Sono le sette quando esco dal portone di casa mia. La mia amica mi aspetta con un viso stanco, con le braccia incrociate per il freddo.
<Buongiorno> mormora con una voce da sonno profonda. <Buongiorno anche a te> dico, abbracciandola. Ci avviamo verso il parco vicino a casa mia, mentre chiacchieriamo. Mi racconta le ultime novità di Edoardo, dell'Università, gossip vari del gruppo. <Comunque tu non mi devi dire nulla?> dice ad un tratto, mentre entriamo nel grande parco: c'è qualcuno che fa ginnastica, gente che corre, alcuni camminano come me e Lucia. <No?> quasi chiedo, affrettando il passo senza pensarci. <Lauro a casa tua non ti dice nulla?> continua ad indagare. La guarda e arrossisco. <Glielo ha raccontato Edo. Credo che tu gli piaccia> sentenzia. Poi riprende:<Non credo ancora in senso romantico, ma in senso di amicizia sì, e anche tanto. Vi assomigliate in qualcosa dai> continua. Scuoto la testa:<Togliti tutto dalla testa perché non ci potrà essere nulla tranne che una bella amicizia> le dico. Lei fa un gesto con la mano: <Ti conosco troppo bene, so quando menti. Puoi anche distruggerlo quel muro. Anzi, già lo dovevi fare con Francesco> dice dura. Francesco è stato il ragazzo che ho frequentato per un anno dopo Giacomo: pensavo che fosse la persona giusta, mi faceva stare bene, poi però avevo deciso di chiudere tutto, improvvisamente: non avevamo ufficializzato ancora, ma mancava poco. Gli ho spezzato il cuore e mi è dispiaciuto un sacco, ma non me la sentivo.
Sospiro. La mia amica mi guarda, ormai sconsolata: <Ma datti una possibilità no? Che male c'è?> continua.
Nel frattempo, completiamo il nostro giro e alle 8 siamo di nuovo davanti a casa mia: ho un'ora per lavarmi, mangiare e riuscire. Le dò un abbraccio veloce, poi salgo velocemente a casa e alle 9, puntuale, son di nuovo fuori, stavolta senza nessuno che mi aspetti. Faccio il solito tragitto e arrivo davanti alla facoltà. Appena vedo le facce ormai familiari dei miei colleghi mi avvicino, salutandoli e aggiungendomi alla conversazione. Entriamo in aula in massa, prendiamo dei posti e prima che inizi la lezione, organizziamo rapidamente un aperitivo per la sera stessa.
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Ti rinnamorerai a marzo./ Achille Lauro.
FanfictionChe ne sai, non ti hanno mai detto di no.