Capitolo XII

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Niall si svegliò parecchio stordito. E mentre cercò di alzarsi dal letto, notò di avere un peso addosso.

Su di lui dormiva, solo ricoperta dalle bianche lenzuola, la ragazza della notte precedente.

Cercò di sollevarla senza svegliarla e andò in cucina a prendere un po' di caffè.

"Buon giorno Casanova!" cantilenò Liam "alla fine temevamo non smetteste mai, sai" Niall arrossì

"Ho ricordi vaghi, ma posso immaginare cosa sia successo"
"Già, e noi invece purtroppo ne siamo fermamente consapevoli!" disse Zayn
"Tu non puoi parlare, ogni due per tre c'è la tua ragazza a casa nostra!" lo sgridò Liam
"Ah perché tu con la tua ragazza, Maya, no eh?"
"Io e Maya non stiamo insieme, lo sai benissimo." Strinse i pugni.

"Prima o poi dovrete definire amico, lo sai, e spero che quando arriverà quel giorno io non mi trovi in casa." Niall bevve il suo caffè tutto d'un sorso.
"Due cretini, davvero, e poi non dobbiamo definire nulla! Tra di noi non c'è niente e basta!"

"Oggi che programmi avete ragazzi? Io vi devo abbandonare, ho un servizio da sbrigare" disse Niall vago
"Un servizio? Un altro?" disse Zayn ridendo, alludendo alla ragazza nella sua camera
"No cazzo! Un servizio per davvero. Trovatevi qualcosa da fare, mi dispiace non poter passare la giornata con voi"
"Ragazzi, credo che qualcuno stia bussando alla porta" disse Liam aspettando che qualcuno si alzasse.
"No ma tranquilli, non scomodatevi, vado io" disse Niall sarcastico.

Si ritrovò davanti una ragazza.

Niall la osservò per qualche secondo confuso, fu lei la prima a parlare "Ciao, ti chiedo scusa.. credo che la mia amica sia qui. Sono Catherine, del party di ieri sera-"
"Oh si, certo, scusami" era davvero bellissima, pensò "sì, la tua amica-"
"Gwen" lo accompagnò lei
"Esatto, Gwen, è qui. Sta bene, suppongo stia ancora dormendo, vuoi entrare?"
"Ti ringrazio ma no, l'aspetterò qui fuori"

"Molto probabilmente dovrò svegliarla, non credo che sarà qualcosa di tanto veloce, entra dentro, non ti mangio mica"
"Va bene, grazie Niall"
"Ricordi il mio nome.."
"Sai, io non ho bevuto come voi, sembravate tre spugne!" Niall rise "hai ragione, ti chiedo scusa anche per questo"
"Ragazzi lei è-"
"Catherine! Ciao!" la salutò Liam mentre spalmava del burro sul suo toast bruciacchiato
"Buongiorno spugna due!"

In quel momento uscì Gwen dalla stanza con una maglietta di Niall addosso. Niall sembrò quasi vergognarsi. La guardò meglio e non sembrava per niente il suo tipo, ricordò la sera precedente, era così promiscua. Come era potuto succedere?

Ah si, l'alcool e un lungo periodo di solitudine. Il che non è molto carino da pensare ma se i fatti stavano così..

"Buongio- whoa!" probabilmente non si aspettava tutte quelle persone.
"Oh, io vado in bagno!" Zayn scappò.
"Sì, io vado a buttare la spazzatura" anche Liam approfittò per sparire.
"Io-ehm, cazzo vi lascio soli!" esclamò Catherine, uscendo dalla porta sbattendo contro il petto di Liam "ahi, scusami"
"Scusami tu! Tutto bene?"

Nel frattempo dentro Niall era preso dal panico, perché l'avevano lasciato solo con quella ragazza?

"Dormito bene?" si limitò a dire
"Una meraviglia, grazie.." poi lei, intraprendente com'era disse "stai tranquillo, è tutto okay, non devi sentirti in obbligo di nulla. È stata una sola notte e se devo esser sincera non ricordo nulla." Niall ne fu sollevato.
"Ti capita spesso?"
"Mi stai dando della poco di buono?" disse a braccia conserte lei
"No, cazzo, sono un idiota. Chiedevo perché sei stata molto chiara, tutto qui"
"Oh, credo dipenda dal fatto che i ragazzi non vogliano mai nulla di più, non trovi?" Niall alzò le spalle, ma trovava che avesse perfettamente ragione. Se fosse stato sobrio non avrebbe mai pensato di avvicinarsi, era una bella ragazza, ma non era il suo tipo. Si sentì un mostro a pensare una cosa del genere, ma era più forte di lui. Subito era stata disponibile per lui, e provò disgusto anche per se stesso, non era mai stato così sbrigativo in tutta la sua vita.

