"Ehi, Rav, hai sentito? Il preside vuole punire chi ha fatto quelle scritte. Testuali parole: non può più sopportare che quei vandali restino impuniti" mi informa Wyatt appena arrivo agli armadietti.
"Già. Dice che finalmente punirà i 'vandali della città', così che non distruggano altri cespugli trasformandoli in un più utile mangime per i vermi" aggiunge Aidan, riferendosi ad un'altra nostra impresa, che definirei 'minore'.
Questo perché distruggere i cespugli del giardino del preside non è esattamente una delle nostre opere migliori, come appendere agli alberi davanti alla scuola le mutande di Alan Cooper, capitano della squadra di football e più gran pallone gonfiato della scuola.
La mia preferita però resta quella ai danni del sindaco. Avevamo scritto con la solita vernice rossa una frase: belle le aiuole? sul portone del municipio. Questo quando la festa d'autunno era stata eliminata per destinare i soldi a costruire un'altra di quelle inutili aiuole di cui la città è tappezzata.
La festa d'autunno era quella riservata a noi ragazzi, ed era la nostra preferita.
L'unica occasione in cui fosse lecito divertirsi.
"Cercate di non farci beccare, allora" risponde Seth, appena arrivato.
***
"Avete visto Judah? Intendo, dopo ieri sera" domando prima di entrare nella classe di arte.
Scuotono la testa quasi all'unisono, quindi li saluto.
Dò un'occhiata veloce in giro e noto che, come mi aspettavo, non si è presentato neanche qui.
Mi lascio cadere sulla sedia e prendo dei gessetti.
Sto ripassando il profilo del soggetto del dipinto di rosso scuro quando sento il cellulare vibrare.
Rifinisco ulteriormente la scena e poi lo accendo: è Judah.
- Dobbiamo parlare. Al solito posto tra mezz'ora.
Sempre simpatico...
Controllo l'ora e capisco di essere già in ritardo, quindi mi alzo ed esco.
Arrivo al parco e lo scorgo, seduto sul bordo della pista per skate.
In viso ha ancora i segni della sera passata, che non scalfiscono per niente il suo fascino, anzi.
Penso sia l'unico al mondo a cui dona di tutto.
Scivolo giù fin sul fondo della pista e risalgo per sedermi accanto a lui.
Non alza neanche lo sguardo, e questo mi fa preoccupare ulteriormente.
Non mi guarda neanche quando sussurra: "Dimenticami. E io farò lo stesso"
Io cerco il suo sguardo, inutilmente, ma rimango impassibile.
"Cambi idea in fretta, a quanto vedo"
E' in difficoltà, e lo vedo chiaramente, anche se lui cerca di nasconderlo.
"E' stato uno sbaglio. Non pensavo quello che ti ho detto"
"Lo sai? Sei un pessimo attore. Ma va bene, non ti spiegare" rispondo, alzandomi e, semplicemente, allontanandomi.
Vado direttamente a casa, prendo una bottiglia di vodka dal frigorifero e salgo in camera mia.
Prendo un libro, che mi accorgo essere 'Il ritratto di Dorian Gray'.
Quando si parla di ironia, la sorte le batte tutte
Sorrido, ricordando della prima vera discussione avuta con lui.
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The breakfast club
JugendliteraturCinque adolescenti che riescono a cambiare le cose, che lottano per quello che credono giusto. Una ragazza, che trova qualcuno di così simile a lei, che riesce a capirla. Riuscirà ad accettare i propri sentimenti? Una teen fiction per chi ama legge...