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Y/n pov
Correre è un'azione quasi naturale per l'uomo , ad esempio quando si è in ritardo per qualche appuntamento , il nostro corpo agisce da solo iniziando a muovere le gambe più velocemente del solito . In questo momento sto correndo .
Corro .
Corro il più veloce possibile . Ma non perché mi sono dimenticata di un appuntamento oppure perché sto per perdere il treno .
Corro per paura . Non ho nemmeno il coraggio di girarmi . Il sudore si sta mescolando con la leggera pioggia fredda che mi bagna poco a poco la divisa di scuola . I miei capelli rimbalzano da una parte all'altra senza sosta .
Sento i suoi passi sempre più vicini così cerco di aumentare il passo ma le mie gambe iniziano a non reggere più . Mi sento pesante .
Il leggero vento che mi viene incontro mi attacca i vestiti addosso creandomi così una seconda pelle . La Luna crea un'atmosfera inquietante, misteriosa e di tensione pura , come se da un momento all'altro stessi per morire . La luna...
Un satellite così semplice eppure stupendo ... Ci sarebbero così tante cose da dire sulla Luna e sul suo modo di riflettere i raggi solari anche di notte illuminando leggermente la superficie terrestre dando quell'aria di mistero e paura .
Il mio respiro inizia a farsi sempre più corto , come se stessi soffocando poco a poco ,le mie gambe sono al limite e il mio cuore sta battendo all'impazzata come se da un momento all'altro volesse uscire fuori dal mio petto per scappare da qualche parte. Lo vedo.
Si sta avvicinando con il suo solito passo lento e pesante .
Continuo a correre ma cado e da lì non mi riesco più a muovere .
I suoi occhi mi stanno scrutando come se fossi un agnello indifeso davanti ad un predatore , sento il suo sguardo fisso che mi fa tremare per un istante . I suoi capelli umidi per la pioggia gli ricadono sul viso coprendoglielo parzialmente lasciando visibile un solo occhio che tiene fisso su di me .
Vorrei muovermi ma sono paralizzata , non riesco a muovere un solo muscolo .
Sento la sua leggera risata che riecheggia nell'aria , una risata vera , quasi felice , che sarebbe bella da sentire se non fosse per il soggetto e per la situazione .
Mi si avvicina e si piega per arrivare a guardarmi direttamente negli occhi , i nostri sguardi si incrociano mischiandosi , le sue iridi rosse con le mie (c/o); sento il suo respiro che mi muove qualche ciocca di capelli , piega leggermente la testa facendo spostare i capelli dal suo viso lasciandolo visibile .
Solo adesso noto la sua cicatrice sull'occhio destro e il neo dalla stessa parte posto sotto al taglio della sua bocca sottile . Y/n: Ti prego non mi uccidere !
Sono le uniche parole che riesco a dire e me ne sto pentendo.
Perché diciamocelo, quale assassino non ha mai ucciso una sua vittima solo perché le ha chiesto di risparmiala ? Nessuno . E questo è il mio caso .
