Parte 24

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Sono sul mio letto a pensare del più e del meno. A volte pensavo ai capelli di Erika poi il mio cervello si ricordava della nuova supplente, uno schianto di professoressa. Mi domando se sia sposata oppure fidanzata. Bhe! Insomma penso sia un vero peccato se non ha un uomo oppure una donna, in base ai gusti, che non la soddisfa. Non avrei mai creduto che potessi avere un insegnante del genere e soprattutto non al mio quinto anno di superiori. Ormai la mia corsa è finita, quasi, e si avvicina il tempo di tirare le somme. Si avvicina il momento di capire seriamente cosa fare della mia vita.

Un po' di tempo fa mi avrebbe aiutato Paola a capire cosa fare e come farlo. Potrei chiedere a mia mamma ma si sa come sono i genitori, sempre a dirti cosa è giusto piuttosto che spingerti verso qualcosa che ti piace. In fondo è sensato visto dal lato genitore che preferisce vedere un figlio o figlia sistemato ma insoddisfatto che alla ricerca del proprio posto nel mondo. Non è del tutto sbagliato perché forse è meglio essere infelice ma non uno stipendio. Precisiamo, un buon stipendio. Si perché la maggior parte delle persone fa un lavoro di merda che non gli piace con uno stipendio da fame. Quando le due cose combaciano, e in Italia è molto facile trovare questo mix di situazioni, allora vedi quelle persone davvero infelici, frustrate e sofferenti.
Oppure penso a quelli che fanno quello che amano ma senza essere pagati dignitosamente, cosa succede? Succede che iniziano ad odiare quello che prima pensavano fosse la propria passione. Semplice!

Ma torniamo a me e ai mei pensieri. Sono molto confuso perché sono consapevole che devo pensare con cognizione di causa in quanto questa scelta sarà molto importante per il mio futuro ma non nonostante tutto non riesco a prendere la cosa seriamente. Mi sento come anestetizzato dal peso della decisione. Una volta uscito dalle superiori ogni errore sarà difficile da correggere.
Mi sono rotto il cazzo di pensare, ho voglia di farmi una canna per distrarmi un po'. Ricordo di aver lasciato qualche grammo di erba nascosto nel box di un vecchio hard disk esterno.  Infatti non ci metto molto a trovarla, rullo e accendo.
Che senso ha? Non sento niente. Dicono tutti di sballarsi, tutti parlano di viaggi astrali dopo aver fumato erba ma io non sento niente. Niente trip mentali, unicorni, arcobaleni o viaggi astrali. Dopo venti minuti sento una gran fame che mi costringe ad alzarmi dal letto per fami un panino. 

Torno in camera a mangiarmi il panino sulla mia scrivania. Dovrei studiare ma non ne ho voglia. Mi porto pure da bere, prendo una delle birre di mia madre. Uno dei pochi vizi che ha, ma solo quando è in compagnia oppure il sabato sera quando prende la pizza. 
La finestra è spalancata e le tende bianche sono abbastanza trasparenti quindi lasciano entrare abbastanza luce. Ormai settembre è finito, rotolo con la sedia della scrivania vicino alla finestra per scostare la tenda e prendere qualche secondo di sole estivo, caldo e luminoso. 
Tra un boccone e un sorso di birra guardo fuori e dal mio sesto piano vedo le persone che passano. A volte mi immagino le loro vite e mi diverto a fantasticare un po'. 
Sta passando un signore sicuramente oltre i sessanta con due buste della spesa. Immagino che lo abbiamo mandato la moglie per cucinare. Una ventina di minuti dopo lo rivedo passare con un'altra busta della spesa. Mi diverto a pensare che la moglie lo abbia ripreso perché aveva dimenticato alcune cose nella spesa precedente e lo abbia costretto ad andare di nuovo al supermercato. Vedo una signora vestita con un pantalone di pelle nero aderente e una borsa rosa con tanti peli tipo peluche. Con passo spedito immagino che sia in ritardo per andare a lavoro. Altra gente che passeggia mentre fissa il telefono altra mentre parla da sola o con altre persone. Tutti che fanno qualcosa tranne me. Io fisso i miei pensieri e mi domando che ne sarà di me. In questo modo metto in pratica quello che chiamano effetto Pigmalione, ossia non faccio niente per migliorare la mia vita così mi posso lamentare del fatto che la mia vita faccia schifo. In pratica mi sto auto sabotando.

Fisso la finestra di fronte alla mia e mi accorgo che sta chiusa. Per pura coincidenza si apre poco dopo che ho iniziato a fissarla. E' sempre la stessa donna. Ci fissiamo senza dirci nulla poi lei va al centro della stanza, il bagno per essere chiari, e si soglie i capelli. Se li tocca e li smuove dando vita ad una danza inaspettata. Quando erano legati non sembravano così tanti. E' molto vicina a me, non mi ero mai accorto di quanto cazzo fossero vicine le nostre finestre. In linea d'aria saranno sette oppure otto metri. Credo che un campione olimpico potrebbe saltare da una finestra all'altra. Se ci penso rimango stupefatto da solo. Dopo i capelli si toglie i vestiti, mentre lo fa qualche volta i nostri occhi si incrociano, almeno così mi sembra, anche se solo per un attimo. Successivamente si dirige verso la doccia. Possibile che non mi abbia visto? Ormai è completamente nuda ed inizia a farsi la doccia come se niente fosse. Non aveva mai osato tanto. Quella volta che mi sono masturbato non mi ero accorto di lei altrimenti mi sarei nascosto e adesso forse pensa che sia una specie di gioco e vuole fare la sua parte. Ma quanti anni avrà? Sicuramente sulla quarantina e nonostante tutti si mette a giocare con me. Per sua fortuna non sono più minorenne da Aprile. A parti invertite penso che sarebbe considerata una cosa disdicevole, ossia, se al posto di una donna matura e di un adolescente arrapato come me si fossero un uomo maturo ed una adolescente arrapata. 
Che strano il pensiero umano sottoposto a dogmi sociali vecchi di secoli, incarnati come tatuaggi sbiaditi. Lo stesso evento possiede dimensioni e aspetti completamente opposti se cambiamo il sesso dei protagonisti. Strano essere è l'uomo.
Intanto che mi perdo in seghe mentali mi viene voglia di farmi una sega vera e propria mentre mi godo la vista di questa donna che si fa la doccia come se fosse in un set di un film porno.
Prima si fa lo shampoo e poi si massaggia il corpo con il bagnoschiuma. Nel frattempo io sto godendo con gli occhi e con la mia mano. Lei mi fissa e sembra soddisfatta. Finalmente raggiungo l'orgasmo e lei come se nulla fosse chiude la finestra. Tutto finito! Sipario chiuso senza mezzi termini, talmente tutto veloce che non mi sembra nemmeno che sia successo.
Dunque mi convinco che davvero non sia successo e quindi mi pulisco la mano e mi rimetto a mangiare.

S. p. A. Una Vita Di Interessi (senza revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora