coro Inuyasha e Kaede, ma quelle parole me li slegai e raccolsi la mia divisa scolastica e mi cambiai. Odiavo essere paragonata a una persona.
<< Sei sicura Yuki? >> mi domandò Kagome preoccupata: << Tornerò presto >> saltai giù per il pozzo, dovevo avvertire la nostra famiglia che stavamo bene e che avevamo una missione da compiere nel periodo Sengoku.
Quando tornai, c'era già Kagome con Inuyasha: << Allora? Cos'hanno detto? >>
<< Che possiamo restare e per la scuola si occuperà il nonno >>
<< Bene, quando partiamo? >> domandò impaziente Inuyasha: << Quando vuoi >> gli risposi, ma proprio stavamo per iniziare la missione, Inuyasha ci buttò a terra: << Che succede? >> domandò Kagome: << C'è troppa malvagità nell'aria >> e proprio in quell'istante dal nulla comparve un demone, accompagnato da uno più piccolo: << Sesshomaru >>
<< Pensavo che non avresti più riconosciuto tuo fratello >>
<< Fratello? >> domandammo in coro io e Kagome: << Come sempre sei circondato da umani e soprattutto da femmine inutili >>
<< Hey tu, prova a dirmelo in faccia che sono inutile >> stavo per avvicinarmi a lui, ma Inuyasha mi fermò per un braccio: << Yuki no. Con Sesshomaru non si scherza. Lui non è il millepiedi >>
<< Vedremo >>
<< Come osi parlar male del mio padron Sesshomaru >> "E mo' questo chi è? Un gnomo da giardino?" << Jaken sta zitto. Inuyasha voglio che tu mi dici dov'è la tomba di nostro padre >>
<< Non no ho la più pallida idea >> io e Kagome indietreggiamo: << Ascoltami Kagome, se si dovesse mettersi male, corri, corri più veloce che puoi ok? >>
<< Ma perché? >>
<< Ho promesso alla mamma di portati a casa sana e salva >>
<< Non trattarmi come se fossi più piccola di te >>
<< Invece lo sei >>
<< Si di venti minuti >>
<< Kagome, questo non è un gioco >> ma proprio in quel momento Inuyasha venne scaraventato addosso a noi, a quel punto sfoderai la katana che mi aveva regalato Sota: << Inutile e patetica femmina >>
<< Mettimi alla prova >> Sesshomaru con velocità stratosferica di avvicinò a me, era velocissimo ad attaccarmi, ma stranamente riuscivo a prevedere i suoi attacchi e li schivai tutti: << Strano, molto strano >> e sorrise, a quel sorriso Jaken rabbrividì "Se il suo servo ha paura del proprio padrone mentre sorride, deve voler significare che sta per accadere qualcosa di brutto" << Non ho paura di te >> Sesshomaru mi prese su come una piuma: << Invece dovresti averne umana >> e mi scaraventò lontano: << Inuyasha non farmi perdere tempo da queste umane, combatti >> mi rialzai a stento, tenendomi il petto: << Yuki... Yuki stai bene? >> Kagome era corsa da me: << S-sì >> facevo fatica a respirare: << Dannazione >> urlò Kagome cercando tra le varie cose che avevo portato con me da Tokyo: << Dimmi che hai preso l'inalatore >> a fatica gli risposi: << Dentro allo zaino >> ma lo zaino era vicino a Sesshomaru: << Inuyasha, prendi lo zaino. Yuki ha un attacco d'asma >> Inuyasha si girò verso di me e vide che stavi facendo fatica a respirare: << Sei patetico. Non riuscirai a salvare quella femmina umana >> ci stava mettendo troppo, dovevo far qualcosa, così presi l'arco e la freccia: << Y-Yuki >>
<< N-non voglio morire così >> posizionai la freccia nell'arco e mirai a Sesshomaru: << Inuyasha >> lo chiamai poiché era sulla traiettoria della freccia, quando si spostò scoccai, sfiorando il viso di Sesshomaru: << Cosa pensavi di fare? Di sigillarmi con una freccia? >>
<< N-no. Miravo a questo >> e Kagome mi passò lo zaino: << Un diversivo >> ancora sorrise, cercai tra le varie tasche l'inalatore e finalmente lo trovai e lo presi.
<< Jaken ritiriamoci >>
<< Ma padron Sesshomaru... >>
<< Jaken andiamo >> il fratello di Inuyasha così come era venuto se ne andò; << Come sta Yuki? >> domandò Inuyasha a Kagome: << Ora bene. Fin da piccola ha sempre sofferto di attacchi d'asma. Non la vedevo messa così da anni. Pensavo che fosse guarita e invece mi sbagliavo >> Kagome mi coprii pian piano: << Sai non ho mai visto sorridere così Sesshomaru >>
<< In che senso? >>
<< Sesshomaru è prototipo di tipo freddo, senza cuore, la sua espressione rimane immutata, ma con Yuki, ha sorriso... ben due volte e questo non è un bene >>
<< Stai dicendo che mia sorella si è messa in pericolo con lui? >>
<< Esattamente. Ma finché ci sarò io non le succederà niente, ne a lei e soprattutto a te Kagome >>.

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