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Y/n pov
?: non si deve mai scappare ...capito Y/n?
Quella voce ... Come fa ad essere qui ? Io sono ...morta .
Sono caduta da un palazzo e-e la mia vita è finita ... l-lui come fa ad essere qui ? Continuo a vedere nero .
Il nero più scuro che si possa mai vedere ,finché non riesco vedere delle piccole macchie sparse in giro , che piano piano prendono la propria forma distinta .
Sbatto le palpebre pesanti che mi minacciano di chiudersi per la stanchezza ma non posso dormire adesso , devo restare sveglia .
Mi guardo intorno e noto che sono in una stanza completamente buia , nessuna fonte di luce . Giro la testa da una parte all'altra per cercare di capire dove mi trovo ma con scarsi , se non inesistenti risultati.
Sento una forte pressione sul petto, sulle gambe e sulle braccia , così abbasso lo sguardo e noto che sono completamente legata su una sedia malridotta .
Le mie braccia , che in questo momento sono dietro allo schienale , sono legate con un nastro telato che sicuramente mi lascerà dei segni per almeno 2 giorni ; le mie gambe sono paralizzate da alcune corde ben legate fino alle ginocchia mentre il mio petto è tenuto a contatto con lo schienale tramite alcune corde e catene inossidabili .
Cerco di urlare per chiedere aiuto ma la mia bocca è nuovamente tappata da un bavaglio che mi soffoca le parole in bocca . Le lacrime mi iniziano a rigare il viso al solo pensiero di essere rinchiusa qui .
Sento uno scricchiolio provenire dalla porta davanti a me che , molto lentamente , si apre mostrandomi un po' di luce proveniente dal corridoio ; i miei occhi cercano di abituarsi ad una minima luce , e una volta stabilito un leggero contatto con la luminosità mi permettono di vedere , circa , la figura davanti a me che ha aperto la lastra di legno .
Non ci posso credere ... Sono tornata al punto iniziale ...
?: Vedo che sei sveglia ... piccola Y/n... te lo avevo detto io che non si deve mai scappare da me.
Quella voce roca e tremolante mi fa rabbrividire e allo stesso tempo mi fa scendere altre lacrime che mi vanno a bagnare i pantaloni neri che indosso .
Il ragazzo mi si avvicina lasciando la porta alle sue spalle socchiusa facendo in modo che un po' di luce potesse entrare nella stanza buia in cui mi trovo .
Sento il rumore di una sedia che viene fatta strisciare sul pavimento e poi una botta così forte da farmi avere uno scatto di paura .
Sento la sedia toccare il pavimento rompendosi in piccoli pezzi e , sbeccando anche se di poco , il pavimento . Devo presumere che abbia appena sfasciato la sedia al pavimento e la cosa mi provoca sempre più ansia facendomi salire il cuore in gola .
