18 - Non sei cosí male

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«Steve rimani con me?»
Gli dico prendendogli le mani, mentre lui mi guarda sorridendo.
«Certo»
Mi avvicino e gli lascio un bacio a stampo in punta di piedi, ma lui prende il mio viso tra le mani e mi bacia più appassionatamente, facendomi indietreggiare.
Mi stacco e mi godo la sua vicinanza, appoggiando la testa sul suo petto, e lui mi avvolge in un dolce abbraccio.
«Domani quando ti sveglierai sarò già partito»
Mi sussurra mentre sono ancora con gli occhi chiusi, iniziando a accarezzarmi i capelli.
«Lo so»
Ci stacchiamo e io entro in camera mentre lui va a cambiarsi e ritorna da me poco dopo.

Mi stendo sul letto e lo osservo fare la stessa cosa, muovendosi per cercare la posizione più comoda.
«Che c'è?»
Chiedo divertita, notando la sua difficoltà nel sistemarsi e nel maneggiare le lenzuola.
«Non mi sono mai abituato ai letti soffici, in guerra dormivamo sempre per terra»
Mi confessa, facendomi rimanere sorpresa per quanto orribile possa essere stata quell'esperienza.
«Davvero dormivate per terra?»
Si gira finalmente a guardarmi, mentre mi avvicino un po' a lui.
«Si.. il massimo che avevamo erano delle travi di legno e ogni tanto usavamo quelle»
«Deve essere stato terribile»
«Già, ma ormai è passato»
Ci guardiamo per un po' negli occhi e senza che me ne accorga la mia mano inizia ad accarezzargli le labbra, mentre ammiro il suo sorriso.

«Sei bellissima»
Trattengo il fiato per qualche secondo, non sapendo cosa rispondere visto che mai nessuno mi aveva detto una cosa del genere.
Mi sembra surreale che qualcuno mi possa dire questo: l'unica che mi aveva mai parlato così era stata Jen, che come al solito mi consolava nei momenti più tristi.
Sorrido e quasi mi scende una lacrima dagli occhi, mentre lui mi squadra con quelle sue pozze blu.
«Anche tu lo sei»
Mi sorride e finalmente si rilassa, sistemandosi con la schiena sul materasso.

«Cerca di non uccidere Loki domani»
«Più facile a dirsi che a farsi»
Dico facendolo ridere, anche se devo ammettere che alla fine il fratello di Thor non è poi così male.
«In ogni caso non è così cattivo, sempre meglio di Barton»
«Ma che problema avete voi due?»
Scoppiamo a ridere entrambi e io ripenso al mio complicato rapporto con Clint.
«Comunque sai che puoi chiamarci ogni volta che vuoi se hai problemi con Loki»
«Tranquillo, me lo cavo»
«Oh lo so»
Gli sorrido e mi avvicino ancora di più, appoggiando la testa sul suo petto e abbracciandogli la vita con un braccio.

«Notte Steve»
«Buonanotte koala»
Lo fulmino con lo sguardo e, mentre lui si mette a ridere, faccio per allontanarmi, ma mi prende per la vita e mi avvicina al suo petto, quasi avvolgendomi con il suo corpo.
«Notte, piccola»
Il mio cuore perde qualche battito, mentre mi godo il suo profumo.
Potrei stare per sempre tra le sue braccia, che mi fanno così tanta sicurezza, ma dopo qualche minuto mi addormento, spensierata e felice.

Mi stiracchio un pochino e finalmente apro gli occhi, notando la parte del letto vuota, lasciata da Steve.
Sospiro, con il presentimento che sarà una brutta giornata.
Sposto le coperte e scendo dal letto, mi metto dei vestiti comodi e inizio a scendere le scale, andando verso il mio buon vecchio succo.
Apro la porta del frigorifero e afferro la bottiglia, ma quando la chiudo, Loki appare dietro di essa, facendomi spaventare tanto da far cadere il succo.
«Buongiorno, fiorellino»
Mi metto una mano sul cuore, che potrebbe esplodere da un momento all'altro, mentre maledico Loki per essere apparso così all'improvviso.

«Ma che problemi hai?»
«Nulla che un'umana come te può capire»
«Loki, dí un'altra parola e ti taglio la lingua»
«Uh.. siamo di malumore stamattina?»
Lo fulmino con lo sguardo, ma poi gli sorrido ironicamente, raccolgo la bottiglia da terra e gli verso un po' di succo in faccia.
Lui però scompare dalla mia vista, per apparire alle mie spalle poco dopo, lasciandomi attonita e facendomi sporcare il pavimento.
«Sapevo che l'avresti fatto»
Sbuffo, mentre prendo posto al bancone della cucina.
Aspetta un attimo.
Perché le sue illusioni hanno funzionato?
Questo pensiero attraversa la mia mente facendomi preoccupare leggermente, ma visto che non so darmi una risposta, decido di lasciar perdere.
«Va bene, farò semplicemente quello che mi viene meglio: ignorarti»
Lui si tocca il petto, facendo finta che le mie parole l'abbiano ferito, mentre io scuoto la testa sempre più irritata.

The old man I'm in love withDove le storie prendono vita. Scoprilo ora