Capitolo V

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Dear patience
Can we share a drink and let go of the pressure?
Dear patience
'Cause the last time that we talked seems like forever, and ever
Feels like you don't even know me
Just me and the stars can get lonely
Hey, can you show your face?
Can you see that I'm anxious?
Can you hear what I'm saying, saying?
Hey, 'cause I fall too fast
And I go down blazing
Can you hear what I'm saying?

Niall trascrisse tutto su un quadernino e poi lo mise sotto al cuscino.

"Buongiorno raggio di sole" esclamò Liam
"Buongiorno a te, anima della festa.. come ti senti?"
"Un po' stordito ma sto bene"
"Bene, vuoi un po' di caffè?"
"Sì, grazie"

Bevvero le loro tazzine di caffè sul porticato fin quando non videro arrivare Louis con fare parecchio nervoso.

"Niall! Amico! Buongiorno, vorrei chiederti una c-" ma poi si rese conto della presenza di Liam "oh, tranquillo, non fa niente, era una sciocchezza." e iniziò a toccarsi il collo quasi a voler stracciare via la pelle.

"Non essere sciocco, dimmi! Vuoi un po' di caffè? L'ho fatto poco fa"
"No, ti ringrazio, non preoccuparti verrò più tardi!" rivolse un cenno di saluto a Liam che ricambiò confuso e sparì.

"La mia opinione non cambia, quel ragazzo ha qualcosa che non va."
"Non so che dirti, ha un non so che di familiare..." e rimase con lo sguardo perso nel vuoto.

"Stai tranquillo, tra un po' me ne vado" disse Liam.
"Tu puoi stare quanto vuoi amico!" esclamò Niall.
"Ti ringrazio, ma ho notato che hai delle faccende da sbrigare" disse alludendo al Louis nervoso che si era presentato prima.
"Non hai torto, ma resta pure quanto vuoi, cosa dovrà dirmi di così importante?"

Quella domanda gli si ritorse contro quando una volta presentatosi alle porte della casa di Louis, fu accolto da quest'ultimo con la copia del libro di suo nonno in mano. Niall lo guardò con un'espressione confusa.

"Cosa puoi dirmi di questo?" gli chiese Louis in cerca di risposte.
"Io- beh è il best-seller di Nick Carraway, cosa dovrei dirti?" rispose Niall, preso da un attacco d'ansia.
"Nono, lo sappiamo entrambi che non è solo questo, confessa, hai a che fare con Nick?"
"Era.. era mio nonno. Sì, l'autore di questo libro era mio nonno." ammise con una nota di malinconia.
"Entra." gli ordinò Louis.

Tornò dieci minuti più tardi con due tazze di the fumante, una la porse a Niall.

"Perciò.. Nick Carraway era tuo nonno.. "
"Beh, si.. ma cosa c'è di strano in questo?"

"Vedi amico, io sono il nipote di Jay Gatsby."

Niall sgranò gli occhi, credeva che quell'uomo fosse solo un'estensione della fantasia di suo nonno. Tutte quelle storie raccontate, fin nei minimi particolari. Quelle storie così assurde da sembrare inverosimili, era tutto vero. No, non era minimamente possibile.

"Ma come può essere? Ho letto il libro e sentito i racconti di mio nonno fino all'estremo, come può avere un nipote se non ha mai neanche accennato ad una relazione?!" esclamò pensoso Niall.

"Invece sì, caro mio. È la trama portante di tutta la storia." disse senza aggiungere altro, bastava questo per capire.

"Daisy? Daisy rimase incinta?" chiese sconcertato.
"Affermativo! E-" fece per bloccare il ragazzo che aveva già la domanda pronta "sì, Gatsby lo sapeva. Ma come ben sai fu ucciso da George Wilson, perché lo credeva essere l'amante di sua moglie Myrtle."
"Che invece era-" provò a dire Niall.
"Tom Buchanan!" esclamarono insieme guardandosi negli occhi.

"Sì, corretto. Quello che la storia non racconta è che Tom scoprì di questa gravidanza, e anche per questo rivolse a Jay Gatsby ogni tipo di accusa che lo rendesse colpevole di essere l'amante misterioso. Ma non fu solo Daisy a generare un figlio illegittimo." spiegò il proprietario di casa.

"Ora sono ancora più confuso."
"A breve ti sarà tutto più chiaro, vieni con me." gli prese la mano e lo condusse sul molo.

"Che facciamo qui? Che risposte dovrebbe darmi un molo?" chiese impaziente.
"Attendi..."

Rimasero così per dieci minuti e Niall stava davvero iniziando a perdere la pazienza. Nel frattempo il sole calava e lasciava dietro di se sempre meno luce, fino a quando.

"Ecco, guarda lì." indicò l'altra parte del lago, una luce verde che si accese nel momento esatto in cui iniziò a fare buio.
"Cosa dovrei guardare esattamente?"
"Quella luce, lì sai chi viveva?" chiese speranzoso.
"Daisy.. ma ora so che quella villa appartiene ad un ragazzo inglese" e mentre pronunciava quella frase si rese conto che la risposta stava per arrivare.

"Esatto. Lui è il nipote del figlio partorito illegalmente da Myrtle, il padre era Tom Buchanan, non George Wilson." rimase a bocca aperta.
"Io non ci sto capendo nulla, un paio d'ore fa credevo fosse tutta una storia inventata da mio nonno e ora mi stai dicendo che.. no non è possibile, è una situazione troppo complicata. E poi perché dovrei sapere tutto ciò?" chiese ancora, non prendendo aria tra una frase e l'altra.

"Caro mio, torniamo dentro. Metto su un altro po' di the, e finirò di raccontarti."
"Oh no, servirà qualcosa di un po' più forte del the."

Tornarono nell'abitazione, sedendosi sul grosso divano. Louis porse il bicchiere colmo di scotch al suo amico e poi gli mostrò una foto.

"Lo riconosci?"
"È mio nonno! E lui era un suo fidato amico, ma non so altro." era la foto che aveva anche lui sul comodino della baita.

"Lui è Jay Gatsby, mio nonno. Erano grandi amici, ma immagino che ciò avrai potuto intuirlo mentre ti raccontavo la storia." Niall annuì solamente.
"Sai, devo molto a tuo nonno Niall. Inizialmente puntavano tutti il dito contro questo 'Jay Gatsby', dichiarandolo un bugiardo, un meschino, e ogni cosa negativa che potesse dirsi sul suo conto. Il fatto che lui scrisse questa storia fu un sollievo per la mia famiglia, o per meglio dire.. per mia madre. Sono cresciuto solo con lei, e non avevamo nessun altro." prese un grande respiro "Daisy diede alla luce mia madre, una splendida bambina dai capelli dorati, era la sua fotocopia. L'avessi vista.. era da togliere il fiato. Ma mia madre è venuta a mancare poco tempo fa, lasciandomi solo questo libro, questa foto e dicendomi di venire qui."

"Mi dispiace molto amico, dev'essere stata dura. Non posso minimamente immaginare." provò a dire Niall.
"Non preoccuparti, è tutto okay, sono cresciuto solo con lei, mio padre non c'è mai stato. Però nel mio passato c'è stato qualcun altro di altrettanto importante."

Niall corrugò la fronte.. questa storia si infittiva sempre di più.

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