Capitolo ventitré

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Inuyasha aveva portato Tessaiga da Totosai per farla aggiustare e noi attendemmo che la riparasse.
<< Yuki come va il braccio? >> mi domandò mia sorella sedendosi di fianco a me: << Mi fa male... c-credo che abbiamo peggiorato la situazione. Appena Tessaiga è pronta ritorno indietro e me lo farò vedere >> mi guardai il braccio dolente: << Mi dispiace Yuki. È tutta colpa mia. Solamente colpa mia. Se sapessi tirare d'arco come te a quest'ora tu staresti meglio e non in queste condizioni >>
<< Hey... non pensarlo nemmeno per scherzo. Non è colpa tua Kagome. Non lo è di nessuno >>
<< Tua sorella ha ragione Kagome >> disse Sango sedendosi con noi: << Ma spiegami una cosa Yuki... come hai fatto, la prima volta a impugnarlo l'arco? >> continuò Sango: << È stato difficile. Dovevo scegliere tra l'impugnare l'arco nonostante il fortissimo dolore o farvi fare a pezzettini. Non so nemmeno io come ho fatto Sango. So solo che ci sono riuscita, ma l'ho mancato >> a quelle ultime mie parole mi rattristii, non avevo mai mancato un bersaglio in vita mia: << Hey sorellina, non te la prendere... non l'hai mancato perché non ne sei capace, ma perché sei ferita. Vedrai che quando il tuo braccio sarà guarito altro che centri farai >> sorrisi a mia sorella e a Sango. Era bello avere delle amiche con cui parlare e ti danno i loro consigli.
<< Siete qua. Totosai ha finito di riparare Tessaiga >> ci informò il monaco con in braccio il piccolo Shippo.
<< Inuyasha... dove sei? Inuyasha >> tutti ci alzammo e Inuyasha sbucò fuori dalla tana di Totosai: << Chi sei? Che cosa vuoi da Inuyasha? >> chiesi al tizio che lo stava cercando: << Lo voglio uccidere >>
<< State indietro. Me ne occupo io >> Totosai passò a Inuyasha la spada aggiustata: << Eheh te la vedrai con me lurido bastardo >> il mezzo demone sfoderò Tessaiga, ma quando la spada si trasformò quest'ultima gli cadde a terra, era come diventata pesante: << Maledizione... che hai fatto vecchiaccio alla mia Tessaiga >>
<< Beh... aggiungendo la tua zanna, Tessaiga è diventata più pesante... su Inuyasha uccidi Kaijinbo >>
<< Il problema non è lui, ma la sua spada. Emana un grossissimo potere. Mi chiedo chi sarà il mandate di quella spada >>
<< Inuyasha attento!! >> lo avvertii appena in tempo: << Non starci a pensare. Pensa solo a combattere >> gli urlò Kagome. Kaijinbo non era molto abile con la spada, si vedeva che era impacciato, così impacciato che Inuyasha lo sconfisse, nonostante avesse Tessaiga pesantissima.
Mentre Totosai spiegava a Inuyasha della sua spada, mi avvicinai alla spada forgiata da Kaijinbo, era rimasta impiantata sul terreno ed era protetta da un'aura demoniaca pazzesca, tanto pazzesca che: << Divina Yuki state lontano da quella spada >>
<< Allora la senti anche tu Miroku >>
<< Si la sento anch'io. Mi chiedo chi potrebbe aver chiesto a Kaijinbo di forgiare una spada così pericolosa >>
<< Non sei l'unico che se lo chiede. Quella spada è un pericolo per tutti. Dovemmo distruggerla >>
<< E come? >>
<< Non lo so >> dissi alzando le spalle. Ritornammo dagli altri: << Hai capito Inuyasha? Adesso Tessaiga è stata forgiata con una tua zanna, quindi hai perso la protezione di tuo padre, inoltre se perdi la spada in una situazione di vita o di morte, prende il sopravvento il tuo lato demoniaco per istinto di conservazione. Non devi mai perdere Tessaiga >>
<< Ho capito Totosai >> ecco cos'era successo con Goshinki, il lato demoniaco di Inuyasha aveva preso il sopravvento perché era minacciato. Ma con un "a cuccia" di Kagome è ritornato in se. Forse abbiamo ancora una possibilità per fermalo se si dovesse trasformare nuovamente.
<< Ragazzi  sta arrivando qualcuno... è impossibile... non può essere lui >> Inuyasha aveva lo sguardo fisso sull'orizzonte: << Chi sta arrivando Inuyasha? >> chiese il monaco preoccupato: << Sesshomaru >> e non si perché tutti mi fissarono: << I-io stavolta non centro niente >> se stava arrivando Sesshomaru, voleva dire solo una cosa: guai. 
<< Kagome? Aiutami a togliere questa >> dissi indicando la fasciatura: << Sei pazza? Peggiorerai la situazione >>
<< La peggiorerò per il mio braccio, ma almeno voi sarete salvi >>
<< Eeeeeh? Non gli hai detto... >>
<< Lo sa... ma se mi vedesse qui, con questo braccio sarebbe ancor di più irritato... ora sbrigati a togliermelo e a nasconderlo >>
<< Ok >> mia sorella nascose il fascia braccio appena in tempo. Sesshomaru ci squadra tutti, per poi fermarsi su di me "fortuna che l'ho tolto... ma il braccio..comincia a farmi male" strinsi i denti finché il demone non distolse lo sguardo e impugnò
Tokijin: << Bene Inuyasha. Testiamo la mia nuova spada >>
<< Sei tu che hai chiesto quella spada allora? >> domandai tra la preoccupazione e la paura: << Stanne fuori Yuki >> "Starmene fuori? Neanche per sogno" estrassi la mia katana e mi posizionai di fianco a Inuyasha: << Yuki l'hai sentito? Per questa volta ascoltalo >> il mezzo demone abbassò lo sguardo sul mio braccio rotto e notò l'assenza di qualcosa: << Yuki il tuo.... >>
<< A cuccia >> gli urlò appena in tempo Kagome e così, senza aspettare Inuyasha attaccai Sesshomaru: << Yuki smettila. Basta. Finiscila >> se Inuyasha avesse perso la spada e si sarebbe trasformato per noi era la fine e per ora doveva essere un segreto, un segreto del gruppo. Sesshomaru con un colpo mi fece inginocchiare, stavo impugnando la spada solo con il braccio sano: << Dannattissima umana vuoi per caso morire? >> "No. Voglio proteggere Inuyasha da se stesso" così alzai il braccio che mi faceva male e mentre lo feci urlai dal dolore: << Yuki no, così peggiorerai la situazione del tuo braccio >> mi urlò Sango preoccupata per la mia situazione e a quelle parole il demone smise subito di attaccarmi, m'inginocchiai e mi tenni il braccio: << Yuki sei una stupida. Come pensavi di battere Sesshomaru con il braccio rotto? >> mi sgridò il mezzo demone che mi aveva appena raggiunto: << Cosa? >> Sesshomaru aveva sentito: << Inuyasha... ha ancora il braccio in quelle condizioni? >>
<< No è peggiorato dopo lo scontro con Goshinki >> sentivo lo sguardo "assassino" di Sesshomaru su di me: << Spostati >> disse il demone a suo fratello mentre mi prendeva in braccio: << Dove la porti? >>
<< Avrai tua sorella intera >> e dopo quelle parole sparimmo insieme.

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