Capitolo XI

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"Caspita.." disse Niall.
"È stata un po' lunga, mi dispiace, ma è tutto."
"Ti aiuterò, te lo prometto. Devo solo cercare di conoscerlo"
"Forse la festa è un buon modo per farlo" lo incentivò Louis.
"Forse sì"

Scese al piano di sotto, ma di Harry non c'era traccia. Si girò intorno in maniera maniacale, voleva davvero aiutare Louis, sembrava averne passate così tante. Sembrava uscito da un romanzo del primo novecento, invece era un suo coetaneo, sembrava così assurdo.

Passò per il bar per prendere una birra e realizzò che in quel trambusto di gente ubriaca non avrebbe concluso nulla, forse il posto migliore per riflettere era il molo.

Quando arrivò si accorse che il posto era già occupato: un'alta figura con una chioma riccia sostava davanti al lago, fissando quella luce verde.

Per quanto ne sapeva, sarebbe potuto essere Harry. Quindi prese coraggio e andò verso di lui. Non era un tipo intraprendente. Bevve un lungo sorso di birra prima di parlare.

"Sai, non ho mai capito cosa fosse quella luce"
Il ragazzo si girò, fissandolo con i suoi occhi verdi smeraldo "è un lampione, il lampione del mio giardino."

"Oh, grazie della delucidazione" si sentì intimorito da quel ragazzo così imponente "io sono Niall Horan, piacere" gli porse la mano pregando di non tremare.
"Harry Styles" ricambiò la stretta, solidissima "la bevi tutta quella?" chiese indicando la birra
"Io- ehm, credo di no"
"Ti fa schifo se mi attacco?"
"No, è tutta tua amico"
"Grazie."

"Perché sei qui fuori? Non ti stavi divertendo?" provò a chiedere sperando di non sembrare troppo invadente.
"Sì, certo, ma ero circondato da gente falsa, nessuno che valesse il mio tempo e la mia attenzione"

"Capisco che intendi.. quindi tu vivi lì? Io abito proprio qui vicino, abito in quella baita" indicò
"Nella casa di Nick Carraway? Siete parenti?" "Si.. era mio nonno"
"Oh non ne ero a conoscenza, condoglianze, mi dispiace tanto."
"Ti ringrazio, è tutto ok." poi prese ancor più coraggio "io sono nuovo di qui, sono venuto per l'estate, sai per schiarirmi le idee, non conosco molte persone. Potremmo bere qualcosa insieme se ti va"
"Vieni da me domani per un the." disse sbrigativo.
"Veramente io pensavo qualcosa di un po' più.. oh ok. Porterò dei pasticcini, immagino." Harry rise "sei simpatico, non so se lo fai apposta, ma sei davvero simpatico"
"Grazie, credo" disse guardando di fronte a lui, poi si girò verso di Harry per continuare la conversazione ma non trovò nessuno. Harry era andato via.

"Niall! Ma dov'eri!" Liam gli andò incontro.
"Scusa amico, mi sono lasciato trasportare dall'alcool, Zayn dov'è?"
"Credo che stia facendo pipì in un cespuglio"
"Ma come in un cespuglio?! Siete disgustosi"
"Che sarà mai, oh guarda quelle due! Che dici, ci buttiamo?"
"E buttiamoci"

Con due birre alla mano si avvicinarono a due ragazze "Ciao! Come va ragazze?" chiese Liam in modo troppo esuberante.
"Io bene, e tu? Tu stai bene?" disse la ragazza in modo puntiglioso, la ragazza affianco le diede una gomitata, come a dire 'non esagerare'
"Sì, sta bene, è solo accelerato per via dell'alcool, ma di solito è innocuo" rispose Niall cercando di sembrare disinvolto, ma volendo allo stesso tempo sistemare la situazione.

"Sì, anche lei non dovrebbe mordere, lo assicuro" disse l'amica "io sono Catherine, e la belva affianco a me è Gwen"
"Che bei nomi, io sono Liam, lui invece è Niall, piacere di conoscervi."

Mezz'ora dopo erano al bancone a bere.
"Lì, Zayn mi ha scritto un messaggio, sta tornando a casa"
"Quel ragazzo è di una noia pazzesca! Barista, per noi 4 shots di assenzio!"
"Assenzio? Aggiungi quattro blowjob! Cazzo ci dobbiamo divertire!" Esclamò Gwen. A quell'affermazione Liam iniziò a sudare freddo.

"Al mio tre mandiamo giù l'assenzio e poi l'altro shot, chi si sporca paga il prossimo giro!" urlò Gwen
"Tre, due, uno!"

Velocemente bevvero il liquido verde, sentendo la gola andare in fiamme e prontamene presero l'altro bicchierino, tenendo le mani dietro la schiena e calando la testa per acchiapparlo solo con la bocca.

Gwen fu la prima a terminare, seguita da Liam. Niall non ci stava più con la testa, gli colava la panna su tutto il mento "ops, mi sa che ho perso" disse fissando Gwen.
"Mi sa di sì" sussurrò lei al suo orecchio
"Forse potresti darmi una mano" disse Niall, provocatorio. Il che non era da lui, solitamente era di quanto più vicino ci fosse a un angelo, ma diamine! Era ad una festa e aveva bevuto di tutto!
"Tu paga il giro, poi a te ci penso io" disse Gwen avvicinandosi al suo mento, sporcandosi le labbra di panna, per poi leccarla via davanti ai suoi occhi.

"8 SHOTS PERFAVORE! 8 shots di sambuca!" ordinò al povero barista che ormai non ne poteva più, poteva giurare di averlo visto sputare in un bicchierino, ma non gli diede peso.

L'alcool l'aveva reso bollente, sentiva il sangue pulsare ovunque, in quel momento niente era importante. Si sentiva vicino a Dio, onnipotente, poteva fare qualsiasi cosa. Pensava a questo mentre si destreggiava con la ragazza sulla piattaforma.

Lei gli sussurrò qualcosa all'orecchio e sbiancò. Si rivolse poi a Liam "Amico, devo andare"
"Cosa?! Perché? Che ti ha detto?"
"Qualcosa che non riesco proprio a ripetere" disse con espressione fiera "non combinare guai, ci vediamo a casa."

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