9 - Tastare il terreno

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Cala il silenzio tra i due quindi io entro nel salone, salutando entrambi e fingendo di non aver sentito nulla, così i due si allontanano, iniziando ad armeggiare con oggetti a caso, per sembrare impegnati a fare qualcosa.

«Ehi, di cosa parlavate?»
«Cose da uomini»
Rispondono in coro e si guardano confusi, facendomi sorridere.
«Mh»
La curiosità mi assale ma cerco di reprimerla, convincendomi ad indagare in un secondo momento, quando dopo qualche istante arriva Wanda, che mi prende a braccetto facendomi ridere.

«Andiamo?»
Annuisco, saluto Steve e Tony e lei mi porta al piano di sotto, dove c'è una grande palestra.
Questo posto mi sorprende sempre di più, non mi stupirebbe scoprire che c'è anche una piscina sotterrata da qualche parte.
Stark non avrà una piscina, vero?
Mi riprendo dai miei pensieri e mi guardo un po' attorno appena le parte si aprono al nostro arrivo: l'ambiente era molto grande e, come per le altre stanze, una parete era occupata da un enorme finestra, mentre le altre erano grigiastre.

La palestra era divisa in due: da una parte c'era un ring con qualche sacco appeso, dall'altra uno spazio rettangolare senza alcun attrezzo, dove ora ci troviamo io e Wanda.
«Allora, io ti insegnerò solo come usare i tuoi poteri, quindi per calci e pugni dovrai chiedere a qualcun altro»
Inizia, facendomi mettere davanti a lei e allontanandosi di qualche metro, rendendo la situazione imbarazzante.
«Perché sei così lontana?»
«Precauzione»
Mi fingo offesa da questa sua affermazione, facendola ridere, quando poi inizia a spiegare.

«Concentrati su un'emozione positiva come gioia o serenità, e se ti è più facile prova a chiudere gli occhi»
Chiudo gli occhi e faccio ciò che mi dice, ripensando a questa notte, a come mi sentivo al sicuro tra le braccia di Steve.
«Ora?»
«Bene, ora cerca di indirizzare l'energia verso le tue mani e lasciala uscire lentamente, crea delle immagini visive.
Se senti che non riesci a controllarla, falla ritornare subito dentro di te»
Mi concentro su quella sensazione di sicurezza e cerco di trasmetterla alle mie mani, immaginandomi una scia di energia vola che percorre le mie braccia. Quando sento di esserci riuscita, apro gli occhi e due sfere viola ondeggiano irregolarmente davanti a me.
Guardo Wanda con un sorriso a 32 denti e poi cerco di farla dissolvere, ma invano, al che inizio ad agitarmi e a scuotere le mani.
«Come faccio a farla sparire?»
«Non ti agitare Keira, mantieni il controllo»
Chiudo di nuovo gli occhi e faccio dei respiri profondi finché mi calmo.

«Brava, così. Immagina che l'energia si dissolva e concentrati sul farla tornare dentro di te»
Seguo le sue istruzioni e piano piano sento la pressione sulle mie mani svanire, infatti quando apro di nuovo gli occhi l'energia è scomparsa.
Saltello dalla felicità, mentre Wanda mi guarda con un sorriso orgoglioso.

«Riproviamo?»
Annuisco e continuiamo ad allenarci per quasi due ore.
Alla fine sono stanchissima ma felice, perché Wanda mi ha anche insegnato come attaccare i nemici con i miei poteri e lanciare onde di energia contro di loro, il che è notevole dato che è la mia prima volta.
«Impari davvero in fretta»
«Sono una che si adatta»
Rispondo con il fiatone, e lei annuisce, come se sapesse bene di cosa sto parlando.
Mi chiarisce subito che questa è solo la prima lezione, quindi c'è ancora molto da lavorare per quanto riguarda il controllo, anche se ha ammesso che è molto difficile acquisire un dominio completo del potere e persino lei sta ancora imparando.

Mi siedo sul pavimento respirando affannosamente e lei si mette di fianco a me, accarezzandomi la schiena.
«Grazie per quello che stai facendo»
Dico, abbracciandola.
«Perché ieri hai reagito così?»
Chiedo quando ci stacchiamo, riferendomi all'episodio del martello di Thor.
Lei gira le testa verso di me, guardandomi con un'espressione che dice chiaramente "vuoi davvero parlare di questo adesso?", ma io la ignoro e insisto finché lei cede.
«Keira non è niente, davvero. Mi sono solo sorpresa perché sei molto più forte di quel che mostri»
Oh.
«E... devo vederla come una brutta cosa?»
«Cosa? No.. no!»
Mi prende le mani e mentre le accarezza mi guarda negli occhi.
«Non era questo che intendevo e stai tranquilla, con un po' di allenamento diventerai anche più brava di me»

The old man I'm in love withDove le storie prendono vita. Scoprilo ora