Loser || Muke

Capitolo Tredici

[Michael]

Luke è arrivato piangendo così l'ho fatto venire in camera mia e fatto sdraiare sul letto, mi ha raccontato tutto quello che è successo a casa di quel coglione di Calum. Non so come prenderla, insomma, è vero che l'ha fatto però se ne è anche pentito e in più io e lui in teoria non stiamo neanche insieme ma lo stesso sono arrabbiato, come non esserlo d'altronde.

"S-scusa a-ancora" mi dice lui tra i singhiozzi che stanno diventando sempre meno frequenti, in viso ha un'aria davvero pentita, gli do un soffice bacio sui capelli "Vedi Luke, io penso che tu abbia bisogno di un momento per pensarci bene, devi essere sicuro di quello che fai" "M-ma..." cerca di dire lui, ma lo interrompo "Io penso che sarebbe meglio se ci staccassimo un momento per riflettere".

Luke mi guarda con i suoi occhioni azzurri arrossati dalle lacrime, mi dispiace vederlo così ma è meglio non frequentarci per un po' di tempo, giusto perché si schiarisca le idee.

Ricomincia a piangere sul mio petto inumidendomi la maglietta mentre gli accarezzo i capelli "Luke ricordati che io ti voglio bene e che ci sarò sempre per te".
[Calum]

Ero così felice, finalmente potevo esprimere i miei sentimenti per Luke ma lui dopo avermi toccato per un po' se ne è andato correndo da casa mia. Tutto questo è straziante, io lo amo da circa cinque anni e non glie lo potevo dire, e adesso che ho scoperto che è gay mi ha rifiutato.

È cinque fottutissimi anni che mi piango addosso perché io ho bisogno di Luke, è l'essenza delle mie giornate e vederlo che mi rifiutato così, beh, mi sento una merda. Io voglio tenerlo tra le mie braccia, baciarlo quando ne ho voglia, accarezzargli quei dolci capelli biondi e toccare quell'adorabile nasetto che si ritrova. Io ho bisogno di lui.

Il campanello della porta mi distrae dai miei pensieri, mi asciugo in fretta le lacrime e cerco invano di sistemarmi i capelli, chiunque sia non deve capire cosa ho fatto. Apro la porta e mi ritrovo davanti un'Ashton sorridente che mette in bella mostra le sue fossette che però si abbassano appena mi guarda meglio "Cal che ti è successo?" chiede premuroso, Ashton si è sempre preoccupato per me, da fuori può sembrare una persona cattiva ma è solo un dolce bambino che ha bisogno di più attenzioni "Cosa? Niente!" cerco di mentire io, ma come non detto lui non ci crede.

Mi abbraccia calorosamente spingendomi forte al suo petto, è la prima volta che mi rendo conto di quanto sia bello stare tra le sue possenti braccia, mi sento così protetto "Calum perché hai pianto?" mi dice con tono serio, fa una lunga pausa e poi riprende "Sai che ci sono io qui, dimmi che ti è successo, ti prego".

Ma io non posso dirgli che è successo.

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Domanda di oggi: Vi piacciono i Tatuaggi?

Io assolutamente li adoro, appena potrò me ne farò qualcuno però non voglio esagerare e quindi penso tatuaggi piccoli anche se vederli in altre persone mi piacciono anche quelli grandi.

Kiss Kiss ❤❤❤