26 - Una cosa sola

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«Perché le esce sangue dal naso? Wanda?»
«Steve, calmati»
Tony e Wanda appaiono davanti a me, mentre sento le forze abbandonarmi poco a poco.
«Keira? Cosa succede?»
Richiudo gli occhi per qualche secondo, cercando di fare respiri profondi, e quando li riapro trovo Steve in lacrime, quasi sollevato ogni volta che alzo lo sguardo.
«Ce... l'ab-biamo... fatta?»
«Si, si ce l'abbiamo fatta, grazie a te»
Sorrido lievemente mentre Wanda inizia a far scorrere la mani sopra il mio corpo, ma appena si avvicina, una fitta di dolore mi colpisce all'addome e chiudo gli occhi trattenendo il respiro, mentre lei stessa ritira di scatto la mano, guardandomi stranita.
«Cos'è appena successo?»
Chiede Stark ed io rinizio a respirare, iniziando a tremare.

«Cosa s-succede?»
La sento sussurrare qualcosa tra sè e poi cerca nuovamente di stabilire un contatto con me, mentre Steve mi tira un po' al suo petto, facendomi sedere sul suolo.
Le mani della rossa si illuminano e scorrono sul mio corpo, mentre osservo attentamente la sua espressione, per capire cosa c'è che non va.
Il dolore si diffonde nel mio corpo, nel momento in cui lei vi passa sopra le mani, e cerco di resistere il più possibile, concentrandomi sul tocco delicato di Steve, che dalla sua espressione capisco sta soffrendo quanto me.
Stringo la sua mano e lui mi accarezza il viso, mentre una lacrima scende sulla mia guancia.
La luce si spegne di colpo e tutti fissano Wanda, in attesa di spiegazioni.
«Sembra che.. il tuo corpo abbia bisogno della gemma»
Cala il silenzio tra noi, mentre anche gli altri Vendicatori ci raggiungono.

«Wanda stai scherzando? La gemma l'ha quasi uccisa»
Afferma Tony, e solo ora noto quanto sia provato dalla battaglia: l'armatura è scheggiata, ha delle ferita sulla testa e il suo volto è stanco, preoccupato.
«Questo perché prima la gemma era nel suo sangue: il suo corpo avevo troppa energia, così come ora ne ha troppo poca. Dobbiamo portarla dentro»
Spiega la Maximoff, così tutti iniziano a muoversi verso la base, mentre Steve mi prende in braccio.
«Steve.. ce la-»
«Keira, non iniziare con questa storia ora»
Faccio come dice e appoggio la mia testa sul suo petto, anche perché in realtà non sarei stata capace di stare in piedi da sola: mi sento come se qualcuno avesse preso tutta la mia energia, oltre ad avere dolori per la battaglia che abbiamo appena vinto.

«Bruce! La gemma!»
Urla Tony e il gigante verde si arrampica sull'edificio, entrandovi talmente tanto goffamente che ho paura che l'edificio possa crollare da un momento all'altro.
«Tony è sicuro?»
«Capitano ti pare che io abbia fatto costruire questo palazzo con materiali economici?»
Lo zittisce Stark e non so per quale strano motivo, ma gli credo sulla parola.
Un'altra fitta di dolore stavolta mi colpisce la testa e trattengo il fiato, stringendomi a Steve e cercando di non far notare la mia sofferenza agli altri.
«Ci siamo quasi, resisti»
Mi sussurra il biondo, mentre sento gli altri dividersi e allontanarsi da noi, quindi apro gli occhi e Steve mi appoggia delicatamente sul divano del salone.
«Oddio»
Affermo, osservando la stanza: la finestra, quindi praticamente tutta la parete alla nostra destra, era andata in frantumi, schegge di vetro erano cosparse per terra, polvere e pezzi di ferraglia ricoprivano il pavimento, tanto che mi meraviglio di come l'edificio non sia già crollato.
Se dovessi costruire una casa in futuro, so a chi chiedere.

Steve mi aiuta a mettermi seduta, quasi sollevandomi di peso vista la mia incapacità di muovermi, e finalmente i nostri visi sono a pochi centimetri l'uno dall'altro.
Quando vedo il suo volto, la sofferenza non fa che aumentare: a parte le ferite che aveva, la sua espressione era stremata, quasi disperata, aveva paura di perdermi.
Gli accarezzo le guance, asciugando una lacrima solitaria che le attraversa, e lui sembra tirare un sospiro di sollievo al mio tocco, quindi sorrido per rassicurarlo.
Butto la testa indietro nel momento in cui il dolore rinizia ad essere forte e il biondo si siede accanto a me, stringendomi la mano.
I ragazzi si muovono confusamente fino a quando Bruce, ritornato in lui, si avvicina con la gemma tra le mani, da lui nascosta.
«Trovato!»
Urla Wanda dall'altra stanza, quindi tutti ritornano nella sala principale e la rossa mi si avvicina, mentre la vedo trafficare con una specie di cordicina tra le sue mani.

The old man I'm in love withDove le storie prendono vita. Scoprilo ora