Capitolo XXI

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Harry stava tremando. Aveva passato tutto il pomeriggio pensando a un modo per poter riavvicinarsi a Louis. Non pretendeva di ritornare nella sua vita, sarebbe stato folle da parte sua. Però sperava di potersi ritagliare un piccolo spazio nei suoi pensieri, almeno per dieci minuti. Il tempo necessario per fargli leggere un'altra delle sue poesie.

Non aveva idea di cosa stesse facendo, si lasciò trasportare dal cuore.

Portò fuori casa di Louis un giradischi e una rosa rossa. E ovviamente anche la sua poesia. Non voleva essere lui a dovergliela leggere, perciò la adagiò sul pavimento, poggiandogli la rosa sopra. Dal giradischi fece partire uno di quei vinili economici e anonimi che comprarono da ragazzi. Bussò al cancello e poi si nascose.

Louis non era uno dalla grande pazienza, perciò quando vide che nessuno rispose alla domanda 'chi è?' uscì fuori arrabbiato, sperando di catturare il cretino che gli avesse giocato quel brutto scherzo.

Ma quando uscì trovò solo una pagina un po' ingiallita, una rosa e un giradischi. Al suono di quella musica riaffiorarono milioni di ricordi. Improvvisamente si vide catapultato a dieci anni prima, quando ballavano per il negozio di dischi senza curarsi delle persone che li guardavano, quasi gli venne voglia di ballare come al tempo. Si chinò per cogliere il fiore e il foglio.

"Dolce creatura
Abbiamo parlato ancora di dove stiamo sbagliando
Ma siamo ancora giovani
Non sappiamo dove stiamo andando
Ma sappiamo da dove apparteniamo
E oh, abbiamo iniziato
Due cuori in una casa
È difficile quando litighiamo
Siamo entrambi testardi
Lo so, ma oh
Dolce creatura, dolce creatura
Ovunque io vada, tu mi porti a casa
Dolce creatura, dolce creatura
Quando corro fuori strada, mi riporti a casa"

Louis alzò lo sguardo dal foglio e si trovò Harry di faccia.

"Io so che ciò che è successo non potrò mai sistemarlo, ma mi piace pensare che nella tua vita possa esserci ancora un po' di spazio per me. E so che ci siamo rincontrati solo adesso, ma non voglio perdere altro tempo senza di te. Sono stato uno stupido, ti prego perdonami Louis Tomlinson" implorò Harry.
Di tutta risposta Louis gli sorrise in maniera sincera e si chiuse in casa, lasciando Harry gravemente perplesso.

Non seppe come prendere quel comportamento, ma era sicuro di una cosa. Non era finita qui. Perciò felice come non mai andò da Niall, che lo stava aspettando con la chitarra sulle gambe solo per dargli un enorme bacio in fronte.

"Io ti devo tutto!"
"Che è successo?"
"Niente!" rispose Harry esaltato, mentre andò via.

L'amore rendeva stupidi.

Ma anche Niall voleva sentirsi così stupido. Per non cadere in uno stato di profonda tristezza chiamò Liam.

Gli chiese se potevano vedersi, ma Liam non poteva muoversi. Così Niall tornò di nuovo in città.

Non voleva restare solo, gli andava bene qualsiasi tipo di compagnia in quel momento, perciò non digrignò i denti quando vide che c'era anche Catherine, che ormai era diventata una costante della vita di Liam.

"Ragazzi" salutò Niall

Quando fu dentro si sentì meglio. Giocarono a carte e fumarono un po'. Misero su dei pezzi Jazz fenomenali. In quel momento Niall, preso dall'effetto del fumo si allontanò dal tavolo per avvicinarsi alla finestra. Giurò di aver visto la sua immagine giù in strada e contemporaneamente di aver visto se stesso dietro la finestra. Come se una parte di lui riuscisse a vedersi dall'esterno, così come lo vedevano gli altri. E se davvero fosse stato così si vergognava, la sua immagine lo ripugnava. Si sentiva patetico.

Zayn prese subito sonno, Liam invece era impegno a giocare con la PlayStation con Catherine vicino. Ma quando vide Niall immobile ad osservare fuori sentì di dovergli fare compagnia. E qualsiasi cosa lui stesse guardando l'avrebbero guardata insieme, in silenzio.

"Io mi vedo tra la folla in strada" disse Niall all'improvviso "E da lì riesco a vedermi dietro questa finestra, non è buffo?"
"Definisci buffo" disse Catherine
"È come se avessi più concezioni di me. È come se mi vedessi dall'esterno da diverse prospettive"
"E ti piace quello che vedi, Niall?"
"Io.. non lo so, non so se quello che vedo è ciò che sono realmente"
"Un po' come chi ti guarda da fuori e non ti conosce, non apparirai mai come sei realmente"
"Giusto" disse Niall
"E tu.. cosa pensi di me?" chiese Catherine titubante
"Io-" arrossì violentemente "io penso che tu sia davvero una bella persona" Catherine lo guardò un po' confusa, ma sorrise "e hai un meraviglioso sorriso" ammise
"Anche tu sei una bella persona, Niall" lo guardò "Sono felice di aver conosciuto Liam, e tutti voi ragazzi" a quell'affermazione Niall si oscurò
"Come va? Con Liam, dico" chiese senza un apparente motivo
"Molto bene, è dolce, gentile e mi rispetta. Sai, per me è molto importante. Il fatto che lui non mi pressi su nulla è una gran cosa"
"Immagino di sì, Liam è un signore"
"E tu? I ragazzi mi hanno detto che da poco stai superando una rottura"
"Da poco, non proprio. Sarà poco più di un mese. Ma non stavamo insieme da tanto e ad essere sincero non l'amavo. L'amore è un'altra cosa" disse ricordando i suoi discorsi con Harry
"Spiegamelo"
"Cosa?"
"Che cos'è l'amore" disse Catherine sorridendo ancora, cazzo, che sorriso.

"L'amore è qualcosa di cui puoi fare a meno" iniziò Niall, ricevendo uno sguardo confuso "Ma decidi di non volerne fare a meno. L'amore ti riempie, ti fa sognare. È quella cosa che provi quando nel bel mezzo di una serata, tra alcool e casino, ti giri, e ovunque guardi vedi solo lei. Penso che l'amore sia qualcosa di non necessario. Penso che l'amore ti distrugga. Ti fa sperare di essere qualcosa di più per lei. Ti fa credere di essere invincibile quando ricevi da lei quel solo sguardo, niente ti troppo complicato, basta un solo sguardo. Il suo sorriso potrebbe farti da scudo nelle battaglie più dure. Penso questo dell'amore" terminò lui

Catherine lo guardò con occhi commossi "Non l'avrai provato con lei, ma di sicuro sei stato innamorato. Come potresti dire tutte queste cose? È assolutamente bellissimo, Niall"

E lui di rimando accennò un sorriso.

Liam si alzò dal divano e si unì a loro "Di che state parlando ragazzi?"
Niall fece spallucce "Di niente che esista davvero."

Gli altri due lo guardarono con espressione interrogativa.

Ma Niall aveva ragione, esisteva davvero l'amore?

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