Capitolo ventidue

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Anche con un braccio rotto ritornai nell'epoca Sengoku, ignorai i vari richiami della mi famiglia e di mia sorella, sapevo benissimo che era pericoloso, ma i miei amici avevano bisogno del mio aiuto e non solo.
<< Yuki, che ci fai qui? E per giunta nelle tue condizioni >> Sango era molto preoccupata nel vedermi ancora conciata così: << Non possiamo aspettare che mi rimetta, passerebbe troppo tempo. Dobbiamo trovare i frammenti e Naraku >>
<< È inutile farla ragionare. Ci abbiamo già provato noi nella nostra epoca. Niente >> disse Kagome mentre si avvicinò a Sango e a me: << Beh che stiamo aspettando? Possiamo partire no? >> chiese Inuyasha seccato del tempo che stavamo perdendo: << Si andiamo >>fui la prima a muovermi seguita dai miei amici.
La sera arrivò e ci accampammo dentro a un bosco, senza prima averlo controllato e ucciso i demoni che lo abitavano.
<< Questa calma non mi piace. C'è troppo silenzio >> ci confessò il monaco guardandosi ripetutamente in giro: << È la calma prima della tempesta. C'è troppo silenzio. Qualcosa si muove nell'ombra. Lo sento >> dissi guardando al di là del bosco: << Il tuo braccio come sta? >> Inuyasha si era avvicinato a me: << Bene direi. La mano la muovo >> e gli feci vedere che l'aprivo e la chiudevo: << Perché Inuyasha? >>
<< Cosa? >>
<< Perché gliel'hai detto? >>
<<Non sopportavo l'idea di vederti in quel modo. Triste e persa. E così gliel'ho detto. Ora sa anche lui cosa si prova nel vedere qualcuno a cui tieni soffrire. È rimasto con me tutta notte e la mattina non ti dico che ha combinato >>
<< Cos'ha fatto mio fratello nel vostro mondo? Ha ammazzati qualcuno scommetto >>
<< Non ancora, ma ci è andato vicino. Hai presente Akira? >>
<< Si quel ragazzo che ti fa la corte >>
<< Ha cercato di baciarmi e a quel gesto Sesshomaru ha lanciato Tenseiga tra me e Akira >> Inuyasha scoppiò a ridere in modo strano, non l'avevo mai visto così "strano": << Hey che ti prende? >>
<< Che mi prende? Sesshomaru è geloso del tuo amico, se no non si sarebbe mai comportato così. Quanto avrei voluto assistere alla scena. La prossima volta dimmi qualcosa eh Yuki >> lo spintonai in modo scherzoso con il braccio sano: << Stupido. Tu hai parlato con Kagome? Era davvero arrabbiata e delusa dal tuo comportamento >>
<< No. Ci parlerò >>
<< Fallo Inuyasha. Lei non aspetta altro >> ma proprio in quell'istante qualcosa di maligno si stava avvicinando a noi: << Yuki... sveglia gli altri... senti l'odore di Naraku >> corsi a svegliare i miei amici e in un lampo erano già tutti lucidi: << Divina Yuki state indietro. Non potete combattere in quelle condizioni >>
<< Parla per te monaco >> ed estrassi la mia katana con la mano sana: << Yuki >>
<< Zitta Kagome... piuttosto prendi il mio arco e frecce e aiutaci >>
<< M-ma non posso >>
<< Oh si che puoi... sono io quella che non può brandire l'arco in queste condizioni e tu puoi farlo. Sei mia sorella ce la farai >>
<< È qui >> ci avvertì Inuyasha. Il bosco andò in frantumi: << Vi ho trovato >> ci disse il nostro: << Chi sei tu? Dov'è Naraku? >> domandò il monaco mettendosi davanti a mia sorella: << Non so dove sia Naraku. Ma una cosa posso dirvela. Io sono Goshinki e sono la terza emanazione di Naraku >>
<< Quel maledetto si sta prendendo gioco di noi. Preparati a morire stupido e maledetto essere >> Inuyasha lo attaccò, ma il demone si rivelò davvero agilissimo nonostante la sua stazza e schivò tutti i suoi attacchi: << Non vincerai mai contro di me Inuyasha. Io leggo i vostri pensieri >>
<< Allora prova a leggere questo maledetto: cicatrice... del... >> Inuyasha la stava per scagliare contro Goshinki, ma il demone afferrò Tessaiga tra i denti e la distrusse spezzandola in due, scaraventando Inuyasha lontano. Non appettai l'invito del demone e lo attaccai: << Cosa pensi di fare con quel braccio rotto?! >> e con una mossa mi mise subito ko, così come i miei compagni: << S-Siamo spacciati >>
<< Tieni Yuki. I-io non riesco a colpito...ma tu >> Kagome mi passò l'arco e frecce: << K-Kagome non posso >>
<< Y-Yuki... moriremo tutti se non farai qualcosa >> mia sorella aveva ragione. Il mio braccio poteva guarire, ma ci avrebbe messo il triplo. Ma se non impugnavo quell'arco saremmo diventati tutti poltiglia e Naraku avrebbe vinto. Così impugnai l'arco e mi alzai, seguita da mia sorella: << Hey bastardo >> attirai la sua attenzione, con l'aiuto di Kagome tolsi il mio braccio dal reggibraccio e lo buttai lontano, per poi afferrare una freccia: << Divina Yuki fate presto >> urlò il monaco vedendo correre il demone contro di noi. Alzai l'arco e con il braccio che mi faceva male tirai l'elastico, il dolore era insopportabile, stavo sudando freddo: << Bon riuscirai mai a colpirmi con quel braccio >> presi la mira e scoccai la mia freccia divina, andandosi a conficcare dentro alla carne del demone, ma non era abbastanza: << Yuki ancora. Ci siamo quasi >> mi disse Sango anche lei avvicinatosi a me: << Sango mi fa troppo male >>
<< Ti aiuteremo noi. Scioccheremo noi la freccia, tu devi prendere solo la mira >> accennai un si. Con l'aiuto di Kagome che teneva la freccia e Sango che tirava il filo dell'arco: << Possi scoccare Yuki? >> stavo prendendo la mira: << No. Sposto ancora di poco >> dovevo prevedere il demone dove si sarebbe spostato. Ma lui leggeva i miei pensieri a meno che.... così creai la barriera magica e urlai: << Scocca Sango >> lasciai una piccola apertura nella barriera così che la freccia poteva passare, la mia amica lasciò il filo e la freccia stava viaggiando contro il demone, sarebbe andata a conficcarsi nella sua testa se....
Se Inuyasha non si fosse intromesso e scacciò via la freccia.
<< Inuyasha razza di cretino >> il mezzo demone si girò, ma quello non era l'Inuyasha che conoscevamo. Lui... lui era diverso. Come se fosse diventato un demone a tutti gli effetti. Non era più lui, non riconosceva il bene e il male, così che dopo aver ucciso Goshinki a mani nude, si stava per scagliare contro di noi. Ma Kagome lo riuscì a fermare con un "A cuccia" << S-siamo salvi >> dissi accasciandomi a terra e tenendomi il braccio che mi doleva: << Tieni Yuki >> Sango mi aveva passato il reggibraccio: << Ti aiuto a metterlo >>
<< Grazie >>
<< No... grazie a te. Ci hai salvati >>
<< No. È stato Inuyasha a farlo >> e guardai la scena che avevo davanti: Kagome rimproverava il mezzo demone e lui fortunatamente era tornato il solito Inuyasha di sempre.

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