torna che mi manchi

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Caro Ian,
Non ho idea del perché ti stia scrivendo, ma Mandy ha detto che mi avrebbe potuto aiutare ad andare avanti, quindi eccomi qua, a scriverti una lettera che probabilmente non leggerai mai neanche fossi una fan che scrive al suo idolo.
Sinceramente non ho mai scritto una lettera prima d'ora e non so bene che cosa dire, quindi inizieró con fanculo. Si hai capito bene, ti sto mandando a fanculo. Mi dispiace se non era quello che ti aspettavi, ma d'altronde cosa pensavi che ti dicessi dopo che hai preso e ti sei arruolato senza dire nulla per andare a farti sparare? Cosa ti aspettavi che ti dicessi dopo che sei entrato nella mia vita e l'hai sconvolta per poi andartene come se nulla fosse lasciandomi da solo in balia di mille dubbi e domande irrisolte?
Perché te ne sei andato? Perché non sei rimasto qui con me, al mio fianco, dopo tutto quello che è successo? Dopo che mio padre ha scoperto tutto? Dopo che mi ha costretto a sposare Svetlana? Dopo tutto quello che abbiamo condiviso? Dopo tutto quello che abbiamo fatto per stare insieme? Dopo che avevi detto di amarmi?
Pensavo di aver finalmente trovato dopo tanto tempo una persona che sarebbe rimasta con me, che non se ne sarebbe andata nonostante le difficoltà, nonostante le incomprensioni, nonostante i litigi. Perché riuscivi a farmi stare meglio solo con un sorriso, perché con te riuscivo a condividere tutto quello che mi passava per la testa, perché tu eri la mia ancora, la persona che mi faceva sentire a casa quando a casa non mi ci sentivo nemmeno quando ero piccolo.
Sai, io ci credevo davvero in me e te, in noi, pensavo davvero che saremmo riusciti a costruire qualcosa di bello insieme. Perché per stare con te, anche se non l'ho mai ammesso, io avrei rinunciato a tutto. Perché sarei andato contro tutto e tutti, perché il resto passava in secondo piano quando c'eri tu, perché quando stavo con te stavo bene, ma bene davvero, come quando resti sott'acqua per troppo tempo per poi finalmente riemergere in superficie respirando a pieni polmoni. Tu per me eri come aria, e proprio come l'aria non potevo farne a meno.
Da quando te ne sei andato non faccio altro che arrabbiarmi e urlare addosso a tutti, sono costantemente nervoso e non riesco a stare un attimo fermo, non riesco a smettere di pensare e vorrei solo averti qua.
Sono combattuto perché se una parte di me vorrebbe urlarti addosso e darti un pugno l'altra vorrebbe solo dirti che mi sei mancato per poi baciarti per ore. Ma la cosa che mi fa incazzare più di tutte è che non riesco a smettere di pensarti ogni secondo, ogni minuto, ogni ora, che sei in ogni mio fottuto pensiero, che vorrei solo avere tue notizie, sapere che stai bene e che per te sono ancora importante, perché tu per me lo sei e lo sarai sempre, anche se vorrei che non fosse più così, anche se vorrei solo riuscire a dimenticarti e andare avanti con la mia vita, ma sono consapevole che questo non succederà mai, perché mi sei entrato dentro come nessuno mai. Sono consapevole che non potrò dimenticarmi di quel tuo sorriso così luminoso che riusciva a far sorridere anche me, dei tuoi occhi e di come mi guardavi, di come ti preoccupavi sempre di tutto, di come cercavi in tutti i modi di rendermi felice senza sapere che a me bastava averti vicino per esserlo. Come faccio a dimenticarmi di tutte le cose che avrei voluto fare con te, di come mi facevi sentire, del vuoto che sentivo allo stomaco ogni volta che mi guardavi, che mi sfioravi, di tutte le volte in cui mi sono ritrovato a sorridere da solo sapendo di doverti incontrare?
E come posso dimenticare il senso di vuoto che mi hai lasciato, tutte le lacrime che ho pianto da solo nella mia stanza quando ero sicuro che nessuno potesse sentirmi, di tutte le volte che ho pensato di non essere abbastanza, di tutte le volte in cui mi sono odiato perché se eri andato via era solo colpa mia che ti avevo lasciato andare, che non ero abbastanza per trattenerti, che non avevo saputo dimostrarti quello che provavo davvero. Come faccio a dimenticarlo?
Tu ci sei riuscito? Sei riuscito a dimenticare tutto quello che siamo-o non siamo-stati? Se si dimmi come hai fatto perché io proprio non ci riesco.
Quando hai intenzione di darci tue notizie, di farci almeno sapere che sei vivo e che stai bene? Se non vuoi dirlo a me dillo almeno ai tuoi fratelli perché se lo meritano. Si meritano di andare a dormire sapendo che qualche bomba non ti ha fatto saltare in aria o che nessuno ti ha scaricato un intero caricatore addosso.
Da quando te ne sei andato le mie giornate sono più tranquille: mio padre continua a entrare e uscire di prigione come al solito però almeno non cerca più di ammazzarmi, Svetlana non sta quasi mai in casa e con l'aiuto di Mandy sto cercando di imparare a fare il padre, o almeno di essere migliore di quello che ho avuto io, anche se non ci vuole molto. Dovrei essere felice no? Finalmente ho la tranquillità e la normalità che ho cercato per così tanto tempo, eppure perché non è così? Perché sento sempre come se mancasse qualcosa, come se andando via avessi portato con te anche una parte di me? Come se riuscissi a stare bene solo con te affianco?
Sei stato con qualcuno in tutto questo tempo? Hai toccato una pelle che non è la mia? Hai baciato delle labbra che non sono le mie?
Dopo che sei partito per provare a me stesso che non ero gay e che ormai ti avevo dimenticato ho scopato con una nel bagno dell'Alibi e per tutto il tempo oltre a pensare che mi stava facendo schifo non riuscivo a smettere di pensare a te, a come mi toccavi e ai brividi che mi facevi provare, a come mi baciavi il petto, la schiena, le gambe, a come ti prendevi cura di me, a come sapessi esattamente quello che mi piaceva e alla tua espressione appagata quando arrivavi al culmine. Non c'è cosa che faccio dove non pensi a te.
Dopo quella volta non ho più scopato con nessuno, perché è vero che le donne non mi piacciono, ma l'idea di essere sfiorato da un uomo che non sia tu mi fa mancare il respiro.
Non so se troverò mai il coraggio di mandarti questa lettera o se invece la terrò al sicuro dentro al cassetto della mia scrivania per poi magari rileggerla tra dieci anni e non ricordami neanche più chi è questo Ian a cui sto scrivendo, anche se so che sarà impossibile perché non potrò mai dimenticarmi di te, o magari sarai ancora impresso nella mia mente e questa sarà solo una delle tante lettere che ho scritto nella speranza di riuscire a dimenticarti.
Puoi anche andartene a fanculo, però poi torna che mi manchi.
Ti amo anche se non te l'ho mai detto,
Mickey

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