Anche per questo motivo i suoi amici lo prendevano in giro parecchio.

Non capiva per quale motivo fosse criticabile una ragazza facile e un ragazzo invece poteva vantarsene? E perciò parlò con coraggio.

"Probabilmente hai ragione, io non faccio mai così, posso assicurartelo. Sarà meglio lasciarsi questa storia alle spalle, non credi?"

"Direi proprio di sì, vado a cambiarmi e sparisco."

Dopo qualche minuto Gwen uscì dal bagno con i vestiti della sera precedente.

"È stato un piacere conoscerti Gwen, ciao Catherine!" salutò entrambe e chiuse la porta.

"Indovinate chi ha ricevuto il numero di CATHERINE?" urlò Liam felice.
"Ma non mi dire!"

Quel pomeriggio sarebbe dovuto andare da Harry, il solo pensiero gli metteva i brividi. Si era buttato ad occhi chiusi in questa cosa per Louis, che non conosceva neanche così bene.

"Ciao Niall! Benvenuto! Entra" lo accolse in maniera molto gentile. Aveva una casa gigantesca, tutta arredata in bianco.

"Che splendida casa"
"Grazie, sei gentile"

"Come lo prendi il the?"
"Con una zolletta di zucchero e un po' li latte, rigorosamente come gli inglesi!" disse Niall fiero.

"Non sei inglese?"
"No, la mia famiglia ha origini irlandesi"
"Interessante, davvero."
"Lo è?" chiese confuso
"Lo è se tu lo rendi tale"

"Oh, beh.. comunque qui è una tale pace! Adoro vivere in questo posto"
"Sabato sera permettendo" rise Harry
"Hai ragione, per fortuna è un solo giorno alla settimana! Però è stata davvero un bel party"
"Sono d'accordo, ma preferisco di più i posti tranquilli, quelli in cui si può parlare"
"Credo che nella vita serva un equilibrio, credo che debba esserci del rumore di tanto in tanto, non si può vivere di silenzi"
"Irlandese e anche saggio! Che bell'acquisto che ho fatto"
"Suppongo di sì" arrossì, sentì di essere finito nella cella di un matto.

"Lavori, Niall?" chiese curioso, mentre sorseggiava il suo the ai frutti di bosco.
"No, cioè sì. In realtà non lo so, ho un lavoro in città ma suppongo di averlo abbandonato. Almeno ora per l'estate sto cercando di concentrarmi su me stesso, tu cosa fai?"
"Curo la villa, sono quello che alla gente piace chiamare volgarmente 'un ricco ereditiere', ma coltivo diversi hobby"
"Davvero? Ad esempio?"
"Mi piace molto dipingere, non sono bravo per niente ma mi trasmette positività. Mi piace la musica, mi piace tutto quello che si può guardare e apprezzare. Sono anche un discreto giocatore di golf!"
"Adoro il golf!"
"Allora ti sfido, che ne dici?"
"Io-"
"Se ti tiri indietro sei un codardo" sorrise Harry.
"Accetto, ti distruggerò"
"Lo vedremo, in palio cosa mettiamo?"
"Ci penseremo poi"

Il pomeriggio fu piacevole, tutto sommato.

"Bene, allora ci vediamo mercoledì!"
"Sarà un piacere batterti, Harry!"

Tornando alla baita aveva in mente il motivetto per quelle poche parole che cantò sotto la doccia pochi giorni prima.

"Barefoot and a bottle of wine
You can stay with me tonight
You don't have to change when I'm around ya
So go ahead and say what's on your mind, on your mind"

In casa non c'era nessuno, i ragazzi dovevano essere usciti. Prese la chitarra e si sedette come al solito sul porticato.

"When you're with me, no judgement
You can get that from anyone else
You don't have to prove nothin'
You can just be yourself
When you're with me, no judgement
We can get that from everyone else
And we don't have to prove nothin'
When you're with me, no judgement"

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