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⚠️TW//ED⚠️

se pensi che questo capitolo possa urtare la tua sensibilità non leggere!
non sono presenti menzioni sulle calorie e sul peso.
se pensi di avere un problema parlane con qualcunx e ricordati sempre che chiedere aiuto non è da deboli, anzi, e che ti meriti di stare bene e di essere aiutatx.
se hai bisogno di qualcuno con cui parlare io sono qui.
stay safe<3




"Caro Ian,
So che in questo momento mi starai odiando.
Che starai pensando che ho tradito la tua fiducia, che forse avresti fatto meglio a non dirmi niente, a tenere tutti i tuoi pensieri per te e a non confidarmeli.
So che sei convinto di stare bene, di non avere nessun problema.
Che tutto quello che stai facendo sia una cosa assolutamente normale, che sono solo un pazzo a pensare che tu abbia bisogno di aiuto, di qualcuno che ti stia vicino più di quanto posso fare io.
So che mi odierai ancora per tanto tempo, che ti ci vorrà ancora tanto prima che tu capisca che tutto quello che ho fatto l'ho fatto solo per il tuo bene.
So che adesso non capisci ma spero che un giorno riuscirai a perdonarmi, che riuscirai a capire che ormai da tempo avevi smesso di vivere e che ti limitavi a malapena a sopravvivere.
Che riuscirai a capire che non potevi andare avanti così, che dovevo fare qualcosa prima che fosse troppo tardi.
Ti ho visto spegnerti lentamente, giorno dopo giorno, davanti ai miei occhi.
Ti ho visto appassire come un fiore sotto il temporale, perdere tutti i tuoi colori fino a diventare di un grigio sbiadito.
Ti ho visto cadere così tante volte da non riuscire nemmeno più a rialzarti, da arrivare a preferire quel buco nero freddo e buio che ti stava risucchiando piuttosto che tornare alla tua vita.
Ti ho visto perdere lentamente il sorriso, la luce che brillava nei tuoi occhi e che li rendeva vivi.
Ti ho visto cercare di renderti sempre più piccolo, sempre più invisibile, più impossibile da trovare, da vedere.
Ti ho visto scomparire davanti ai miei occhi come un fantasma, diventare l'ombra di quel ragazzo allegro e sorridente che eri prima.
Ti ho visto diventare pelle e ossa, diventare così magro che avevo paura che sarebbe bastata una folata di vento per trascinarti via, così piccolo che avrei potuto metterti in tasca, che avevo paura di perderti in mezzo alla folla e di non riuscire più a trovarti.
Ti ho visto combattere contro la tua stessa mente, contro quelle voci nella tua testa che non facevano altro che urlare ininterrottamente, che non ne volevano sapere di stare zitte, che esigevano di essere sentite.
Ti ho visto odiare il tuo corpo, odiarlo così tanto da arrivare a consumarlo, a distruggerlo del tutto.
Ti ho visto farti del male e farlo anche alle persone che avevi intorno, allontanare tutti per rimanere solo con te stesso.
Ti ho visto cambiare di giorno in giorno fino a non riconoscerti più, fino a trasformarti in una persona che non sei.
Ti ho visto piangere per ore davanti a dieci penne di pasta, metterci un'ora per riuscire a mangiare anche solo uno spicchio di mela.
Ti ho visto digiunare per giorni, camminare così tanto da arrivare a sentirti male, da arrivare a rischiare di svenire ogni volta che provavi ad alzarti dal letto.
Ti ho visto odiare il tuo riflesso ogni volta che passavi davanti a uno specchio, nasconderti sotto strati e strati di vestiti per proteggerti dal giudizio del mondo.
Ti ho visto sdraiato nel letto di un ospedale con un ago nel braccio e un tubo nel naso perché ti rifiutavi di mangiare, perché avevi raggiunto un peso così basso che per il tuo corpo vivere era diventato insostenibile, che ti si poteva vedere attraverso, che eri diventato trasparente.
Ti ho visto accasciarti al suolo senza forze, incapace di andare avanti, di lottare ancora, mentre io ero lì vicino a te che ti guardavo impotente, incapace di riuscire a salvarti.
Eppure io ci ho provato, ci ho provato davvero a trascinarti via, a portarti al sicuro tra le mie braccia.
Mi dispiace di non esserci riuscito, di non essere stato più forte di quel mostro che cresceva dentro di te e si nutriva delle tue insicurezze, delle tue paranoie e che non faceva altro che sussurrarti nell'orecchio quanto sbagliato fossi.
Mi dispiace di non essere riuscito a farti capire quanto speciale tu sia, di non essere stato capace di mostrarti come ti vedo io attraverso i miei occhi.
Mi dispiace di non essere stato quello di cui tu avevi bisogno, di non essere mai riuscito a capirti appieno.
Spero che un giorno tornerai a splendere, a essere il ragazzo che eri prima, quello sempre allegro e sorridente con tutti, che non vedeva l'ora di scoprire cose nuove, che non riusciva mai a stare fermo per troppo tempo senza fare nulla.
Spero che tornerai a vedere il cibo come tuo amico, come qualcosa che ti fa bene, che ti da energia, che ti tiene in vita, e non come un tuo nemico, come qualcosa da dover evitare assolutamente.
Spero che tornerai a guardarti e vedere la persona che sei realmente e non quella figura distorta che la tua mente ti fa percepire, che non passerai più ore a cercare ogni volta un difetto nuovo che esiste solo nella tua testa.
Spero che tornerai a uscire con me perché ti manco e non vedi l'ora di vedermi e non perché lo vedi come un modo per bruciare calorie.
Spero che tornerai a quando il tuo mondo non girava attorno al cibo, a quando un biscotto era solo un biscotto e non un qualcosa che dovevi evitare.
Spero che riuscirai a uscire da quella clinica e a stare finalmente bene, ma bene per davvero.
Che riuscirai a capire quanto vali, quanto speciale sei.
Che riuscirai a non dare più retta a quella stupida voce, che quando urlerà tu urlerai ancora più forte di lei.
Ricordati sempre che ti amo e che lo farò sempre, anche se tu dovessi smettere di farlo, anche se tu pensi di non meritarlo.
Io sarò sempre qui ad aspettarti perché ce l'eravamo promessi che saremmo stati più forti di tutto no?
Spero che mi aspetterai anche tu.
Non vedo l'ora di rivederti.
Per sempre tuo,
Mickey"

Nobody knows the me that you do |gallavich|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora