Capitolo Trentasei: ma che ca?

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Io lo so che tanto mi vuoi vedere al collasso
Fino a quando non ce la faccio piú
E mi chiedi perché mi stacco, mi distacco
Fino a quando non ci sei piú tu

Perché non capisco bene come stare bene
Se da soli o se insieme alla fine ti cambia niente
Che tanto é la stessa cazzata di sempre
Che ci raccontiamo per sorridere senza catene

E che sto male sorridi, menti fuori e dentro poi ridi
Con le cose che mi fanno incazzare
Ti ci diverti manco fossero gli scoppiettini
Sembra che stiamo per sprofondare come i ragazzini

Gg, vai ví' che tanto non mi freghi zí
Che vuoi vedere se ti voglio ancora
Che ne pensi di muovere il culo invece di sbroccare ogni mezz'ora?

Torni indietro sulle tue indecisioni
Io vado avanti dopo le due decisioni
Le parole feriscono piú dei tuoni
Ma tanto rispondi che sono fatti tuoi

Ma da quando? Poi ti manco, ma che cazzo?
Fai pace con la testa che io non ci sto capendo un cazzo
Ma sti cazzi, si mi manchi e so che ti distacchi
Ma non so proprio cosa farci se tanto ti allontani

Si aspetta una llamata dove soffro, perché torno
Mi stravolgo, ma dopo 6 mesi col cuore rotto
Ho imparato a sopravvivere, vivere senza di te
Imparando prima a sopravvivere, vivere senza di me

Non devo delle scuse per aver imparato a stare bene
Che tanto puoi dare il cuore ma queste sono solo iene
Gli interessa fino a quando gli conviene
Che sono le azioni e non i sentimenti a tenervi insieme

Che tristezza la bellezza quando ti osserva e ti spaventa
É come vedere le stelle, ti fa sentire in sala d'attesa
Chissà che cazzo aspettiamo dopo tutta sta tiritera
Spero quantomeno che ne valga la pena

Diario di un cuore spezzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora