"A chi ti riferisci?" chiese Niall, ormai troppo incuriosito.
"Questa è un'altra storia. Prometto che te la racconterò presto, caro mio." disse solennemente "Però prima, hai qualche domanda? Dev'essere stato sconvolgente per te sapere tutte queste cose in una volta.""Non saprei nemmeno da dove iniziare. Come facevi a sapere chi fossi?" chiese solamente
"Beh, tuo nonno non era l'unico a scrivere sai. Ho diverse pagine di diario piene dei racconti di Gatsby, in molte di queste parlava della sua amicizia con Nick. Sapevo abitasse vicino a lui, e quando ho visto che la baita era ancora abitata ho cercato di non illudermi pensando fossi tu, ma era innegabile. Sei identico a lui, leggendo le sue pagine mi sembra quasi di immaginare quel suo amico un po' timido e timoroso, primo ad ogni esperienza. Tu con quel tuo sguardo e quel tuo modo di porti me l'hai ricordato tantissimo. Inoltre tuo nonno venne a farmi visita una volta.""Mio nonno? Cosa?" chiese sconvolto.
"Era davvero una persona meravigliosa, è stato grazie a lui se ho scoperto le mie origini sai.. mia mamma non ne parlava mai. Non le faceva bene. Era stata cresciuta in un orfanotrofio, fu data via appena nata, per non coprire di vergogna il nome dei Buchanan, e il suo posto fu preso dal figlio di Tom e Myrtle, preso in affidamento dopo la morte di lei, aveva più ragioni di lei per abitare in quella casa. Prima tra tutte: era un maschio. E tu sai come funzionavano certe questioni anni fa. Dopo parecchio tempo Nick si fece vivo e raccontò tutto, poiché era il cugino di mia nonna, Daisy. Era lui a inviare a mia madre assegni di tanto in tanto, per permetterle di andare avanti. Era un angelo.""Quindi.. è come se noi fossimo imparentati?" chiese Niall.
"Uhm.. potremmo dire così, siamo due cugini molto alla lontana" rise Louis.
"Non ne sapevo davvero nulla..""E come potevi, dopo che fu pubblicato 'The Great Gatsby' non ci volle molto prima che le varie dicerie su mio nonno cessassero, poiché quel libro rendeva tutto meno reale, e presto la sua vita era solo una storia di narrazione."
"E come sei arrivato qui? Se non avevate idea del vostro passato come puoi avere tutto questo?" chiese ancora, le domande da fare si moltiplicavano ogni secondo che passava.
"Sempre tuo nonno. Custodiva lui le chiavi di questa casa, e se ne occupava in continuazione. Grazie a lui non è caduta in rovina."
"Che storia.. è incredibile.""Vero, eh? Prima vivevo nella miseria, riscattare tutto questo è stato un dono del cielo. Ho pensato poi di investirli, comprare qualche azione ed eccomi qui, non ho alcuna preoccupazione." esclamò fiero.
"Ben fatto, davvero. Vorrei sapere anch'io cosa dover fare della mia vita.""Che intendi?"
"Il mio lavoro non mi entusiasma, vorrei diventare qualcuno, con un albero genealogico come il mio è un fallimento essere così." disse triste.
"Nella vita ci vuole pazienza, caro mio." e non aggiunse altro, se non una pacca sulla spalla. Rimase senza parole.Tornò a casa poco tempo dopo, totalmente confuso. Si buttò sul letto e osservò la foto sul suo comodino. Ora capiva. Quegli occhi li aveva già visti da qualche parte, occhi azzurri come pochi, perciò gli era così familiare. Che situazione assurda, pensò. In soli tre giorni quel ragazzo gli aveva sconvolto l'esistenza, voleva capire di più. Voleva capire perché ogni notte guardasse quella luce verde, perché era così importante?
Aveva letto che per Gatsby quel posto era tanto importante, poiché era abitato da Daisy, ma lui cosa c'entrava con questo? Che cosa cercava?
C'erano davvero troppe domande e ancora nessuna risposta. Improvvisamente si ricordò di Liam, era andato via con un taxi qualche ora prima ma non aveva saputo più nulla.
