𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 5: 𝖙𝖍𝖊 𝖙𝖍𝖗𝖊𝖊 𝖒𝖚𝖘𝖐𝖊𝖙𝖊𝖊𝖗𝖘

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Sole's POV



Arrossì quando Edmund mi svegliò. Ero così stanca che mi ero addormentata subito dopo la storia e avevo la bava alla bocca. Ancora di più quando mi preparò la colazione. 

"Everett?"

"Scherzi? Non ti aspetterai che torni così in fretta. Qui siamo sì a Nord ma abbastanza distanti dal castello da essere al sicuro. E poi sempre detto che torni"-l'ultima frase la disse piano, quasi non volesse farsi sentire. 

"Non dire così. E'...una brava volpe"

Rise e che risata.

"Ti ci sei già affezionata ?Ma che dolce"

Arrossì per la terza volta nel giro di dieci minuti. 

"Sai sei carina quando arrossisci"

"Io non arrossisco. E poi non dovresti farmi complimenti. Non penso che  a tua moglie andrebbe a genio. Se è...viva; di là dico ,nel mondo reale"

Proruppe in una fragorosa risata.

"Ahahahahahha oh cielo. Come sei stramba. Rilassati, mai stato sposato in vita mia. Non dico che sono sempre stato un donnaiolo ,ma me la cavo. E poi da sempre immerso nel lavoro"

"Che lavoro fai?"

"Scrivo"

"Tu...scrivi"-dissi incredula.

"Eh certo, perchè non ne ho dello scrittore vero? Eppure è ciò che faccio. Ho scritto un mucchio di libri ispirati a Narnia. Fantasy sai; alla gente piacciono e ai tempi nostri hanno sempre più via via preso piede"

"Capisco ciò che intendi, io amo i fantasy. "

"Buon per te. Ti farò leggere i miei scritti. Anche se non dovresti paragonare il nostro mondo come reale a questo irreale. Non significa che ciò che è celato a molti sia tale."

Guardai la mia colazione in una scodella di legno.

"E questo cosa sarebbe?"

"Sei carina anche quando arricci quel tuo nasino perfetto alla Amy March. Latte con fette biscottate direi. Mio nonno adorava questa colazione. Assaggia prima di schifarla"

Lo assecondai ed in effetti era mangiabile.

"Non c'è certo prosperità 'grazie' a Jadis...tranne che per lei"-diceva sempre il suo nome un pò mezzo sibilato fra i denti. 

"Capisco. Scusa"

"E di che? La colpa è sua. "

Poi ,di colpo, come se si fosse riscosso picchiò le mani sulle ginocchia e disse:-"Allora Sole: che si fa mentre aspettiamo la tua volpe domestica?"

"Ah-ha che simpatico. Non so dimmi tu. Non fai colazione ?"

"Già fatta. Mai stato un mattiniero ma di questi tempi...dormivi così beatamente che non mi pareva proprio il caso di svegliarti. Poi si sa che sono ultra simpatico"

Mi strappò una risata nasale e quasi mi andò di traverso il latte. 

"Propongo di fare i tre moschettieri "

"Non si può fare. I moschettieri sono tre, e noi due"

"Sbagliato. C'è Ripicì che in caso tu non lo sappia  è un ottimo spadaccino"

"Puoi ben dirlo Ed! Che qualcuno mi rimpinzi!"

"Ahahha va bene topo, ho del formaggio per te"

"Ha! Topo...umano"

"Re e figlio di Adamo prego"

"Quel che sei"

Ci allenammo come dei pazzi per tutto il giorno e un sacco di volte inciampavo perchè la tana era piccola e io maldestra e incapace. Era vero: Ripicì sapeva farci. Ho avuto due ottimi insegnanti per un giorno. Non ho mai pensato che la scherma potesse fare per me. Mi sentì Lady Oscar. 

"Complimenti Sole, hai un talento naturale. Sembra che tu l'abbia sempre fatto"

"Non direi, sono qui da ieri ma ok, uhhh!"

Mi faceva male la milza ed ero in un bagno di sudore ma poteva andare peggio.

"Dovrai essere preparata a combattere "

"Ma se non so neanche fare male a una mosca "

"Ma dovrai. Proviamo un'ultima volta ?"-chiese Edmund. Io annuì. Ormai. 

Ripicì era uscito in ricognizione e quindi eravamo soli. 

Edmund mi fregò con una mossa astuta finchè persi la spada e lui era a un centimetro dal mio viso:-"Ricorda chi sono: Edmund il giusto"

Credo di essermi persa nei suoi occhi e siamo stati in quella posizione per un pò a fissarci perchè non sentì ne Everett ne Ripicì rientrare. 

"Ehm...scusate "

"Ohhh aria d'amore"-fece eco il topo.

Ci scostammo bruscamente.

"Scusate ma avrei bisogno di aiuto"-disse Everett e poi crollò. Era ferito. 

𝔏𝔞 𝔣𝔦𝔤𝔩𝔦𝔞 𝔡𝔦 𝔄𝔰𝔩𝔞𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora