Diario di un cuore spezzato

Capitolo Ventinove: Venerdí mattina

Non pensavo mi avresti mai fatto soffrire in questo modo
Per me sei una persona diversa come lo é ogni luogo
Non riesco piú a vederti e a toccarti che non sei piú mia
Ogni volta mi allontano troppo dalla retta via

I pugni che si stringono, la rabbia che mi scorre
Le mani che si uniscono, ma non si tengono forte
Passa il tempo ma quel pensiero non se ne va
Ogni volta le 3 di notte mi riportano la verità

Ma io sono sopravvissuto a tutto quanto
Per capire quanto mi ami devi fare uno sbaglio
Tanto è tutto gratuito, qui pago io tranquilla
Tu segui l'istinto io proseguo la mia vita

Ed è sempre uguale ma in modo inverso
Le canzoni in repeat e io che sclero lo stesso
Volevo scrivere un testo che sia felice o depresso
Mentre cerco la felicità ogni volta mi perdo

Io sono qui sopra il marciapiede e non mi addormento
Le paranoie dietro di me mentre mi guardo allo specchio
E la cosa che mi fa più male è che mi arrabbio e basta
Non soffro, non sono triste, dico ok e mi passa

Questo non sono stato io, questo sei stata tu
Non sai come si sta e mi fai di non parlarne più
Sono sempre solo a superare i miei drammi
E ti incazzi pure quando ti chiedo di starci?

Dice no quando le chiedo di dormire insieme
Mi chiede perché insisto tanto per quelle sere
Non ci arriva che la notte non sto tanto bene
Che ho bisogno di qualcuno ma lei non c'è

Nessuno può capirlo, anzi alcuni forse potranno
Non prometto di amarmi di più il prossimo anno
Me la caverò da solo perché nessuno capisce
Andatevene a fanculo tutti non mi servite per dormire.