- Videochiamata con Zayn Malik, Liam Payne -
"Ragazzi!" esclamò Niall alla visione di entrambi.
"Bellezza! Come va?" lo salutò Zayn.
"Tutto bene, sai che ho avuto un ospite ieri?" rise di gusto.
"Sì, è tornato non proprio totalmente lucido!"
"Ma ora sto beneeee, mi è passata, lo giuro!" disse Liam.
"Ieri ha fatto sparire almeno un paio di bottiglie, sarebbe stato bello se ci fossi stato anche tu amico."
"Alla prossima ci sarò. Lo prometto. Ho passato una bella serata con Gigi, ma ho bisogno dei miei ragazzi!"
"Siiii, così ti vogliamo! Carico!" e poi Liam si rivolse a Niall "Nì, con quel Louis? Cos'è successo? C'hai più parlato?"
"Oh.. sì, vi spiegherò meglio quando sarete qui. Allora, avere deciso quando venire?"
"Non ancora, ma quando sarà, io dormirò nel letto con te! Mi è stato detto che il tuo divano non è il massimo" rise Zayn guardando Liam.
"Come vuoi stronzo, guarda che quel divano ha fatto la storia!"
"Che intendi?" risero facendo strane allusioni.
"Oh no! Smettetela! Niente di ciò che pensate, è solo molto vecchio. Razza di deficienti.. sentite, ma Charlie? Sapete qualcosa?" Liam e Zayn si guardarono e poi insieme dissero "In effetti sì, l'abbiamo vista un paio di giorni fa, ha chiesto di te."
"Ah. E che le avete detto?"
"Nulla di che, le abbiamo detto che eri fuori città." spiegò Zayn.
"Come vi è sembrata? Sta bene?"
"Direi di sì, che c'è Niall, ti manca?" chiese con impertinenza Liam.
"No, cioè non lo so. Non credo fosse la ragazza per me, però abbiamo passato bei momenti. Immagino sia solo la malinconia iniziale.."
"Sicuramente, quando incontri la persona giusta te ne accorgi subito."
"Poteva mai non dire la sua il fidanzatino del millennio?" lo prese in giro Liam.
"Vuoi negare che siano la coppia più innamorata del mondo?" asserì il biondo.
"Oh questo non lo metto in dubbio!" e risero insieme.
"Va bene ragazzi, vi abbandono, spero di vedervi presto. Ok?" si salutarono e conclusero la videochiamata.Con la luna che si rifletteva sul lago, Niall prese posto sul portico fuori e intonò accompagnato dalla chitarra, la canzone che aveva iniziato a scrivere.
"Dear patience
If I pour my heart out, can you keep a promise?
'Cause the situation
Is like a mountain that's been weighing on my conscience
If I'm being honest
Feels like you don't even know me
Just me and the stars can get lonely"Ma non erano solo lui e le stelle.
La sua voce risuonava come una dolce melodia e non poteva vederlo, ma Louis Tomlinson era poco più lontano, ascoltando tutto con estrema passione."Oh, hey, can you show your face?
Can you see that I'm anxious?
Can you hear what I'm saying, saying?
Hey, 'cause I fall too fast
And I go down blazing
Can you hear what I'm saying?"Si sentiva esattamente così. Le parole venivano da sole, sembravano essere presenti in lui da sempre, le stava solo tirando fuori.
"The way you make time disappear
I hope that I find you, my dear
The way you make time disappear
I hope that I find you, my dear""Mio caro.." sussurrò Louis, apprezzando quella canzone nel suo anonimato.
E continuò ad averla in testa anche mentre cercava di addormentarsi. La malinconia di questo suo nuovo amico era palpabile, e lui ne sapeva qualcosa di questo stato d'animo. Non ne poteva più di stare così, di affidarsi all'ansia e lasciarsi distruggere da essa. Voleva assolutamente fare qualcosa. Non poteva continuare a guardare dall'altra parte del molo, immaginando di toccare quella luce verde.
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Green Light
Fanfiction> - - - > - - - "Louis credeva nella luce verde, nel futuro orgastico che anno dopo anno si ritira davanti a noi. Ieri c'è sfuggito, ma non importa: domani correremo più forte, allungheremo di più le braccia... e un bel mattino... Così continuiamo a...