Sono due giorni che Paola non mi risponde e quindi preso da una strana forma d'ansia deciso di andare a casa sua per controllare. Per controllare che stia bene e che non le sia successo niente di male. Vorrei anche capire a che punto siamo. Non lo so se stiamo insieme oppure siamo due grandi amici che qualche volta scopano e non mi piace lasciare le cose in sospeso, per questo voglio mettere tutto in ordine. Non amo il caos nelle relazioni personali. Anzi, non amo il caos in ogni sua forma. Quando tutto è in ordine, quando tutto è chiaro, solo allora riesco a vedere.
Citofono e aspetto una risposta. Passano i secondi ma nessuno risponde, quindi riprovo.
Passano altri secondi e ancora niente. Citofono la vicina del suo pianerottolo. Lei chiede chi fossi e io con un italianissimo "Sono io" mi faccio aprire senza problemi.
Arrivo sulla soglia della porta del suo appartamento e busso con di vigore. Nessuna risposta! Ci riprovo con più veemenza. Nessuna riposta!
La vicina apre la porta e vedendomi capisce tutto quello che stava succedendo e mi guarda con un velo di malinconia. Mi accorgo che il volto della signora rispecchia il mio. Forse con riluttanza una piccola scintilla di consapevolezza sta credendo in me anche se faccio di tutto per tenerla spenta.
<<Mi dispiace ragazzo ma Paola non c'è.>> mi dice lei con un atteggiamento che mi incitava a rassegnarmi anche se ancora non capivo bene a cosa.
<<Non capisco perché non mi risponde da due giorni.>> replico quasi come se non avessi sentito la frase della donna.
<<Capisco! So bene che eravate molto legati e si vedeva. Era bello che due ragazzi come voi si erano trovati in un mondo come quello di oggi.>>
<<Cosa dice signora? Che mondo?>> domando quasi stordito. Perché questa donna mi fa questi discorsi filosofici?
<<Un mondo di merda.>> risponde la donna in tono secco e rassegnato.
<<Sa dirmi dove posso trovare Paola?>> chiedo senza troppa convinzione.
Lei non risponde alla mia domanda e la cosa mi mette disagio, soprattutto avendo il suo sguardo fisso su di me, come se fossi un cane bastonato in cerca del mio padrone. Sospira e si stringe meglio la vestaglia di cotone che indossava. Mi pare di scorgere che sotto non è molto vestita ma alla mia libido in questo momento non interessa.<<Paola non c'è perché è andata via.>>
Le parole della donna piombano su di me come quei pianoforti nei cartoni animati che poi appiattiscono il malcapitato. Una scena tragicomica se ci pensate. Un po' come tutta la mia vita. Quella che prima era una scintilla di consapevolezza ora è un fuoco di dolore che inizia a bruciarmi per tutto il corpo. Non ci posso credere! Non ci voglio credere!
<<Come... Dove è andata? Quando torna>> domando tentando disperatamente di trattenere le lacrime.
<<Si è trasferita nella capitale. In verità hanno trasferito il padre per lavoro e allora tutta la famiglia lo ha seguito.>> spiega la donna.
Noto che anche il suo sguardo e la sua voce si cono incrinate quanto ha nominato il padre di Paola. Credo fosse amiche con la moglie. Almeno è questo quello che voglio pensare.
Rassegnato prendo le scale per tornare a casa.
<<Hei!>> sento la donna chiamarmi <<Sicuro di stare bene? Se vuoi ti posso offrire qualcosa di caldo. Con i primi freddi aiuta ed inoltre ristora l'anima.>> mi dice sorridendomi con una dolcezza che le illumina il volto e la fa sembrare ancora più bella di come in realtà è.
Avevo già preso le scale ma qualcosa mi fa tornare indietro. L'atteggiamento da crocerossina della donna mi convince ad accettare il suo aiuto. Inoltre mi sento solo, deluso e arrabbiato, quindi magari mi fa bene parlare e distrarmi con qualcuno anche se una sconosciuta.
Torno indietro ed entro in casa e lei con eleganza mi aiuta a sfilare la giacca leggera che porto.
<<Posso farti un tè caldo oppure un caffè?>> mi chiede con premura.
Sono titubante della sua offerta perché il the non mi piace e il caffè non sono abituato a prenderlo il pomeriggio inoltrato. Temo di avere poi bruciore di stomaco.
<<Un caffè macchiato se posso scegliere.>> dico cercando di essere il più educato possibile.
<<Non fare il timido però mi piace che sei tanto educato>> sottolinea lei. <<Ah! Ti va invece una bella cioccolata calda? Se vuoi ti metto anche la panna sopra.>> mi propone con gioia.
<<Si si. Una cioccolata è perfetta.>> la cosa mi mette di buon umore e si capisce subito dal tono della mia voce.
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S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)
Ficción GeneralIn un mondo dove il lavoro è sempre più "sopravvivenza" Miki Jo (Michele Giordani) si sente attanagliano dalla morsa sociale. Come quasi tutti i suoi coetanei vive con l'angoscia di non essere mai abbastanza. Nella continua lotta per essere sempre i...