Capitolo Ventiquattro: Vaffanculo.

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"Che c'hai?" La rabbia che mi scorre nelle vene
Con te riesco solo a stare male o a stare bene
Ho i separé nel cuore che se muore finalmente
Almeno per una volta terrei libera la mente

Testa di cazzo che sono, mi prendo a insulti da solo
Tu sei solo capace di scaraventarmi nel vuoto
Godere della mia caduta mentre mi nutro di odio
Per alzarmi col sorriso e dimenticarti sul foglio

Tu dici che ti odio, che non ti voglio, che sei di troppo
Forse hai ragione, forse hai torto, io non rispondo
Mi sono rotto il cazzo che ogni cosa che dico va solo a favore del tuo gioco

Ogni parola pesa quanto il fisco quando non hai niente
L'aria si fa pesante e ogni passo diventa solenne
Stare bene é sempre stato l'obiettivo perenne
Che non ho mai raggiunto come le merde

Ho preso il cuore e l'ho piegato in cosí tante parti
Che nemmeno so piú che cosa raccontarti
Ormai non ci spero manco piú nel giorno che richiami
E ogni volta ti stacca la testa perché ancora la ami.

Diario di un cuore spezzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora