La vedo camminare leggermente più avanti di me con aria soddisfatta anche se non dice nulla. Non è solita darsi delle arie ma sono sicuro che il fatto di aver vinto il suo primo incontro agonistico la riempie di euforia. Sul volto non riesce ancora a togliersi un mezzo sorriso che le dona una luce particolare.
<<Sono molto contenta>> mi dice dal nulla.
<<Anche io. Sono orgoglioso di te.>> mi limito a dire.
Continuiamo a camminare fino ad un tavolino dove si trovano due ragazze sulla ventina che fanno parte dello staff.
<<Ah! Ecco la vincitrice.>> dice la ragazza bionda con un ampio e sincero sorriso.
<<Tieni questo cartellino. Ti servirà pomeriggio per il secondo incontro.>> aggiunge con cortesia l'altra ragazza dai capelli neri.
Entrambe sono molto belle, ma la cosa non mi interessa stranamente. In questo momento ho occhi solo per Paola.
Prende il cartellino e mi fa un sorriso ammiccante come mai aveva fatto prima <<Distruggerò anche questa>> mi dice.
<<Non lo metto in dubbio.>> sorrido anche io.
Ci mettiamo di nuovo a camminare senza proferire parola. Qualche volta incrociamo i nostri sguardi senza avere dei chiari segnali. A volte sembra che pensa ad altro, a volte invece mi da l'impressione che mi legge nella mente. Io non faccio altro che rivivere nella mia testa la notte precedente. Ancora faccio fatica a capire se è stato un sogno oppure la realtà. Lei di certo non mi aiuta a scoglie questo mio dubbio. Se provo a chiedere non mi risponde oppure se ne esce con argomenti che non hanno c'entrano nulla. Decido di pensare ad altro. Ma lei come diavolo ci riesce? Dicono che le donne sono molto emotive ma io penso che sono molto più brave degli uomini a nascondere i proprio sentimenti. Conosci veramente una donna solo se è lei che te lo consente, altrimenti si rimane solo dei poveri illusi.
L'incontro si svolge tra due ore e le chiedo se vuole riposare ma declina la mia offerta con un sorriso. Preferisce camminare perché è rilassante per lei.
Mi guardo attorno e rimango per la prima volta sorpreso, da quando sono arrivato, di quanto gente ci sia per un evento di nicchia come questo. Sono sempre stato convinto che lo sport muove sempre un sacco di cose come soldi, persone, interessi, passioni e questo evento me ne ha dato la prova.
MI viene una gran sete e cerco qualche locale con qualche tavolino per rilassarmi un po' con qualcosa di fresco. Paola sembra leggermi nel pensiero e mi indica un bar con un gazebo molto ampio dove ci si poteva accomodare. Ci sediamo e ordiniamo da bere. Paola prende un centrifugato di banana e ananas con ghiaccio, io un caffè macchiato e una limonata ghiacciata.
<<Secondo te è vero quello che dicono sull'ananas?>> mi chiede lei sorridendo.
<<Che cosa dicono sull'ananas?>> capisco dove vuole andare a parare ma faccio finta di niente. Sono curioso di vedere dove si riesce a spingere.
Rimane in silenzio per un po' poi con le dita si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non capisco perché ma in questo movimento vedo tutta la sua sensualità e la sua bellezza a tratti gentile e a tratti irruenta. Mi eccito ma cerco di non darlo a vedere. Cerco di rimanere distaccato.
<<Hai capito di cosa parlo. Non fare lo scemo.>> insiste lei mentre io continuo a fare finta di non capire.
<<Va bene, devi proprio farmelo dire. Secondo te è vero che l'ananas aiuta gli uomini a...>> si ferma. Non riesce proprio a dire quella parola e lo conferma anche il fatto che è arrossita.
<<Da avanti.>> la incalzo giocosamente.
<<Uff... Sei odioso quando fai così>> mi dice con una risatina nervosa <<voglio dire se è vero che vi aiuta ad eiaculare più copiosamente. Secondo te?>> alla fine ci riesce ma non come avrei sperato io.
<<Eiaculare? Sul serio? Sei un'insegnate di anatomia per caso?>> continuo a prenderla un po' in giro. <<Si dice sborrare nel mondo reale.>>
A sentire quella parola Paola cerca di guardare in qualche punto non precisato per non farmi vedere il suo imbarazzo ma non può, è troppo evidente.
<<Quindi?>> continua lei.
<<Quindi per me è una cazzata. Storie di merda che si inventato riviste e siti internet per riempire buchi di pubblicazione.>> le spiego.
<<Ottimo. La penso come te.>> mi dice alla fine.
<<Vogliamo parlare di quello che è successo?>> le chiedo.
<<Voglio parlare solo del torneo se non ti dispiace. Dammi tempo.>>
Io alzo le mani come per acconsentire. Parliamo di altro come vuole lei. Del torneo ed in particolare della prossima sfidante. Mi sono informato prima per poter aiutare Paola a prepararsi per bene. Ho scoperto che è veloce ma con poca resistenza. Se ti stende nei primi tre round bene, altrimenti è spacciata. Il problema è proprio quello di arrivare oltre tre round. Non dà scampo. Nonostante i pericoli Paola mi sembra abbastanza sicura di sé. Questo mi rasserena e non di poco. Ci alziamo per andare di nuovo sul luogo del torneo. Si cambia dentro il suo camerino che altro non è che uno spogliatoio diviso in due con del cartongesso. Da una parte ci siamo io e Paola e dall'altra l'avversaria. Nella stanzetta c'è una un piccolo separé fatto con sei pannelli rettangolari di un bianco beige. Dietro di esso Paola si spoglia e si veste per l'incontro. Una volta pronta le chiedo se possiamo andare e mi fa di sì con la testa. Mi giro per camminare ma sento una pressione alla spalla. È lei che mi abbraccia forte e mi ringrazia di esserci. Ricambio l'abbraccio con decisione e calore. Ci incamminiamo e arriviamo sempre dalle solite due ragazze. La bionda e la mora. Ci danno il Pass per il secondo incontro. L'arbitro chiama le sfidanti prepara tutto e decreta l'inizio del match. Ho il cuore in gola. Vedo pugni volare e calci roteare. È vero quanto dicono dell'avversaria di Paola. È formidabile tanto che sento dire da uno dietro di me che l'anno prima era riuscita ad arrivare in semifinale. D'un tratto Paola è a terra quasi senza fiato. È il secondo round e la sua avversaria sembra aver appena iniziato. Paola si rialza e tutto succede in un solo momento. Schiva due pugni poi carica la gamba destra e dritta verso la faccia dell'avversaria con il collo del piede. È a terra. Non si rialza. Paola vince ancora. La vedo trionfare con ammirazione e gioia. La vedo trionfare con amore. Mi accorgo e capisco che mi sono innamorato di lei. La vedo scendere sudata, soddisfatta e contenta dal ring che corre verso di me. Mi abbraccia e poi mi bacia. Questo mi rende felice ma anche molto confuso. Che cosa vuole da me? Cosa sono io per lei? Lo devo sapere.
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S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)
Ficción GeneralIn un mondo dove il lavoro è sempre più "sopravvivenza" Miki Jo (Michele Giordani) si sente attanagliano dalla morsa sociale. Come quasi tutti i suoi coetanei vive con l'angoscia di non essere mai abbastanza. Nella continua lotta per essere sempre i...