Parte 14

43 4 7
                                    

E' una settimana che io e Paola siamo tornati dalla vacanza. Le giornate passano veloci e la scuola inizierà a breve. Mi arrovello il cervello ed il cuore da quando ho capito che sono innamorato di lei. Dirglielo o non dirglielo? Ho veramente ripetuto nella mia testa ogni possibile scenario ma la verità è che non ho la più pallida idea di cosa potrebbe succedere se decidessi di confessare i miei sentimenti.

Un classico! Sono innamorato della mia migliore amica e non so che fare. Sembra la trama di un teen-movie a basso costo. Mi sento un po' patetico, lo ammetto.
Guardo il soffitto della mia camera da letto con la speranza che come per magia qualcuno o qualcosa mi aiuti ad uscire da questo banale cliché.
Come siamo strani noi esseri umani. Ci lamentiamo per come ci va la vita ma non siamo in grado di rimboccarci le maniche per rimettere un po' di ordine. Aspettiamo sempre un miracolo esterno che risolva la situazione.
Un po' come me adesso che spero con tutto me stesso che d'un tratto arrivi Paola nella mia stanza e mi confessa il suo amore per me e io senza dire niente con la sua testa tra le mie mani la bacio dolcemente. Ma è solo l'ennesima mia sega mentale.

Penso e ripenso a quella notte e mi eccito, tanto. Mi viene voglia di masturbarmi ma sono troppo pigro e desisto perché dovrei poi alzarmi per pulirmi. Chiudo gli occhi con la speranza di addormentarmi. Ci provo per qualche minuto ma fallisco miseramente. Il corpo nudo di Paola continua a tormentarmi. Mi alzo per prendere il pacco di salviettine imbevute, poi mi volto e mi sdraio sul letto. Sulla parete sinistra della stanza ho una finestra abbastanza grande, la vista non è granché ma a me piace. Ci sono palazzi, strade più o meno trafficate a seconda dell'orario e si può vedere anche un parco in lontananza.

Inizio a toccarmi. Dovrei abbassare le imposte della finestra ma come dicevo prima, sono troppo pigro e quindi le lascio alzate. Dopo un po' di tempo, nel mentre, guardo fuori dalla finestra e noto con un certo imbarazzo che qualcuno mi sta osservando. Non riesco a notare bene la figura ma sono sicuro che si tratta di una donna. Mi fermo con la speranza che va via. Passa il tempo ma la donna rimane immobile a fissarmi dalla sua finestra. Il suo palazzo è abbastanza vicino al mio, sono separata solo da una strada a senso unico che permette, anche se comodamente, il passaggio di una macchina. Mi rendo conto con sorpresa che la mia eccitazione non passa nonostante la situazione imbarazzante. Quasi in automatico riprendo il movimento con la mia mano sinistra. Su e giù, ripetutamente. Vedo la donna che esitante inizia a massaggiarsi. Prima il collo, poi il senso con una mano mentre con l'altra continua a scendere. Non riesco a vedere tutto quello che fa perché la sua finestra non è abbastanza grande. Io continuo con sempre più energia fino a quando non raggiungo l'orgasmo.
Nello stesso istante, con irruenza, Paola entra nella mia camera e vede tutto.

Sono nudo, rosso in viso, ansimante e qualche goccia di sperma continua a cadere delicatamente sul fazzoletto imbevuto che tengo sulla mano destra.
Lei ha visto tutto!
Vorrei morire. Vorrei non esistere più. Vorrei sotterrarmi e cancellare ogni traccia di me da questo pianeta. Si può fare una figura più pessima di questa? Io non credo. Paola senza dire nulla chiude la porta dietro di se rimanendo dentro la stanza.
Passano alcuni istanti di totale silenzio. Di scatto mi giro per vedere dalla finestra ma la donna non c'è più. A questo punto mi domando se era reale. Possibile che me la sia immaginata?
In questo momento non capisco più nulla. Ho il cervello che mi fuma. A rompere il silenzio ci pensa mia madre.
<<La cena è pronta. A tavola! Paola resta a mangiare.>>

Tento di biascicare qualche parola ma non esce nulla di sensato. Lei non dice nulla per qualche minuto fino a quando non scoppia a ridere. La sua risata è così contagiosa che mi metto a ridere pure io dimenticandomi di essere ancora nudo.
Ci buttiamo sul letto continuando a ridere e quando le risate diminuiscono ci guardiamo negli occhi per qualche istante.
<<Vestiti dai. Andiamo a mangiare.>> mi dice lei interrompendo il momento tragicomico che si era creato.


Spazio Autore:

Ciao carissimi e grazie per essere arrivati fino a qui.
Questo capitolo è un po' controverso e sono già sicuro che a molti non piacerà ma abbiamo scoperto un lato voyeur di Miki. Un po' lo avevamo già visto al lago ma in questo capitolo abbiamo avuto la conferma.
Chissà cosa ha pensato veramente Paola quando ha trovato Miki in quelle condizioni?
Ha veramente riso per la scena oppure è stata una reazione nervosa?

S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora