Capitolo Otto: Quale cura?

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Parlarne non mi fa bene, leggerlo non ti fa bene
La sua risposta? "che ho sbagliato? non stiamo insieme"
Dici non ho superato, non è vero, sono in catene
Mentre mi tengono attaccato mi traffiggono lamiere

Fanno male, posso sopportare
Di giorno un eroe, di notte mortale
Goditi il mare, mi riusciresti ad amare
Se avessi il cuore nel gelo siderale?

Io ci riesco anche con la trachea chiusa
La pelle piena di cicatrici, la testa in quattro mura
Il cuore ce l'hai te, traffitto tra i perchè, è dura
Lo spirito avvelenato, senza cura, cazzo se brucia

Scrivo testi su testi, canzoni su canzoni
Poeti su poeti di svarioni su svarioni
A me girano così tanto i coglioni
Vi darei l'ombrello in una tempesta di tuoni

Sto così, qualcuno puó capire come sto dentro?
C'è molto più di quello che leggi su sto testo
Non traspare ne all'interno ne all'esterno
La cura migliore è stare da solo con me stesso

Non sono forte come loro, come te o come quelli in tv
Che basta un discorso bello o riderci un po' su
Io mi butto giù mentre spero di non soffrire mai piú
So che non succederá quindi a me pensaci tu.

Diario di un cuore spezzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora