Sole's POV
Stavamo galoppando a tutto spiano e capì che non era poi così difficile. Stavamo correndo verso casa del fauno che è anche amico di Lucy. Lì avremmo trovato riparo, saremmo stati al sicuro almeno finchè i lupi non avrebbero trovato le nostre tracce. Almeno fino al giorno dopo. Essendo che lì c'ero stata subito ,era difficile che ci tornassero a vedere così presto.
"Ed, sai che è un miracolo che io galoppi ancora vero?"
"Sì ma tu continua Philip, so che ce la farai. E' grazie ad Aslan se siamo ancora qui"
A quanto pare Philip era il suo vecchio cavallo ancora in piedi a causa di questo Aslan, che ho poi scoperto essere un leone; evvai, viva le stranezze e i cavalli immortali.
"Sole, attenzione! Certi alberi ci sentono, stanno con Jadis!"
"Alberi che sentono????"-e intanto non smisi di galoppare.
"Oh no non di nuovo"-Ed scese da Philip alla svelta dopo che i cavalli avevano la bava alla bocca per la corsa e io chiesi :-"In che senso 'non di nuovo' scusa ?"
La porta del fauno era scardinata e la casa dentro gelida. Mi guardai intorno poi conducemmo all'interno anche i cavalli e Edmund si accasciò sulla poltrona. Gli dissi che la casa era già così malmessa e vuota al mio arrivo. Presi una foto:-"E' lui?"
"Sì. Con Lucy. "
Mi sedetti di fronte a lui.
"Voglio sapere "
Prima cambiammo la fasciatura a Everett e lo mettemmo dinanzi al fuoco a riposare.
"Scusate ma dormo anche io. Troppa ansia per un roditore "-disse con enfasi Ripicì e si mise giù accanto alla volpe.
Edmund si passò le mani sul viso con aria stravolta.
"Cosa intendevi con gli alberi ascoltano?"
"Quello che ho detto. Ci sentono"
"Assurdo che esistano anche alberi cattivi"
"Non hai idea di ciò che può essere assurdo. "-fece una pausa poi iniziò a raccontare :-"Con la guerra nostra madre ci mandò al sicuro in campagna come ti avevo detto, e in un giorno di noia in giardino ruppi un vetro, feci fuori un'armatura e per nasconderci andammo in questo armadio guardaroba. Sembra una vita fa e in effetti la è ma...Lucy fu la prima a scoprire questo mondo. Lei per prima legò con Tumnus, il fauno. Gentile, buono. Lui la fregò per Jadis ma poi si sentì in colpa così la restituì al nostro mondo. Quando noi tornammo la casa era in rovina. Era stato preso da lei. Io tradì i miei fratelli dandoli in pasto a Jadis come dei cani, per degli stupidi dolcetti che lei mi aveva offerto. "-guardò Everett a malincuore.
"Lui venne pietrificato, come tutte le sue vittime. Questa sembra una storia che si ripete ed è...orribile. Ma poi Aslan mi ha risparmiato dandosi in pasto a lei. In un certo senso. Si sacrificò. E venni incoronato come 'il giusto' ma mi porterò sempre addosso il senso di colpa."
"Capisco. Scommetto che eri solo spaventato e giovane"
"Lo ero ma ciò non mi giustifica. E ora lascio che le mie sorelle vengano fatte prigioniere. Sono un totale disastro "
"Ma non è vero, solo che la salvezza non può essere immediata. Stai cercando di salvarle. E va bene così Ed. E siamo qui ...perchè?"
"Credo che qui siamo al sicuro almeno fino a domani all'alba,poi sloggiamo. Maugrim e gli altri hanno buon fiuto e spie ovunque ma noi la buona e vecchia astuzia e non penso che pensino che siamo tornati dove tu hai messo piede la prima volta. Qualcuno gli avrà riferito il tuo percorso "
"Oh! Quindi credi che anche Caspian e Darius il tasso potrebbero essere in pericolo?"
"Forse ma...forse no. Sono troppo a sud. Sono stanco morto, tu?"
"Un pò ma sono una buona musicista io"-presi un'armonica che era lì, probabilmente di Tumnus e me la congiunsi alla bocca.
"Suoni?"
Presi uno spartito mezzo stracciato e suonai. Era una ninna nanna dolcissima e rilassante. Il petto di Edmund andò su e giù tranquillo dopo pochi minuti e onestamente anche io mi assopì. Mi cascò di mano lo strumento e caddi in un sonno profondo.
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𝔏𝔞 𝔣𝔦𝔤𝔩𝔦𝔞 𝔡𝔦 𝔄𝔰𝔩𝔞𝔫
FanfictionSole non aveva mai conosciuto suo padre. Ora che aveva compiuto la maggiore età voleva cercarlo. Un anno per prepararsi, e l'anno dopo sarebbe partita. Ma ciò che aveva sempre e solo sognato non avrebbe mai immaginato che sarebbe stata realtà. Inolt...