Parte 2

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Anche stasera Sergio, mio padre, ha bevuto. Gli basta veramente poco per ubriacarsi nonostante lui si vanta del contrario. Crede di saper reggere l'alcol. Lo sento gridare e lamentarsi di ogni cosa. Grida contro mia madre, le da della puttana e della poco di buono. Senti da che pulpito!
Tutto il giorno in pigiama a fumare e bere davanti a quella cazzo di TV. Un maestro come inconcludente. Però si prende anche il lusso di criticare mia madre. Lei non è perfetta e spesso mi trascura ma almeno qualche volta posso contare su di lei. Ieri è passato Sandro per riscuotere l'affitto ma papà lo ha mandato a fanculo e ovviamente non gli è andato bene. Infatti oggi è arrivata una notifica di sfratto, la terza. Ma a papà continua a non fregate un cazzo. Dice che con un minore in casa, che sarei io, nessuno ci può cacciare. In parte è vero. Cazzo! Sono talmente arrabbiato e schifato da papà che sto dalla parte di Sandro anche se questo comporta rimanere in mezzo ad una strada. Abita un piano sotto di noi e ogni giorni mi vergogno a scendere di casa per paura di incontrarlo. Non saprei che dire perché in fondo è una brava persona. In fondo ha avuto anche molta pazienza con noi. I soldi dell'affitto per metà li ha spesi quel coglione di papà al bar sotto casa, tra alcol e scommesse di ogni genere. Un classico! Almeno così potrebbe pensare uno che vede la mia vita da fuori. Solo perché è una situazione comune non vuol dire che faccia schifo o che non sia una merda. È facile giudicare e consolare per chi vive nella famiglia della mulino bianco. Nessuno da peso a uno come me perché nel mio quartiere è la normalità. Alcuni miei compagni hanno il padre che spaccia, altri la mamma troia, altri ancora sono orfani di uno o dell'altro genitore, forse di entrambi. Perché mai dovrei lamentarmi io? Ti dicono sempre di guardare in meglio, di essere positivo. Ma cosa cazzo c'è di positivo in una vita di merda. Due giorni fa mi servivano un paio di scarpe e le ho rubate. Mi è andata bene, questa volta. Ma la prossima? Vivo sul filo del rasoio e nonostante tutto la gente mi vede come un bravo ragazzo. Forse sarà perché mi faccio i fatti miei. Testa bassa e tiro sempre dritto. Non vedo, non sento, non parlo. Però devo ammettere che andare a scuola con Paola mi piace. Lei non mi giudica e capisce la mia situazione. È una settimana che facciamo il tragitto per andare a scuola e tornare. Parliamo veramente di tutto. Ho scoperto che lei è una fissata per la tecnologia ed i video giochi. Ha 15 anni e io 17 ma vi troviamo in sintonia su molte cose. A volte penso a lei come ad una fidanzata ma poi cancello subito. Non voglio soffrire di nuovo. Ah! Ma che che dico? Ho solo 17 anni, certo che soffrirò ancora. Sono realista e non penso di essere già grande come fanno la maggior parte dei miei coetanei. A volte mi chiedo se lei ha già avuto esperienze con altri ragazzi. Qualcuno potrebbe dire che è ancora piccola ma è scioccante sapere quello che fanno le ragazze della mia scuola. C'è una del terzo anno, sezione D, che si fa riprendere in bagno mentre lo succhia ai ragazzi. Almeno così dicono. In cambio lei si fa comprare cose su internet o ricariche sul telefono. Altri dicono che lo fa solo perché le piace. Onestamente non so a che cosa credere, so soltanto che si chiama Cassandra ma tutti la chiamano Cassy. Oggi fa figo inglesizzare ogni cosa, anche le più inutili.
Mia madre mi dice che dovrei iniziare a pensare cosa fare da grande ma non ne ho la minima idea. Tutti i miei compagni sognano di fare il calciatore. Io invece sogno una bella vita. E non intendo case, macchine e cose di lusso. Voglio una vita bella di cose interessanti, voglio che i miei figli, se ne avrò, non dovranno mai patire quello che sto passando io. Voglio la tranquillità! Forse anche questo è chiedere troppo oggigiorno.
Il mio amico Leo dice sempre che appena finita la scuola si cercherà una riccona più grande di lui per farsi mantenere e in cambio offrirà il suo corpo. In pratica vuole fare il toyboy. È un bel ragazzo Leo ma vorrebbe andare un po' in palestra per fare il toyboy come Ashton Kutcher. Le donne di quel genere voglio ragazzi dotati in tutto e per tutto. In fondo il gioco deve pur valere la candela. Devo ammettere che dotato lo è. Una volta a casa mia ci siamo messi a guardare un po' di porno e ci siamo segati. Ognuno per i fatti suoi ma è stato inevitabile sbirciare. Poi il coglione mi ha sporcato il pavimento quando è venuto. Sembrava non finisse più. Almeno l'ho convinto a pulire dopo. Purtroppo anche lui da un po' di tempo non è più parte della mia vita. Si è allontanato e non capisco il perché. Una volta glielo chiesi e ridendo mi disse che mi stavo immaginando tutto. Ma non è così. Mi ha mentito quella volta e non so il perché. Forse non saperlo è il vero motivo che mi fa soffrire. Ora quel vuoto di amicizia sembra che lo stia colmando Paola ma è ancora presto per dirlo. Oggi è più difficile avere amici che storie d'amore, sempre se di amore possiamo parlare. Forse stare con una persona una settimana oppure un mese non è proprio amore. Forse è più giusto parlare di cotte adolescenziali. Mi inquieta molto e non capisco come fanno i miei coetanei a dirsi ti amo dopo qualche giorno. Qualcuno potrebbe dire che si tratta di colpo di fulmine. Forse si, ma peccato che si lasciano dopo qualche giorno per dire le stesse cose alla persona successiva. Non sono un esperto ma per me questo non è amore. Sembra più noia e voglia di non restare soli. Si perché oggi essere sfigato non è avere le scarpe di merda non griffate, ma è stare soli, essere impopolare. E io sono e mi sento molto solo.

S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora