Parte 25

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Sono arrivato al punto di non ritorno. Mi rendo conto finalmente che il tempo passa e io invece rimango fermo. Da quando è morto papà ho una visione diversa del tempo perché sento di dovermi muovere, sento di dover scegliere una direzione ma non la trovo. Non capisco dove andare e cosa fare. Forse ho una idea! Magari non ha senso però posso provare e non dovesse andare almeno ci ho provato. Voglio andare in libreria e cercare tra i libri e non solo la mia direzione. Ricordo che Paola faceva così. Chiudeva gli occhi e poi prendeva un libro a caso ed il titolo era la risposta ai suoi dubbi. Una volta ricordo che non sapeva se uscire con un tipo che le stava facendo la corte ma lei non era convinta. Scelse un libro e le capitò uno da titolo "L'importanza di dire NO", si convinse che non sarebbe uscito con quel ragazzo. In verità poi con il ragazzo ci è uscita, ci ha scopato e poi non si sono più sentiti. Almeno questo è quello che mi ha raccontato.

Entro nella libreria e noto che ci sono poche persone. In realtà io e un altra cliente, davanti alla sezione fantasy, visibilmente indecisa. Aveva tra le mani un tomo enorme dalla copertina rossa con dei disegni che sembravano dei mandala.
Vorrei avvicinarmi a lei per poterle parlare, vorrei poterla conoscere. Dopo aver distolto l'attenzione dal libro che tiene in mano mi concentro su di lei e noto quanto sia bella. Capelli di un colore che non saprei descrivere, a metà tra il biondo ed il castano, mossi ma raccolti in una sinuosa coda. Il suo naso piccolo e un po' a punta anche se non bellissimo è perfettamente in sintonia con gli zigomi tondi. Poco più bassa di me, corporatura snella ma con curve morbide che risaltavano con il suo abbigliamento. Un pantaloncino di jeans, una camicetta azzurra e dei sandali in stile calzare romano fino a metà stinco.
Mi avvicino alla sezione fantasy cercando di essere il più disinvolto possibile ma lo faccio molto maldestramente. Credo che lei lo abbia capito perché fa una piccola smorfia con la bocca dopo avermi visto con la coda dell'occhio. Presumo che si stia prendendo gioco di me nella sua testa.
Vedo quelle mani piccole ma sinuose che sfogliano le pagine del libro e inizio subito a desiderare che sfogliassero me. Immagino quelle mani sul mio corpo che iniziano a spogliarmi, che mi toccano le spalle, il petto, fino a scendere tra le mie gambe per farmi godere. 
Maledizione! Mi devo sistemare perché la troppa immaginazione mi ha causato un'erezione e non mi piace che si vede. Prendo un libro lo tengo davanti alla patta dei miei pantaloni e con l'altra mano tento di leggere qualche titolo. In fondo ero venuto proprio per questo nonostante penso che sia stupido. Sono sicuro che nemmeno Paola ci credeva davvero ma lo facevamo solo per passare il tempo.

Chiudo gli occhi e prendo un libro a caso. Poi li riapro e vedo cosa mi è capitato, un testo dal titolo "Il pianeta degli Dei" di un certo Zecharia Sitchin. Sembra uno di quei fantasy che piacciono a me, a metà tra Star Trek e Indiana Jones. Leggo la trama e scopro con stupore che non è un romanzo ma un saggio e che l'autore con questo libro si ripromette di ricostruire la storia umana ma che addirittura la sua evoluzione è merito di antichi alieni che migliaia di anni fa sono capitati sulla terra in cerca di un nuovo mondo. Questi antichi alieni si chiamano Anunnaki e poi i sumeri e altri popoli antichi li hanno venerati come dei.
Ne sono affascinato e quindi non ci penso due volte e lo vado a pagare in cassa. Il titolo non mi dice nulla sulla direzione che deve prendere la mia vita ma almeno spero di appassionarmi a questa lettura. Ormai è un po' che non trovo un libro capace di farmi rinunciare alla tecnologia. L'ultimo libro che è riuscito a farmi stare lontano da computer e altro è stato Lo Hobbit.

Ormai mi ero dimenticato della ragazza di prima ma noto che sta davanti a me intenta a pagare. Prima di pagare prende dalla borsetta la tessera cliente e gliela consegna a mio zio. Si si, la libreria è si mio zio, la stessa dove lavorava Paola quando riusciva.
Che botta di culo. Riesco a scorgere sul monitor della cassa nome e cognome della ragazza. Appena posso la cercherò su internet, sono troppo curioso.
Appena arriva il mio turno chiedo a mio zio di pagare ma lui come al solito mi risponde con un vaffanculo sorridendo e mi chiede di salutagli mamma. Zio è davvero un grande e non solo perché non mi fa mai pagare ma mi ha sempre trattato davvero come un figlio, quasi al pari dei suoi.
Una volta uscito dalla libreria l'unico pensiero è quello di trovare quella ragazza su internet: Lorenza De Pascali.

S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora