14 Settembre, inizia ufficialmente il mio ultimo anno di scuola alle superiori.
Faccio una doccia e poi vado in camera a mettermi qualcosa di comodo. Mamma non c'è. Sono le sette e mezza di mattina, è andata via presto perché di solito fa colazione con una sua amica e collega che si chiama Martina, almeno così credo di ricordare, non l'ho mai vista.
Mi asciugo con l'accappatoio e poi lo butto sul letto e nel frattempo rimango nudo. Non faccio caso alla finestra spalancata fino a quando con la coda dell'occhio mi sembra di vedere qualcuno alla finestra del palazzo di fronte. Cerco di scrutare meglio ma non vedo realmente nessuno. Sicuramente è la mia immaginazione che vorrebbe che ci fosse qualcuno a spiarmi come è successo quella volta che mi stavo masturbando e una signora da quella stessa finestra mi fissava. Credo pure fosse avida di piacere, almeno questo è quello che penso di aver intravisto nel suo sguardo. Quel giorno mi accorsi di essere spiato solo quando ormai avevo finito la mia pratica. Onestamente non so se avrei continuato a toccarmi se avessi saputo di essere osservato. Ma se ci ripenso ancora adesso mi eccito nuovamente.
Continuo la mia routine, metto dei boxer e vado a fare colazione. Lascio il PC acceso con un programma avviato. Ultimamente mi sono appassionato alla grafica in 3D e cerco di imparare un programma gratuito che si chiama Blender. Ho trovato su YouTube una sacco di video tutorial per imparare ad usarlo meglio. Non è per niente facile ma ho notato che è una cosa che mi stimola e soprattutto non mi fa pensare a nient'altro. Domani con il corriere mi deve anche arrivare una tavoletta grafica che tutti gli esperti consigliano di usare per lavorare meglio.
Preparo una tazza di caffè con latte e mangio una brioches. Lo zaino è già pronto dalla sera prima quindi mi rimane solo da vestirmi. Ho letto che gli uomini di successo usano vestire quasi sempre le stesse cose in modo da non perdere tempo nella scelta dei vestiti così mi sto rifacendo piano piano il guardaroba con cose quasi tutte uguali.
Pantalone leggero e maglietta scura, poi metto le scarpe e via. Non chiudo la porta perché mi ricordo di dover lavare le cose della colazione. Non mi piace che torna mia madre magari con una sua amica e vede il disastro. Mi sono ripromesso di aiutarla un po' di più con queste piccole cose.
Sto cercando di cambiare pagina, di essere una persona diversa, non dico migliore, ma diversa. Sapete perché? Una settimana fa ho incontrato di nuovo Livia. Si proprio lei, la signora che era vicina di pianerottolo con Paola e mi ha aiutato a capire molte cose.
Mi ha detto una frase che difficilmente scorderò "Non importa cosa ma trova una passione nella vita e diventa il migliore".
È un buon consiglio vero? Ci provo a seguirlo ma a volte la pigrizia vince contro la voglia di fare qualcosa. Sono un tipo discontinuo, mi appassiono a mille cose e poi non ne finisco mai una.
Finalmente sono pronto ad uscire per andare a scuola. Sarà un anno complicato e decisivo che avrà implicazioni concrete sul mio futuro ma ancora non me ne rendo conto, come quasi tutti i ragazzi della mia età.
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S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)
General FictionIn un mondo dove il lavoro è sempre più "sopravvivenza" Miki Jo (Michele Giordani) si sente attanagliano dalla morsa sociale. Come quasi tutti i suoi coetanei vive con l'angoscia di non essere mai abbastanza. Nella continua lotta per essere sempre i...