Mancano meno di ventiquattro ore al giorno del mio matrimonio.
Meno di ventiquattro ore e sposerò l'uomo che amo, l'uomo che mi ha reso ciò che sono oggi. Meno di ventiquattro ore e pronuncerò le mie promesse davanti alla sua famiglia-che ormai è diventata anche la mia-e ai nostri amici, alle persone che amiamo e che ci amano.
Meno di ventiquattro ore e passeremo finalmente il resto della nostra vita insieme. Meno di ventiquattro ore e dirò "io lo voglio" per poi baciarlo.
Chi l'avrebbe mai detto eh? Mickey Milkovich che si sposa, fa già ridere così. Io stesso non avrei mai pensato che sarebbe potuto accadere, però poi ho conosciuto Ian e da lì niente è stato più lo stesso.
Ho conosciuto lui e ho capito che ne valeva la pena.
Ho capito che valeva la pena rischiare di stare male, di venire pestato da mio padre, di ricevere insulti e battutine omofobe ogni volta che usciamo e ci teniamo per mano. Che valeva la pena passare le giornate nel letto a piangere, bere talmente tanto da dimenticare anche il mio nome, finire due pacchetti di sigarette in un giorno e passare decine di notti senza dormire.
Perché per lui rifarei tutto mille volte ancora, perché lui ne vale la pena.
Auguro a tutti di trovare una persona così.
Una persona che riesce a capirti con un solo sguardo senza bisogno che tu dica nulla, che ogni volta che cadi è sempre lì a sorreggerti e quando non riesci a rialzarti in piedi si sdraia accanto a te. Una persona che sappia colorare anche le giornate più buie e che riesce a strapparti un sorriso anche mentre stai piangendo. Una persona che farebbe di tutto per te, che se sono le tre del mattino e le dici che vuoi andare in spiaggia non ti dica "sei pazzo? dormi" ma che si alza, prende un asciugamano e viene con te. Una persona con cui guardare film stupidi e ridere, ridere fino alle lacrime e ad avere il mal di pancia, con cui immaginare di girare il mondo anche se poi non vi muovete dal divano e cantare a squarciagola le tue canzoni preferite senza aver paura di rovinarle. Una persona che ti ami più di quanto tu faccia con te stesso, che ti stia sempre vicino e che faccia di tutto per vederti sorridere.
Sono infinitamente grato di averlo incontrato.
E lo so che le cose tra noi due non sono incominciate nel migliore dei modi, che lui scappava da me perché volevo picchiarlo, che poi andando avanti le cose non sono cambiate ma anzi, che il nostro non è mai stato un rapporto normale, che è più il tempo dove ci urliamo addosso che quello dove ci baciamo, però noi siamo fatti così. In fondo che cosa ci potevamo aspettare dopo che siamo cresciuti con Terry, Frank e Monica?
Sono contento di avere una persona stupenda come lui al mio fianco e mi dispiace di averlo fatto soffrire.
Mi dispiace di averci messo così tanto per capire che era lui tutto ciò di cui avevo bisogno e mi dispiace anche di averci messo così tanto tempo ad accettarlo e ad accettarmi. Mi dispiace per averlo odiato e per aver odiato me perché non riuscivo a smettere di amarlo, perché mi avevano sempre insegnato che era una cosa sbagliata e contro natura. Mi dispiace di essere stato un coglione-e di esserlo tuttora-e di non aver mai fatto con lui le cose che fanno insieme le coppie normali, perché se lo merita, però abbiamo tempo per rimediare.
Spero di passarne altri venti, trenta, quaranta di anni con lui, perché non mi stancherò mai di averlo al mio fianco.
Non mi stancherò mai di svegliarmi e trovare il suo corpo abbracciato al mio, di intrecciare le nostre mani insieme, di baciarlo ogni volta che si prende cura di me e di vedere i suoi occhi illuminarsi mentre sorride. Non mi stancherò mai neanche di sopportare i suoi momenti no, le urla, le litigate, le volte in cui non vuole prendere le medicine, le fasi maniacali in cui si alza alle quattro del mattino per preparare la colazione e tutte le paranoie che si fa, perché lo amo così com'è.
Lo amo e ormai non ho più paura ad ammetterlo.
Lo amo e vorrei urlarlo al mondo.
Meno di ventiquattro ore e potrò finalmente sposare l'amore della mia vita, beh direi che alla fine ce l'abbiamo fatta no?
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Nobody knows the me that you do |gallavich|
Conto"Vorrei essere per te i tuoi sedici anni, quei momenti in cui ti senti molto più grande di quello che sei in realtà, quei momenti in cui vorresti solo spaccare il mondo, in cui vorresti urlare che stai vivendo qui e adesso, in cui tutte le tue emozi...
