Capitolo Sei

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[Luke]

Cosa mi è saltato in mente ieri? Dio sono proprio stupido, un completo idiota senza cervello. È tutta colpa di Michael e del nostro stupido professore di geografia che se non ci avesse messi insieme per il progetto ora non sarei qui a pensare a come rimediare al bacio che gli ho dato.

Io non sono frocio cazzo, a me piacciono le belle ragazze tutte tette e culo non uomini sfigati dai capelli rossi. Se solo prova a dirlo a qualcuno io lo uccido, gli faccio sputare sangue perché a differenza sua io ho una reputazione da mantenere.

È tutta colpa sua cazzo e domani lo sistemo per bene, non si deve più avvicinare a me perché io lo odio.

[Michael]

Sto andando a scuola e l'unica cosa a cui riesco a pensare da ieri è il bacio che Luke mi ha dato, è stato così perfetto, non riesco neanche a spiegarmelo. Solo spero che non se ne sia pentito, ci sono rimasto veramente male quando se ne è andato così dicendo che quello che stavamo facendo era sbagliato ma infondo è stato lui a baciarmi non io.

Sono finalmente davanti a scuola, non vedo l'ora di ricevere Luke, i suoi occhi cristallini e i suoi capelli color del sole, il sole più bello che abbia mai visto.

Cammino un po' in giro mentre aspetto l'apertura delle porte, in realtà sto cercando Luke ma non voglio darlo a vedere. Eccolo lì, bello come non mai che mi sta venendo incontro, mentre si avvicina noto che il suo viso è serio, quasi arrabbiato, questo mi spaventa un pochino ma non ci faccio tanto caso e gli mando uno dei miei migliori sorrisi, mi sembra di aver visto il suo viso addolcirsi per un momento ma poi torna subito serio.

"Vieni con me" il suo tono di voce è cattivo, non faccio in tempo a rispondere che mi afferra con forza il polso e mi tira lontano dalla scuola. La sua mano stringe sempre più forte "L-Luke m-mi fai male" dico spaventato "Quasto non è niente, aspetta".

[Luke]

Lo trascino con forza verso un vicolo dove non passa mai nessuno, lui mi guarda con occhi impauriti ma non mi fa nessun effetto, solo rabbia, tantissima rabbia.

"Luke cosa vuoi fare?" mi dice il rosso a testa bassa, non gli rispondo neanche, la mia risposta è un fortissimo pugno in pancia, poi uno in viso e di nuovo in pancia finché non cade, allora lo prendo anche a calci.

La rabbia mi ha oscurato la vista, non riesco a pensare lucidamente e continuo a picchiarlo, non l'avevo mai colpito così forte.

Ogni volta che geme di dolore una strana sensazione mi invade il corpo, mi sento sempre più male a ogni colpo che gli sferro però lui ha sbagliato tutto e ora la deve pagare.

Continuo a picchiarlo finché non vedo che non si muove più, lo guardo, è la disteso senza forze tutto sanguinante, poi sposto la vista alle mie mani sporche di sangue, sono un mostro.

Scappo via da quel spettacolo orribile di cui io sono il regista e vado al parco, mi siedo su una delle tante panchine colorate e comincio a piangere, non so per cosa ma piango, piango e piango.

Non riesco a trattenermi, tutte le mie emozioni sono scoppiate in una volta sola, come un terremoto che distrugge tutto.

E continuo a piangere.

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Ciao ragazzi, scusate per il ritardo e anche perché questo capitolo fa schifo ma questo stupido di Wattpad mi ha cancellato l'ha cancellato  per ben due volte, povera me. Comunque vorrei ringraziare tutti voi che state leggendo, votando e commentando, sappiate che io vi amo di bene.
Ditemi che ne pensate della storia, questo capitolo potrebbe contenere degli errori perché non ho fatto in tempo a correggerlo.
Allora la domanda di oggi è:  Fate sport?
Io faccio pallavolo ma ho intenzione di non continuare l'anno prossimo perché mi occupa troppo tempo e trovo sia meglio fangirlare hahah.
Ciao ciao ❤

Loser || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora