Capitolo Quaranta: Invisibile

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Sfogo i miei sentimenti su pezzi di carta
Oggi ho programmato tanti testi
Era da tempo che la mano non si sfogava
Perché volevo sparire da questi insetti

Ho visto persone divertirsi a cercare di farmi male
Buttare parole su ciò che vogliono giustificare
Come se poi bastasse a compensare tutte le cazzate
Le puttanate per quanto fanno male sono passate

E vorrei dire che nulla mi tocca, nulla mi ferisce ma non è vero
Perché poi quando ricorda, la testa mi scoppia piena di veleno
Ma non devo dirti niente, le allucinazioni tra occhi e naso
Paraplegici sofferenti sempre, le sensazioni da contatto

Non vado in contrasto quando dormo dentro al letto
Ci vado quando sogno che ci stavamo noi due dentro
So che capita ancora a tanta gente
Di svegliarsi e sentire il cuore pieno di niente e programmato in Assembler

Mi esprimo come te per quello che non si vede ma c'è
E quando succede carico sempre la leg press
Anche se poi capita che non cammino per giorni
E mi ritrovo disperso in un mare di ricordi

Quando non capisco perché non ci sei
Fortuna che succede durante i leg days
Ci sono i boys che sanno di cosa parlo
Quando recuperiamo i cuori al collasso

Mi formicolano le mani e non mi fido più di nessuno
La sensazione di sentirmi al buio quando mi chiudo
E mi sento al sicuro quando sorrido di fronte a qualcuno
Così l'effetto placebo mi fa credere che sono di aiuto

Ma tanto alla fine lo so che non è così
Mentre mi credo più forte di ciò che non sono
Ma tanto alla fine so che non è così
Che siamo solo stronzi che si consolano mentre collidono.

Diario di un cuore spezzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora