Capitolo XIV

9 2 0
                                    

"Ma è enorme! Davvero è tutto tuo?" chiese Niall spalancando la bocca.
"Oh si, spesso organizzo partite di beneficenza e lo presto a diversi eventi. Così non resta inutilizzato"

Harry aveva letteralmente un appezzamento di terra. Una distesa di verde gigantesca.

"È il campo da golf più bello in cui io abbia mai giocato, davvero"
"Ed e anche il più bello in cui perderai"
"Lo vedremo, amico"

"Siamo a 10 buche! Tu quante ne hai infilate caro Harry?" rise Niall
"Otto.. è stata la fortuna del principiante!"
"Seh, principiante un corno. Gioco da sempre"
"Beh, comunque non è ancora detta l'ultima parola, ci sono ancora un po' di chilometri da fare!"

"Così.. tu scrivi musica?" chiese Harry tra una buca e l'altra, appoggiandosi alla macchinina da golf.
"Sì, insomma, ci provo"
"Potresti farmi sentire qualcosa, ho delle conoscenze, se è buon materiale potrei aiutarti"
"Ti ringrazio, ma non credo sia il caso, sono piuttosto acerbo"
"Quelli del sud dicono.. non si nasce imparati! E nonostante la forma utilizzata, credo abbiano ragione. Dobbiamo tutti iniziare da qualche parte"
"Suppongo di sì, ma non so" disse dubbioso Niall
"Quando sarai pronto ti ascolterò, fino ad allora.. L'ULTIMA BUCA È MIA"
"Nei tuoi sogni!!"

"Bene, siamo pari, chi la manda giù vince!" disse Harry concentrato
"E se la mandiamo giù entrambi?"
"Continuiamo all'infinito" disse serissimo Harry
"Ok, dammi la mazza" Niall l'afferrò e osservò la buca, focalizzò sul punto d'arrivo e "È FATTA!"
"Non esultare, io non ho ancora finito" ma la mancò
"Cosa ho vinto?" chiese Niall con un sorriso enorme, facendo occhi dolci
"Vaffanculo" scherzò Harry fingendosi arrabbiato.

Erano seduti sul golf-cart con delle birre, raccontandosi aneddoti divertenti sulle loro vite.

"Perciò fammi capire bene, tu sei venuto qui per allontanarti dalla città dopo che la tua ragazza ti ha lasciato?"
"Non la metterei proprio così, sono due cose separate" si difese Niall
"Quindi questa rottura non ha avuto alcun impatto su di te?"
"Ci sono stato male, questo è sicuro, ma d'amore non si muore" disse, pentendosene amaramente subito dopo.

"Non so se sono d'accordo" disse con occhi tristi.

"Probabilmente dico così perché non ho mai amato qualcuno in tutta la mia vita. Solo storielle di poco conto" provò Niall
"Non ti sei mai innamorato?" chiese Harry sorpreso
"No, non ho mai trovato qualcuno per cui valesse perdersi. E tu? Sei mai stato innamorato?"
"Sì.. tanto tempo fa" Harry sembrava sul punto di crollare.
"E com'è? Essere innamorati, intendo" chiese con la stessa curiosità di un bambino.

"È semplicemente magnifico, ma allo stesso tempo ti uccide."
"Perché dici questo?"
"Perché l'amore non è facile, Niall" poi lo guardò negli occhi "vedi, l'amore è bello, ti fa sentire vivo. Ti fa sentire meno solo. Ma è anche contorto e malsano. È fatto di scelte che in altri contesti non faresti mai, l'amore è la croce che porto."

"Cavolo, devi aver amato davvero tanto" disse solamente ed Harry annuì, sorseggiando la sua birra.

"Perché scrivi musica?" chiese all'improvviso
"Non lo so, forse perché mi piace, è come se ne avessi bisogno"
"Dicono che si scrivano canzoni quando si ama, ma è inesatto. Chi ama scrive poesie, che talvolta possono diventare canzoni"
"Tu hai scritto qualche poesia?" chiese Niall curioso
"Oh si, molte, davvero molte" sorrise
"Mi piacerebbe leggerne qualcuna!"
"E a me piacerebbe sentire una tua canzone!"
"Allora vorrà dire che ce le scambieremo"
"Ci sto! Qua la mano da uomo."

Quella giornata con Harry lo illuminò, era una persona meravigliosa. Si vedeva che nella vita avesse sofferto, ma lo faceva notare con così tanta eleganza.

Era fuori dall'ordinario, un po' come Louis. Sembravano due uomini d'altri tempi. Questa cosa gli piaceva molto, lo faceva sentire come se fosse nel continuo della storia di suo nonno.

Harry sembrava una fresca giornata primaverile.

Tornò alla baita stranamente felice di quella giornata, e pieno di voglia di strimpellare.

"It's your world I wanna live in
It's your ocean I wanna swim in
It's your show and I'm just watching
Losing you is not an option"

Non pensava a nessun in particolare ma le parole uscivano da sé.

Lui scriveva, scriveva sempre. Potevano considerarsi buone canzoni oppure no, non gliene importava, stava solo mettendo su carta ciò che gli passava per la testa.

"If youleave me like a message in a bottle
And you don't come back tomorrow
At least you came tonight
It's easy to pretend that I'm not caught up
But when you get hot and bothered
I can't give up the fight"

Non le completava, sapeva che forzare l'ispirazione non serviva a nulla. E quindi le lasciava così a prendere polvere sul comodino, mentre i fogli si moltiplicavano con diverse strofe scritte sopra.

Green Light Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora