Parte 21

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È arrivato novembre, per la precisione il due novembre, quando tutti vanno al cimitero a salutare i propri cari.
Tutti tranne me e mia madre che preferiamo andare quando non c'è tanta gente. Possibilmente a metà settimana quando davvero l'affluenza è minima. Ma non è tutta la verità.
C'è un altro motivo per cui non andiamo il due novembre al cimitero, ossia che non ci serve un giorno dedicato ai morti per onorare i nostri morti.
Che poi a dirla tutta mia madre è quella che ci va, io per farla contenta la accompagno una volta al mese.
La vedo come si applica con cura a pulire la lapide, cambiare l'acqua e i fiori appassiti. Capita che fiori non ne troviamo perché altri che vanno a fare visita li rubano per i propri defunti. Non riesco ancora a decidere se lo fanno perché sono dei tirchi di merda anche per comprare due fiori oppure per menefreghismo e pigrizia, quindi prendono quelli che trovano. Devo ancora decidere.
Il cielo è grigio e anche il mio umore lo è, si sono metereopatico ma l'avevo già detto. Passeggio solo tra le strade del centro e qualche volta mi cade l'occhio su qualche vetrina. Vedo gente che compra, altra che beve qualcosa al bar, altra ancora passeggia come me. Raramente vedo qualche altro disgraziato che cammina come me. Non ci diciamo niente perché i nostri occhi quando si incrociano parlano già chiaro, è come se dicessero: "Ehi amico, anche tu nella mia situazione?"
Basta questo per renderci complici, anime affini per sempre anche se probabilmente non ci rincontreremo mai più.
Torno a casa a passo lento, a volte mi accorgo di avere lo sguardo rivolto sulla strada come se dovessi evitare degli ostacoli. Ostacoli che ovviamente non ci sono, eccetto per qualche buca dovuta all'usura del tempo.
Con abituale disinvoltura arrivo a casa tolgo la giacca e poso lo zaino. Mia madre è in cucina intenta a preparare la cena.
<<Ciao tesoro, sto preparando hamburger con patate al forno e paprika. Come piace a te>> mi dice con un sorriso inaspettato. Le sarà successo qualcosa di bello immagino. La cosa mi mette di buon umore. Non voglio indagare oltre e mi basta così.
Mangiamo insieme e poi vado in camera mia, mi metto nudo comodo sul letto senza fare caso a nulla, senza accorgermi che dalla solita finestra sono osservato. E' inquietante e al tempo stesso eccitante. Non mi va di vestirmi perciò spengo la luce e rimango solo con la luce della TV deciso a vedermi una serie fantasy tratta da un libro famoso dal titolo Anerol. Da subito è diventata una delle mie preferite in assoluto. C'è tutto quello che piace a me, sangue, sesso, mostri magici, guerre e personaggi straordinari. Sono alla terza stagione, quarta puntata, ma non ne ho mai abbastanza.
Prima di addormentarmi penso a Paola e mi chiedo cosa stia facendo. Mi domando se mi stia pensando oppure se le manco.
Poi lentamente cado in un sonno profondo, vinto dalla stanchezza di una giornata come le altre. Stanco di non avere nulla di emozionante da raccontare. 
Ma sarà per sempre così? Spero proprio di no e penso:
"Buonanotte Paola!"
"Buonanotte Mamma"
"Buonanotte signora misteriosa che mi spia"

S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora